venerdì 20 giugno 2008

Pdl e Lega Nord chiedono le dimissioni di Carpinetti

Dal Gazzettino di oggi:
"MIRA Pdl e Lega Nord chiedono le dimissioni di Carpinetti
«Tra la giunta e i cittadini si è creato un baratro»


Mira
«La retromarcia della giunta sulla questione Forte Poerio ha evidenziato le difficoltà di rapporto con le opposizioni e il baratro che la separa dai cittadini. Una giunta precipitata nel caos con il ritiro delle deleghe a Paolino D'Anna e l'emergere di profonde fratture interne. È urgente uscire dalla paralisi creatasi. Il sindaco Carpinetti e la giunta compiano un atto di doveroso rispetto e rimettano il mandato ai cittadini elettori».

È la presa di posizione del Pdl di Mira, sottoscritta anche da Lega Nord, sul caso politico scoppiato negli ultimi giorni. «La giunta - viene detto - è stretta tra le rigidità e i ricatti di Rifondazione e Verdi e la dissociazione di alcuni consiglieri dell'ex Margherita, oltre che dall'impreparazione degli assessori. In questo primo anno ci ha "deliziato" con inaugurazioni di piazze mai finite, con il raddoppio dell'Irpef comunale e ora con le lotte di potere».

Poi un'analisi sullo stato delle strutture pubbliche a Mira. «Alle scuole mancano aule e manutenzione, l'ampliamento della zona industriale di Giare non decolla, si parla molto di aperture di giardini pubblici che versano nel degrado, ma nulla si dice su come ripensare lo sviluppo di Mira, sul nuovo distretto sanitario, sulla drammatica situazione dei cimiteri, sul nuovo piano regolatore. E ancora, sulla casa di riposo per anziani e sui cantieri aperti per opere pubbliche mai finite». «Le recenti varianti edilizie, non certo figlie della programmazione - spiegano i membri del Pdl -, fanno prevedere un aumento di circa 2.300 abitanti, cosa che aggraverà la già esistente carenza di servizi e aumenterà la dilagante protesta dei cittadini. Parlare a vuoto, come fa il sindaco, di scelte condivise è una pura sciocchezza che dimostra come la Giunta sia incapace di un serio e maturo confronto nell'interesse di Mira».Antonio Tosi"

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