venerdì 20 giugno 2008

Opposizioni all’attacco: «Giunta paralizzata, devono dimettersi»

"Mira: opposizioni all'attacco, il caso-D'Anna fa discutere
La Nuova Venezia, 20 giugno 2008

CARPINETTI HA REVOCATO LE DELEGHE A D’ANNA

Crisi a Mira, ieri sera riunione del Pd

Opposizioni all’attacco: «Giunta paralizzata, devono dimettersi»


MIRA. Continua ad essere agitato lo sce­nario politico mirese, dopo la revoca del­le deleghe all’ex vicesindaco Paolino D’Anna da parte del sindaco Michele Carpinetti. L’ex vicesindaco ha accusato il sindaco di «metodi staliniani» e ha accu­sato il Pd averlo voluto fare fuori fin dal primo momento. Il sindaco, da parte sua, continua a sostenere che è venuto meno il rapporto fiduciario con il suo ex vice. E non si tratterebbe, quindi, di una questio­ne politica. Ieri sera, di fronte alla crisi, è stata convocata una riunione urgente del Pd, che si è protratta fino a tarda ora. L’ex vicesindaco Paolino D’Anna non è nemmeno stato invitato. «Non capisco —dice—perché non mi si inviti alle direzio­ni del Pd quando sono un membro provin­ciale del partito».

Intanto le opposizioni vanno all’attacco del sindaco e lo invita­no a dimettersi. «La precipitosa retromar­cia della giunta sull’ostello per migranti a Forte Poerio —spiega Vanna Baldan ca­pogruppo di Forza Italia in consiglio — ha evidenziato le difficoltà di rapporto con le opposizioni e il baratro che separa questa giunta dai cittadini. Il ritiro della delega di vicesindaco e assessore a Paoli­no D’Anna, e l’emergere delle profonde fratture interne hanno fatto precipitare la giunta Carpinetti nel caos. Al di là del­le menzogne e dalla finta sicurezza ostentata dal sindaco, la giunta è paralizzata, stretta tra le rigidità ed i ricatti di Rifon­dazione e Verdi da una parte, e la disso­ciazione di alcuni consiglieri della ex Margherita dall’altra, oltre che dalla im­preparazione e dall’inadeguatezza degli assessori. Le scuole presentano una gra­ve situazione dovuta alla carenza di aule ed alla mancata manutenzione, l’amplia­mento della zona industriale di Giare non decolla, si parla molto di canili e di aree per i Rom, di improbabile rilancio tu­ristico, di aperture di giardini pubblici che versano nel più assoluto abbandono. Di fronte a questo il sindaco deve dimet­tersi». (a.ab.)"

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