mercoledì 15 ottobre 2008

Fatti e Utopie

Oggi parliamo di fatti e di utopie.

Il fatto di questi giorni (almeno per chi legge il "Gazzettino"di oggi, perchè per gli addetti ai lavori la notizia si sapeva già da marzo): la prestigiosa sede dell'Università del Turismo, http://venus.unive.it/ciset/
sita in Villa Mocenigo, si trasferisce a Mestre, nei nuovi locali di Via Torino, distretto universitario di recente insediamento. Non c'è che dire, la scelta dell'Università è giusta...dettata da una collocazione più consona, poichè centrale , poichè in una nuova struttura, più moderna e funzionale ed un distretto universitario di facile localizzazione. I fatti ( e scusate la polemica): stiamo perdendo un'altro "gioiello della Riviera"(mi piace di più così ).Colpa? dei soliti ammanchi di cassa ( vedi ici etc. etc. ). Fatto sta che la stiamo perdendo e con essa pure Vila Levi Morenos ( a me non dispiaceva l'idea del casino'), dopo aver ripristinato il parco per renderla accessibile ai cittadini anche se come parco pubblico non offre molto a dire il vero e Villa Lenzi, distretto sanitario, dopo ovviamente aver provveduto ad organizzare ed investire denaro nel parcheggio retrostante (ma li rischiavamo davvero di essere investiti! e comunque i posti auto non sono sufficenti per l'utenza).

Oggi si pensa a come usufruire della Villa di Oriago e la proposta viene da Paolino D'Anna, ex vicesindaco che propone di trasferire qui alcuni uffici comunali. E' vero che Oriago viene da molti definita la cenerentola di Mira e che necessità di maggiori uffici pubblici e servizi, ma francamente questa proposta non la condivido. Come non condivido neppure il progetto di trasferire qui il distretto sanitario.
Sull'argomento "distretto sanitario" ho le mie utopie: l'esigenza di tutta la Riviera è quella di organizzarsi in un'unica zona, centralizzata, quindi facilmente raggiungibile, così come era stato proposto inizialmente e confesso che un po' ci ho creduto, quando ho letto alcuni mesi fa che una coppia di anziani voleva donare al comune un terreno in località Ca'Rubaldi (perfetta località a questo fine, a ridosso dell'uscita autostradale)al fine di poter qui insediare il distretto sanitario e il centro di accoglienza per anziani, che nel nostro territorio manca.
La mia più grande utopia è vedere le ville rinascere, valorizzate in un contesto turistico, paesaggistico di grande valore artistico. Vederle entrare nei circuiti delle ville visitabili che a tutt'oggi sono davvero poche. Riconoscere in esse quel valore dell'ospitalità, perchè villa di campagna e residenza dogale veneziana. Poterle riconoscere perchè patrimonio comune dell'umanità!
Eh...utopie, solo vane utopie....c'è solo da sperare che non vengano acquistate da qualche impavido imprenditore edile per trasformarle in residenze abitative (condomini....) così come accaduto con l'alienazione della villa "Tamagno" ex Daina, un esempio per tutte.


Di seguito un paio di articoli:
Nuova Venezia — 27 settembre 2008
"Vendere i gioielli di famiglia
Servono soldi, Mira vende le sue ville.

Mira vende le proprie ville per far cassa e affrontare la crisi delle entrate dovuta all’abolizione dell’Ici e agli scarsi trasferimenti da Stato e Regione. Saranno vendute villa Mocenigo a Oriago, villa Levi Morenos a Mira Taglio, Villa Lenzi quando il distretto sanitario sarà spostato, e ancora l’ex essiccatoio e l’ex Macello. Se ne ricaveranno circa 10 milioni di euro. «Purtroppo siamo obbligati a vendere» spiegano l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Lorenzin e quello al bilancio Enzo De Lorenzi. Continuano: «I soldi che abbiamo a bilancio non bastano più per far fronte alla richiesta dei servizi che proviene dai nostri cittadini». Una delle ville più prestigiose che saranno vendute è villa Mocenigo, a Oriago, che attualmente ospita la sede staccata di Ca’ Foscari. «L’ università - spiega Lorenzin - ha comunicato che dall’anno accademico 2009-2010 è intenzionata a trasferire il biennio di specializzazione in Economia Turistica nelle nuove strutture di via Torino a Mestre. La Riviera con questa scelta ne soffrirà molto. La presenza dell’università era un vanto per la città di Mira». Il comune pensa di ricavare dalla vendita di villa Mocenigo almeno 4 -5 milioni di euro. Ma altri soldi arriveranno da Villa Levi L Morenos e Villa Lenzi, attuale sede del distretto sanitario. «Per quanto riguarda villa Levi Morenos - prosegue Lorenzin - la stima che si fa di vendita è di 3 milioni, 3,5 milioni di euro. La Lega fa disinformazione quando dice che puntavamo a venderla per 7-8 milioni di euro. La questione della vendita di Villa Lenzi poi è stata affrontata direttamente dal sindaco che si sta occupando della questione del trasferimento del distretto. Sarà venduta dopo il 2009». Non sarà venduta invece villa Principe Pio, che ha visto pochi mesi fa il fallimento del Museo a causa del dissesto della cooperativa che gestiva il servizio. «Questo edificio - assicura il vicesindaco Davide Meggiato - sarà recuperata ad uso museale, come sede museale prestigiosa diventerà Villa Contarini dei Leoni». Il comune che quest’anno ha perfezionato la vendita delle ex scuole di Dogaletto e Marano, è intenzionato a vendere anche l’ex Macello e l’ex essiccatoio, entrambi a Mira Porte. «Da queste due alienazioni - concludono De Lorenzi e Meggiato - pensiamo di ricavare almeno un milione mezzo di euro. Certo non è nostra intenzione svendere il patrimonio. Va ricordato infine che nel caso delle ville, chiunque le acquisterà dovrà rispettare il vincolo pubblico. Dovrà cioè renderle accessibili ai turisti o visitatori in determinati periodi della settimana». - Alessandro Abbadir "

Dal Gazzettino di oggi:
"L'Università di Ca' Foscari lascia villa Mocenigo a ...
Mira
L'Università di Ca' Foscari lascia villa Mocenigo a Oriago e per l'edificio si apre ora la possibilità di ospitare gli uffici decentrati del Comune di Mira. La proposta arriva da Paolino D'Anna, ex vicesindaco di Mira, che insieme ai consiglieri del gruppo misto Andrea Patron e Paolo Lucarda manifesta la sua contrarietà all'alienazione della villa prevista dall'Amministrazione, operazione oltretutto già prevista in bilancio. Villa Mocenigo ospita da alcuni anni il Centro internazionale di studi sull'Economia turistica di Ca' Foscari con aule attrezzate per studenti, ma la Facoltà ha già annunciato che abbandonerà questa sede preferendone una più funzionale a Mestre.
«L'Amministrazione sembra voglia vendere villa Mocenigo per motivi di bilancio spiega D'Anna -, ma considerate le difficoltà di alienare un immobile così prestigioso sono convinto che sarebbe più utile sistemarvi alcuni uffici comunali. Spiace che L'università intenda abbandonare villa Mocenigo: per noi era motivo di vanto avere una corso universitario nel nostro territorio. Ma se sulla permanenza dell'università non vi sono margini di negoziazione, perché non utilizzare questo palazzo per decentrare alcuni uffici comunali?». Dopo la biblioteca all'ex Cinema Italia, Oriago, che è la frazione più popolosa di Mira, potrebbe quindi arricchirsi di alcuni uffici come l'anagrafe o parte dei servizi sociali che costringono i cittadini a spostarsi verso il capoluogo.
«Tra le frazioni Oriago - sottolineano Patron e Lucarda -, è tra le più carenti di servizi e strutture per la cittadinanza. Perché quindi non trasferire alcuni uffici comunali, tra quelli in sofferenza per motivi logistici o di spazio, nelle ampie stanze di palazzo Mocenigo?».
Per D'Anna la proposta potrebbe anche tornare di utilità al Comune. «In questo modo spiega l'ex vicesindaco , oltre a fruire e valorizzare un patrimonio prestigioso del Comune come Villa Mocenigo si potrebbe risparmiare qualche soldino sugli affitti che l'Amministrazione è costretta a pagare per l'utilizzo di locali non propri. In questo modo continua D'Anna - Oriago acquisterebbe quella dignità e considerazione che da troppo tempo gli sono negate, i suoi abitanti avrebbero servizi più accessibili, immediati ed efficienti, senza considerare che la macchina amministrativa verrebbe messa nelle migliori condizioni per poter operare e svolgere i propri compiti».
Luisa Giantin"



E per chi non conosce l'inglese ecco la traduzione:

Ci riuniremmo tutti in una stanza, allacciate le cinture, inizieremmo un dialogo
ce la prenderemmo tutti con calma, a riposo dalla colpa, non mentiremmo senza paura, né dissentiremmo senza giudizio

staremmo a rispondere ad espandere ad includere a permettere a dimenticare a
divertirci a evolvere a discernere a informarci ad accettare ad ammettere a divulgare ad
aprire a stendere la mano ad alzare la voce

Questa è utopia questa è la mia utopia
Questo è il mio ideale, il fine che vedo
Utopia questa è la mia utopia
Questo è il mio nirvana
Il mio massimo

apriremmo le nostre braccia, salteremmo tutti dentro, scenderemmo tutti a ruota libera in reti di sicurezza

condivideremmo e ascolteremmo e sosterremmo e daremmo il benvenuto, saremmo sospinti dalla passione, non
investiremmo nei risultati, respireremmo e saremmo incantati e divertiti dalla differenza
saremmo gentili e faremmo posto ad ogni emozione

avremmo piazze, parleremmo tutti a voce alta, saremmo tutti ascoltati, tutti ci sentiremmo guardati

erigeremmo ostacoli successivi più definiti, più riconoscenti, guariremmo, verremmo resi umili
e saremmo inarrestabili, terremmo stretto e lasceremmo andare e sapremmo quando fare cosa,
libereremmo e disarmeremmo e ci alzeremmo in piedi e ci sentiremmo al sicuro

questa è utopia questa è la mia utopia
questo è il mio ideale, il fine che vedo
utopia questa è la mia utopia
questo è il mio nirvana
il mio massimo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oriago la cenerentola di Mira? Scusami, e questa "vaccata" chi l'avrebbe detta? Per storia e numero di abitanti si dà il caso che Oriago sia decisamente più rilevante di Mira (ripassare la lezione di storia, per cortesia). Quanto alla decisione dell'Università è un altro discorso. Si tratta di accorpare la struttura alle altre, ma questo discorso si adatta a Oriago come a Mira, Marano, ecc.

Cristina ha detto...

Un invito a moderare i termini...
se legge o leggi (chiunque tu sia)bene il post, non si sta in nessun modo dicendo che Oriago sia poco importante, nè tanto meno si sta mettendo a paragone due frazioni per importanza storico-culturale ( Le/ti assicuro che la storia del nostro territorio la conosco benissimo). Ciò che vien messo in evidenza è il fatto da molti denunciato e ovviamente per primi dai cittadini di Oriago,che manchino determinati servizi essenziali alla frazione. Questo documentabile per testimonianze scritte(vedi pubblicazioni sul sito di Mira nella sez. Mira per il cittadino, vedi eventualmente commenti lasciati sui blog di Nico Narsi o Tam Tam)e ovviamente testimonianze orali. Ha/hai mai provato a chiedere ad un abitante di Oriago se è soddisfatto dei servizi offerti nella sua città?ad esempio la citata mancanza di uffici comunali che spinge anche persone anziane a recarsi in centro a Mira per un certificato?Contesto però il possibile posizionamento di questi uffici in una villa storica, che potrebbe esser valorizzata altrimenti.
Ovvio che Mira ha un problema di base: 7 frazioni distribuite in un territorio con ampia superficie. Ogni frazione ha le sue esigenze e necessità.
Io personalemente amo molto il centro di Oriago, lo trovo bello e curato. Ammiro infatti la passeggiata lungo il naviglio e un'altra delle mie utopie è di veder nascere una passeggiata simile anche in Riviera Trentin.

P.s. Novità sul Gazzettino di oggi: la Villa non si vende più!