Ho ricevuto questa mail da Erminio Bacchin e ve la giro, sperando faccia riflettere i molti che riportano, nell'amore per la nostra città, la speranza che il cambiamento sia sempre possibile.
"L’otto gennaio 1993 ho chiuso con il mio impegno politico-amministrativo. Nel corso degli anni c’è stato solo qualche coinvolgimento estemporaneo in occasione di scadenze elettorali amministrative. Nel 1997 nella lista Mira al futuro (Sbrogiò), nel 2002 nella lista del Nuovo PSI nella coalizione a sostegno di Pinton, infine nel 2007 nei Socialisti Riformisti per Mira (e non SDI, c’è un po’ di nebbia nel palazzo municipale), inizialmente a fianco dell’ex sindaco Marcato, vittima di un’ingiustizia, infine a sostegno della candidata di Forza Italia Vanna Baldan. Ognuna di queste mie scelte e affermazioni richiederebbe un lungo discorso e mi porterebbe lontano da quanto mi pare essenziale. In queste mie scelte, estemporanee perché mi hanno visto tra i perdenti e non seguite da un impegno successivo, tuttavia un obiettivo mi appariva chiaro: creare un alternanza nel governo di questa città in cui una classe politica, chiamiamola così, faceva il buono e il cattivo tempo, o meglio, a quanto mi vedevo attorno, faceva e fa il cattivo tempo (vedi Forte Poerio; comunicati e realtà sulla questione Mensa; vendita di Villa Mocenigo, impossibile per il momento perché all’Università serve ancora tre anni; vendita di Villa Levi il cui acquisto è stato per anni nei programmi e nelle aspirazioni della Amministrazioni; …) Basta. Io credo che sia grande la necessità di creare, in qualche modo, un’alternativa a questo “apparato” di governo, legato a Venezia, molto debole, che si autorigenera espellendo chiunque non ne sia omogeneo (vedi Marcato) e cercando consensi in nome di una vetusta contrapposizione fra destra e sinistra. Alternativa vuol dire che deve andare al governo quella che per tanti anni è stata l’opposizione. È l’unico modo per cambiare. Con l’impegno per i Socialisti Riformisti per Mira (a proposito, mi è stato ricordato che anche Cristina era nella stessa lista) per la fiducia riposta in Alessio Bonetto è rinata in me la speranza (tenue per il momento) che qualcosa possa cambiare a Mira. Ripeto: il cambiamento non può che passare attraverso un governo di tutte quelle forze che ora sono all’opposizione e quelli che non si sentono a proprio agio tra le forze di governano attualmente Mira. Io invito Bonetto e tutti quelli come voi interessati al bene della nostra città a trovarsi, e ideare, studiare, definire progetti per lo sviluppo e la qualificazione della nostra città. A studiare anche le strategie, con chi portare avanti queste idee. Si possono inventare tante cose. Deve nascere qualcosa di nuovo a cui, peraltro, deve sentirsi impegnato anche chi è stato emarginato nelle scelte operate dall’attuale maggioranza prima e dopo le elezioni. Non occorre far nomi.
È anche vero che nel creare il futuro del nostro territorio sarà determinante l’avvio di un processo che possa arrivare alla costituzione di una Città della Riviera del Brenta, l’idea che da un po’ di tempo porta avanti Bonetto, per il momento, ma solo per il momento, con magri risultati.
Io, come ho già affermato in altre occasioni, sono d’altri tempi, ma il mio modesto contributo spero di essere in grado di offrirlo a chi si avvierò per questa strada."
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