lunedì 27 ottobre 2008

E MIRA PER I MIRESI?

Oggi ho cercato e ricercato notizie positive sui giornali, ma la rassegna stampa odierna non mi dava conforto. Finchè ho letto un breve articolo su "Il Mestre", quotidiano diffuso gratuitamente nella città ogni giorno, che fin dalle prime ore del mattino accompagna i pendolari al lavoro.
Ve lo propongo, perchè è vero, si parla di Venezia, ma l'iniziativa potrebbe esser estesa in senso lato pure alla nostra città, anche solo nell"immaginario collettivo"...

"Volevo ringraziare quelle persone che, mettendo a disposizione le loro competenze, hanno voluto restituire gratuitamente alla città l’arco di Ruga Giuffa, a Castello,che da vent’anni era sostenuto dalle impalcature.
Con l’architetto Bruno Ranuffi, hanno lavorato l’ingegner Davide Beltrame per l’aspetto statico e la sicurezza, Giovanni Giusto per il recupero lapideo, Roberta Cornello - titolare della Erre Costruzioni - per i ponteggi e gli interventi edilizi, Piero Bertoldini per il materiale metallico. Tutto in
collaborazione con la Soprintendenza,
e tutto senza che la collettività ,sebbene l’arco non
sia comunale, si sia fatta carico di un solo centesimo. Per altro, da tempo esiste un progetto,
“Veneziani per Venezia”, che la Società Fondaco ha varato in accordo col Comune, che prevede il restauro di beni della città da parte di privati, imprenditori, chiunque voglia lasciare la sua “firma” per la preservazione dei beni architettonici
e monumentali di Venezia.
Come le vere da pozzo in restauro grazie ai panifici Rizzo, ma per fortuna altri esempi non mancano. Si tratta di un meccanismo virtuoso che va incoraggiato, diffuso come atto utile non solo a ricevere una pubblicità positiva che, in ogni caso, male non
fa. Bisogna ritornare all’idea che i bei gesti si possono fare anche senza contropartita.
Che la soddisfazione di aver dato il proprio contributo per la città non ha prezzo. Che
amare Venezia è restaurare i suoi monumenti, ma anche non affittare in nero, non imbrogliare chi compra, non svendere la propria dignità"Alberto Toso Fei

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di Mira e riviera bella e turistica....Li hai visti i lampioni posizionati a Mira Porte sulla nuova (non più tanto oramai...) piazzetta. Sono brutti, non c'entrano niente col contesto urbano circostante, sotto il profilo storico e culturale. Non c'entra niente neanche sotto il profilo dell'illuminazione, troppa, sbagliata e posizionata male. Sono proprio brutti. Si vada a vedere i lampioni interni al vicino hotel "Riviera dei dogi" per trovare qualcosa di più affine...Omar Bison

Cristina ha detto...

Sono d'accordo con te, è la prima cosa che ho pensato quando ho visto la tanto attesa illuminazione...ma poi mi son detta:di sicuro verrà attribuita al disegno originale, eredità della precedente amministrazione. Come se ogni errore non fosse loro attribuito ed attribuibile!
In ogni caso ormai è così e così ce la dobbiamo tenere. Oltre tutto mi disturba maggiormente che venga descritta come "la piazza" di Mira, quando non ci sono parcheggi e non ci sono attività commerciali in grado di attirare i cittadini.Le occasioni d'incontro organizzate dalla municipalità si contano su una mano. Sono come te dell'idea che bisogna guardare ai paesi vicini, primo tra tutti Mirano per aver un'idea più chiara di come si può gestire il territorio in funzione alla crescita urbanistica e demografica.