giovedì 30 ottobre 2008
AUTUNNO
VERSI D'OTTOBRE
di Mario Luzi
E' qui dove vivendo si produce ombra, mistero
per noi, per altri che ha da coglierne e a sua volta
ne getta il seme alle sue spalle, è qui
non altrove che deve farsi luce.
E' passata, ne resta appena traccia
l'età immodesta e leggera
quando s'aspetta che altri,
chiunque sia, diradi queste ombre.
Quel che verrà verrà da questa pena.
Siedo presso il mio fuoco triste, attendo
finché nasca la vampa piena o il guizzo
sul sarmento bagnato della fiamma.
Tu che aspetti da fuori della casa,
dalla luce domestica, del giorno?
oggi, oggi che il vento
balza, corre nell'allegria dei monti
e a quell'annuncio di vino e di freddi
la furbizia dei vecchi scintilla tra le grinze?
Quel che verrà, verrà da questa pena.
Altra sorte non spero mai, neppure
sotto il cielo di questo mese arcano
che il colore dell'uva si diffonde
e l'autunno ci spinge a viva forza
fino ai Cessati Spiriti o al Domina quo vadis?
Mario Luzi
Alta qualità
No....tranquilli non sto parlando della politica mirese....
Sembra impossibile, eppure più il progresso si sviluppa, più ci informatizziamo e meccanizziamo, nonchè urbanizziamo, più nasce in noi la voglia di tornare a contatto con la natura, di giocare a piedi nudi nel prato, di mangiar sano e di ber sano.
Si organizzano allora fiere ed incontri biologici, nasce lo slow food (in contrapposizione al fast food), si va in vacanza nell'agriturismo e si è sempre più alla ricerca di prodotti biologici e sani.
Insomma sentiamo sempre più la necessità di detossinarci ( e di questi tempi ce n'è davvero bisogno...).
Tante le iniziative, questa una tra tutte, mi è stata richiesta da un'amica attenta all'ambiente e alla salute dei piccoli:
"LA NUOVA Domenica 17-02-08, 32 Provincia LA CURIOSITA' L'idea di una azienda agricola. Da un distributore automatico a Oriago, costa un euro al litro. Latte di mucca pronto per essere bevuto
ORIAGO. Dalla mucca alla caraffa, pronto per essere bevuto. A un euro al litro. E' stato aperto un po' in sordina lo scorso novembre, ma grazie al passaparola la voce si è sparsa. Tanto che adesso ad andare a comperare il latte crudo di mucca al distributore automatico dell'azienda agricola Chinellato di via Riviera Bosco Piccolo, sono clienti che provengono da Spinea, Marghera, Malcontenta e persino Mestre e dintorni. Amanti dei prodotti genuini e naturali, salutisti, così come persone anziane legate ai gusti antichi. Cosa che si può certo dire del latte dell'azienda di Oriago, che proviene direttamente dalle mucche della stalla che si trova a pochi metri dal distributore, installato ai bordi della recinzione della proprietà. Si tratta di una casetta di due metri e mezzo per due, le persone possono entrare senza disturbare dalle otto del mattino alle otto della sera. Ovviamente al mattino si trova il latte della sera e al pomeriggio quello appena munto al mattino. Fondamentale rispettare gli orari di mungitura e fare raffreddare il latte a 4 gradi. Il tutto self-service, portandosi da casa un contenitore, possibilmente di vetro, evitando lo spreco. Il distributore collegato al bidone può contenere 1 quintale di latte, in media al giorno va via quasi tutto, non meno di 80 litri, il sabato un pò di più. Costo 1 euro a litro. Da due anni e mezzo Silvano Chinellato ha la licenza per produrre latte ad alta qualità, essendo riuscito ad ottenere tutte le caratteristiche e la certificazione passando tutti i rigidi controlli. Poi l'idea di aprire il distributore. «Ho impiegato solo 6 mesi per ottenere l'autorizzazione sanitaria - spiega - ma oltre due anni per le licenze di costruzione, il mio progetto è stato bocciato tre volte per via dei vincoli ambientali della Riviera: volevo costruire una casetta in legno, ma non mi è stato concesso». Così il titolare ha realizzato una piccola costruzione a fianco alla recinzione dell'azienda, con entrata autonoma. Il distributore, funziona tutti i giorni compreso Pasqua, Natale e Capodanno. Non ci sono scioperi dei camionisti che tengano. «Le mucche - sorride Chinellato con soddisfazione - vanno munte tutti i giorni». Altro che ferie, insomma. Consumatore tipo? «Vario - racconta - ci sono i salutisti, gli anziani che ritornano agli antichi sapori e chi per lavoro preferisce risparmiare perché in questo modo accorcia la filiera». Il latte ad alta qualità fuori ha un costo maggiore, anche 1 euro e 60 cent. L'azienda, a condizione famigliare, conta su 140 esemplari di Frisona italiana tutti iscritti all'albero genealogico, a produrre il latte sono 60 vacche si turnano. Il latte può essere bevuto senza essere bollito, meglio se riscaldato anche a 70 gradi. "
Lo so ve l'ho già proposta, ma a me piace davvero tanto...mi fa sognare...e i sogni non si fermano e censurano mai!
Sembra impossibile, eppure più il progresso si sviluppa, più ci informatizziamo e meccanizziamo, nonchè urbanizziamo, più nasce in noi la voglia di tornare a contatto con la natura, di giocare a piedi nudi nel prato, di mangiar sano e di ber sano.
Si organizzano allora fiere ed incontri biologici, nasce lo slow food (in contrapposizione al fast food), si va in vacanza nell'agriturismo e si è sempre più alla ricerca di prodotti biologici e sani.
Insomma sentiamo sempre più la necessità di detossinarci ( e di questi tempi ce n'è davvero bisogno...).
Tante le iniziative, questa una tra tutte, mi è stata richiesta da un'amica attenta all'ambiente e alla salute dei piccoli:
"LA NUOVA Domenica 17-02-08, 32 Provincia LA CURIOSITA' L'idea di una azienda agricola. Da un distributore automatico a Oriago, costa un euro al litro. Latte di mucca pronto per essere bevuto
ORIAGO. Dalla mucca alla caraffa, pronto per essere bevuto. A un euro al litro. E' stato aperto un po' in sordina lo scorso novembre, ma grazie al passaparola la voce si è sparsa. Tanto che adesso ad andare a comperare il latte crudo di mucca al distributore automatico dell'azienda agricola Chinellato di via Riviera Bosco Piccolo, sono clienti che provengono da Spinea, Marghera, Malcontenta e persino Mestre e dintorni. Amanti dei prodotti genuini e naturali, salutisti, così come persone anziane legate ai gusti antichi. Cosa che si può certo dire del latte dell'azienda di Oriago, che proviene direttamente dalle mucche della stalla che si trova a pochi metri dal distributore, installato ai bordi della recinzione della proprietà. Si tratta di una casetta di due metri e mezzo per due, le persone possono entrare senza disturbare dalle otto del mattino alle otto della sera. Ovviamente al mattino si trova il latte della sera e al pomeriggio quello appena munto al mattino. Fondamentale rispettare gli orari di mungitura e fare raffreddare il latte a 4 gradi. Il tutto self-service, portandosi da casa un contenitore, possibilmente di vetro, evitando lo spreco. Il distributore collegato al bidone può contenere 1 quintale di latte, in media al giorno va via quasi tutto, non meno di 80 litri, il sabato un pò di più. Costo 1 euro a litro. Da due anni e mezzo Silvano Chinellato ha la licenza per produrre latte ad alta qualità, essendo riuscito ad ottenere tutte le caratteristiche e la certificazione passando tutti i rigidi controlli. Poi l'idea di aprire il distributore. «Ho impiegato solo 6 mesi per ottenere l'autorizzazione sanitaria - spiega - ma oltre due anni per le licenze di costruzione, il mio progetto è stato bocciato tre volte per via dei vincoli ambientali della Riviera: volevo costruire una casetta in legno, ma non mi è stato concesso». Così il titolare ha realizzato una piccola costruzione a fianco alla recinzione dell'azienda, con entrata autonoma. Il distributore, funziona tutti i giorni compreso Pasqua, Natale e Capodanno. Non ci sono scioperi dei camionisti che tengano. «Le mucche - sorride Chinellato con soddisfazione - vanno munte tutti i giorni». Altro che ferie, insomma. Consumatore tipo? «Vario - racconta - ci sono i salutisti, gli anziani che ritornano agli antichi sapori e chi per lavoro preferisce risparmiare perché in questo modo accorcia la filiera». Il latte ad alta qualità fuori ha un costo maggiore, anche 1 euro e 60 cent. L'azienda, a condizione famigliare, conta su 140 esemplari di Frisona italiana tutti iscritti all'albero genealogico, a produrre il latte sono 60 vacche si turnano. Il latte può essere bevuto senza essere bollito, meglio se riscaldato anche a 70 gradi. "
Lo so ve l'ho già proposta, ma a me piace davvero tanto...mi fa sognare...e i sogni non si fermano e censurano mai!
mercoledì 29 ottobre 2008
Sostiene Pereira
"Sostiene Pereira che mentre si allontanava tra la folla aveva la sensazione che la sua età non gli pesasse più, come se fosse tornato un ragazzo, agile e svelto...con una gran voglia di vivere. E allora ripensò alla spiaggia della Granja. E a una fragile ragazza, che gli aveva dato gli anni migliori della sua vita. E per ricordare tutto ciò, ebbe voglia di fare un sogno, un sogno bellissimo ad occhi aperti, ma di questo sogno non volle parlare Pereira, perchè lo avrebbe raccontato di persona, a colui che vi ha narrato questa storia......"
P.s. ottimo libro ottimo film, ve li consiglio!La più bella di tutte le libertà è la libertà di espressione!
Tradotto Portoghese -Italiano:
"O segredo a descobrir está fechado em nós
O tesouro brilha aqui embala o coraço mas
Está escondido nas palavras e nas mos ardentes
Na doçura de chorar nas carícias quentes
No brilho azul do ar uma gaivota
No mar branco de espuma sonora
Curiosa espreita as velas cor de rosa
A procurado nosso tesouro
"O segredo a descobrir está fechado em nós
O tesouro brilha aqui embala o coraço mas
Está escondido nas palavras e nas mos ardentes
Na doçura de chorar nas carícias quentes
A brisa brinca como uma gazela
Sobre todo o branco e a Rua do Ouro
Curiosa espreita a sombra da janela
A procura do nosso tesouro"
"O segredo a descobrir está fechado em nós
O tesouro brilha aqui embala o coraço mas
Está escondido nas palavras e nas mos ardentes
Na doçura de chorar nas carícias quentes
"La brezza del cuore"
Il segreto da scoprire è chiuso in noi
il tesoro che brilla qui dondola in cuore ma
è nascosto nelle parole e nelle mani ardenti
nella dolcezza del pianto nelle calde carezze
nell'aria blu e brillante un gabbiano
nel mare bianco di schiuma sonora
curiosa osserva le vele rosa
cercando il nostro tesoro
Il segreto da scoprire è chiuso in noi
il tesoro che brilla qui dondola in cuore ma
è nascosto nelle parole e nelle mani ardenti
nella dolcezza del pianto nelle calde carezze
la brezza gioca come una gazzella
su tutte le strade bianche e d'oro
curiosa guarda le obre delle finestre
cercando il nostro tesoro
Il segreto da scoprire è chiuso in noi
il tesoro che brilla qui dondola in cuore ma
è nascosto nelle parole e nelle mani ardenti
nella dolcezza del pianto nelle calde carezze
P.s. ottimo libro ottimo film, ve li consiglio!La più bella di tutte le libertà è la libertà di espressione!
Tradotto Portoghese -Italiano:
"O segredo a descobrir está fechado em nós
O tesouro brilha aqui embala o coraço mas
Está escondido nas palavras e nas mos ardentes
Na doçura de chorar nas carícias quentes
No brilho azul do ar uma gaivota
No mar branco de espuma sonora
Curiosa espreita as velas cor de rosa
A procurado nosso tesouro
"O segredo a descobrir está fechado em nós
O tesouro brilha aqui embala o coraço mas
Está escondido nas palavras e nas mos ardentes
Na doçura de chorar nas carícias quentes
A brisa brinca como uma gazela
Sobre todo o branco e a Rua do Ouro
Curiosa espreita a sombra da janela
A procura do nosso tesouro"
"O segredo a descobrir está fechado em nós
O tesouro brilha aqui embala o coraço mas
Está escondido nas palavras e nas mos ardentes
Na doçura de chorar nas carícias quentes
"La brezza del cuore"
Il segreto da scoprire è chiuso in noi
il tesoro che brilla qui dondola in cuore ma
è nascosto nelle parole e nelle mani ardenti
nella dolcezza del pianto nelle calde carezze
nell'aria blu e brillante un gabbiano
nel mare bianco di schiuma sonora
curiosa osserva le vele rosa
cercando il nostro tesoro
Il segreto da scoprire è chiuso in noi
il tesoro che brilla qui dondola in cuore ma
è nascosto nelle parole e nelle mani ardenti
nella dolcezza del pianto nelle calde carezze
la brezza gioca come una gazzella
su tutte le strade bianche e d'oro
curiosa guarda le obre delle finestre
cercando il nostro tesoro
Il segreto da scoprire è chiuso in noi
il tesoro che brilla qui dondola in cuore ma
è nascosto nelle parole e nelle mani ardenti
nella dolcezza del pianto nelle calde carezze
Report Consiglio comunale
Ecco come promesso l'ultimo report di Alessio Bonetto:
"Cari cittadini ecchime. Allora ultimo consiglio comunale, com’era prevedibile assai movimentato (riconosco che anche stavolta sono arrivato in leggero ritardo causa lavoro), si inizia con un cambio dell’odg (non preavvisato) da parte della maggioranza che anticipa la mozione sulla scuola (contro la riforma Gelmini), al primo punto, vista la copiosa presenza di pubblico interessato. Reazione del PDL che esce in massa dall’aula. Devo dire che per mia natura non ritengo mai utile l’Aventino, anche perché di solito ciò da campo proprio a ciò che si avversa, perciò entro e partecipo al dibattito. Intervengono tutti i consiglieri di maggioranza segnalando come la riforma Gelmini (dal loro punto di vista) di fatto dia un colpo duro alla scuola pubblica, in particolare mettendo a rischio il tempo pieno e ritenendola retrograda e troppo destrorsa. Bell’intervento di ZUIN (PD) che segnala al di là del suo non apprezzamento della riforma come vari governi di vari colori abbiano contribuito alla destrutturazione della scuola pubblica, da più parti si stigmatizza l’assenza del PDL. Interventi di un’insegnante e di un genitore per sottolineare gli aspetti negativi della riforma. Interviene VOLPATO (Democratici per Mira) che sottolinea in particolare l’uso improprio del decreto legge che impedisce il dibattito parlamentare sull’argomento. Intervengo io sottolineando come questa riforma abbia un impianto molto ideologico e non sia pragmatica e obbiettiva (e soprattutto non tracci una prospettiva), pur ritenendo che vi siano taluni aspetti positivi che andrebbero sottolineati, osservo però l’ipocrisia che c’è dietro l’odg di maggioranza, ricordando come sulla scuola pubblica "chi è senza peccato scagli la prima pietra”, perché numerosi governi succedutisi (anche di centro sx) hanno sistematicamente visto la scuola come un peso da tagliare e come non solo siano mancati gli investimenti strutturali (in edilizia e in formazione del corpo docente), come non solo nessuno abbia mai introdotto davvero concetti obbiettivi di valutazione meritocratica e come TUTTI abbiano agito progressivamente nel distogliere risorse dalla scuola pubblica, da qui il motivo della mia astensione, poiché credo sia ora e tempo di avere onestà intellettuale e agire senza ipocrisie sulla scuola, perché ciò che va realmente tutelato è il diritto di tutti ad una buona istruzione, questi sono i motivi del mio voto, lo dico specialmente a qualche mia consanguinea ultimamente attivista politica, che inviterei a informarsi con maggior dovizia sul dibattito politico mirese prima di sentenziare, poiché c’è molta propaganda e ipocrisia nella nostra politica locale, e ad essa il sottoscritto, visto che lo può fare, intende sottrarsi in ogni modo. L’odg passa a maggioranza, punto dopo l’affaire SERIMI: lunga interpellanza del PDL sulla questione dei pasti gratis consumati da amministratori comunali (e forse qualcun altro) presso la mensa SERIMI tramite una card gratuita. Lunga risposta del SINDACO in cui sostanzialmente si afferma che (oltre al fatto che il debito è stato recentemente saldato), ma che il tutto è frutto di un fraintendimento di SERIMI (!), l’amministrazione ha chiesto una convenzione (ad oggi non è mai stata fornita documentazione scritta di tale richiesta), ma SERIMI avrebbe capito male e avrebbe elargito un CARD gratuita, solo successivamente il SINDACO ha capito l’inghippo (a caso già scoppiato) e ha provveduto ha chiarire l’arcano. A pensar male si fa peccato ma…. Ciò detto Baldan (PDL) chiede di poter aver un 15 min di sospensione per valutare la risposta (ricevuta in quel momento), per la PRIMA volta da che io ricordi la maggioranza non concede la sospensione… bagarre, commento del presidente Zaccarin (c’è sempre una prima volta), la maggioranza accusa la minoranza di voler solo fare propaganda e infangare l’onore altrui, la minoranza accusa di scarsa democrazia il SINDACO e minaccia ritorsioni a mezzo stampa, volano gli stracci, ad un tratto Vendramin (VERDI) propone lui la sospensione, il PDL si sente deriso e abbandona l’aula. Urla e insulti. Dal mio punto di vista l’atto della maggioranza è stato arrogante e grave, oltre che controproducente poiché da adito ai più disparati retropensieri. Il PDL ha errato però, nel perdere la testa, credo che avrebbe potuto meglio argomentare i motivi della sospensione ostentando maggior sangue freddo, questo forse, avrebbe permesso l’apertura di un dibattito che avrebbe potuto anche mettere alle corde la maggioranza. Deludente (per me) il Presidente, che a parte votare la sospensione chiesta dalla Baldan, non mi è parso, stavolta, davvero arbitro e garante di tutti. Comunque il seguito al prossimo consiglio. Punto dopo interpellanza e mozione di RENIER (LEGA) circa le assi sconnesse della passerella sul Brenta davanti al Municipio, segnalate come pericolose da molti passanti, chiede che si intervenga prima dell’inverno (il ghiaccio aumenterebbe il rischio cadute), da più parti si sottolinea come sia un’azione di buon senso e nel pieno diritto del consigliere farla, per la maggioranza è un atto inutile e un sorta di prepotenza del consigliere verso la giunta e le sue priorità (!), proposta bocciata sebbene qualche consigliere di maggioranza stavolta la sostenga. Eppur si muove. Vi lascio con un comunicato stampa dell’assemblea socialista, sempre a disposizione. Saluti Fraterni."
"Cari cittadini ecchime. Allora ultimo consiglio comunale, com’era prevedibile assai movimentato (riconosco che anche stavolta sono arrivato in leggero ritardo causa lavoro), si inizia con un cambio dell’odg (non preavvisato) da parte della maggioranza che anticipa la mozione sulla scuola (contro la riforma Gelmini), al primo punto, vista la copiosa presenza di pubblico interessato. Reazione del PDL che esce in massa dall’aula. Devo dire che per mia natura non ritengo mai utile l’Aventino, anche perché di solito ciò da campo proprio a ciò che si avversa, perciò entro e partecipo al dibattito. Intervengono tutti i consiglieri di maggioranza segnalando come la riforma Gelmini (dal loro punto di vista) di fatto dia un colpo duro alla scuola pubblica, in particolare mettendo a rischio il tempo pieno e ritenendola retrograda e troppo destrorsa. Bell’intervento di ZUIN (PD) che segnala al di là del suo non apprezzamento della riforma come vari governi di vari colori abbiano contribuito alla destrutturazione della scuola pubblica, da più parti si stigmatizza l’assenza del PDL. Interventi di un’insegnante e di un genitore per sottolineare gli aspetti negativi della riforma. Interviene VOLPATO (Democratici per Mira) che sottolinea in particolare l’uso improprio del decreto legge che impedisce il dibattito parlamentare sull’argomento. Intervengo io sottolineando come questa riforma abbia un impianto molto ideologico e non sia pragmatica e obbiettiva (e soprattutto non tracci una prospettiva), pur ritenendo che vi siano taluni aspetti positivi che andrebbero sottolineati, osservo però l’ipocrisia che c’è dietro l’odg di maggioranza, ricordando come sulla scuola pubblica "chi è senza peccato scagli la prima pietra”, perché numerosi governi succedutisi (anche di centro sx) hanno sistematicamente visto la scuola come un peso da tagliare e come non solo siano mancati gli investimenti strutturali (in edilizia e in formazione del corpo docente), come non solo nessuno abbia mai introdotto davvero concetti obbiettivi di valutazione meritocratica e come TUTTI abbiano agito progressivamente nel distogliere risorse dalla scuola pubblica, da qui il motivo della mia astensione, poiché credo sia ora e tempo di avere onestà intellettuale e agire senza ipocrisie sulla scuola, perché ciò che va realmente tutelato è il diritto di tutti ad una buona istruzione, questi sono i motivi del mio voto, lo dico specialmente a qualche mia consanguinea ultimamente attivista politica, che inviterei a informarsi con maggior dovizia sul dibattito politico mirese prima di sentenziare, poiché c’è molta propaganda e ipocrisia nella nostra politica locale, e ad essa il sottoscritto, visto che lo può fare, intende sottrarsi in ogni modo. L’odg passa a maggioranza, punto dopo l’affaire SERIMI: lunga interpellanza del PDL sulla questione dei pasti gratis consumati da amministratori comunali (e forse qualcun altro) presso la mensa SERIMI tramite una card gratuita. Lunga risposta del SINDACO in cui sostanzialmente si afferma che (oltre al fatto che il debito è stato recentemente saldato), ma che il tutto è frutto di un fraintendimento di SERIMI (!), l’amministrazione ha chiesto una convenzione (ad oggi non è mai stata fornita documentazione scritta di tale richiesta), ma SERIMI avrebbe capito male e avrebbe elargito un CARD gratuita, solo successivamente il SINDACO ha capito l’inghippo (a caso già scoppiato) e ha provveduto ha chiarire l’arcano. A pensar male si fa peccato ma…. Ciò detto Baldan (PDL) chiede di poter aver un 15 min di sospensione per valutare la risposta (ricevuta in quel momento), per la PRIMA volta da che io ricordi la maggioranza non concede la sospensione… bagarre, commento del presidente Zaccarin (c’è sempre una prima volta), la maggioranza accusa la minoranza di voler solo fare propaganda e infangare l’onore altrui, la minoranza accusa di scarsa democrazia il SINDACO e minaccia ritorsioni a mezzo stampa, volano gli stracci, ad un tratto Vendramin (VERDI) propone lui la sospensione, il PDL si sente deriso e abbandona l’aula. Urla e insulti. Dal mio punto di vista l’atto della maggioranza è stato arrogante e grave, oltre che controproducente poiché da adito ai più disparati retropensieri. Il PDL ha errato però, nel perdere la testa, credo che avrebbe potuto meglio argomentare i motivi della sospensione ostentando maggior sangue freddo, questo forse, avrebbe permesso l’apertura di un dibattito che avrebbe potuto anche mettere alle corde la maggioranza. Deludente (per me) il Presidente, che a parte votare la sospensione chiesta dalla Baldan, non mi è parso, stavolta, davvero arbitro e garante di tutti. Comunque il seguito al prossimo consiglio. Punto dopo interpellanza e mozione di RENIER (LEGA) circa le assi sconnesse della passerella sul Brenta davanti al Municipio, segnalate come pericolose da molti passanti, chiede che si intervenga prima dell’inverno (il ghiaccio aumenterebbe il rischio cadute), da più parti si sottolinea come sia un’azione di buon senso e nel pieno diritto del consigliere farla, per la maggioranza è un atto inutile e un sorta di prepotenza del consigliere verso la giunta e le sue priorità (!), proposta bocciata sebbene qualche consigliere di maggioranza stavolta la sostenga. Eppur si muove. Vi lascio con un comunicato stampa dell’assemblea socialista, sempre a disposizione. Saluti Fraterni."
martedì 28 ottobre 2008
Evasioni
A volte rimango talmente colpita da ciò che vedo, ciò che sento, da sentire il bisogno di comunicare queste forti emozioni a chi mi sta accanto, a chi con me condivide anche queste pagine su internet, mezzo moderno, diretto e fortemente democratico.
Ma oggi quella democrazia è venuta meno.
Non da me,non dalla libertà di espressione, bensì dalla libertà di essere. Di esistere.
Come molti sanno lavoro in una struttura alberghiera. Impiego senza dubbio interessante, che ti da modo di essere a contatto con civiltà e culture diverse, in un interscambio impagabile di storie e vissuto a volte talmente diverso dal tuo che spesso, anche dopo diversi anni di professione, ti meravigli.
E' accaduto anche oggi, ma ha lasciato una profonda amarezza in me.
Accogliendo un turista iraniano, ho scoperto che nel suo paese le mogli vengono, oserei dire, "segnalate" sul passaporto del marito, in calce ai suoi dati, nell'estremità sinistra del documento, con la chiara, unica dicitura in inglese "owner's passport wife" ossia: moglie del proprietario del passaporto. Nome e cognome sono solo in arabo. La foto di lei rigorosamente con il chador.
Leggendo poi su quella che è la prassi del rilascio in Iran di detto documento ho scoperto che "le ragazze non potranno mai chiedere il passaporto senza l’autorizzazione del padre o del marito", sebbene"Le femmine si possono sposare e hanno piena responsabilità civile e penale ad appena nove anni(!), i maschi a quindici".
Ma mi conforta il fatto di aver visto in più occasioni come lontano dal proprio paese gli uomini iraniani trattino le proprie compagne come vere principesse, lasciando a loro scelte decisive e di tipo finanziario.
Sepideh Raissadat
Nata a Teheran nel 1980, Sepideh Raissadat ha ottenuto il diploma DAMS a Bologna. Dotata di una voce magnetica, è la prima donna iraniana che abbia cantato in duetto in Iran dopo la rivoluzione islamica.
Ma oggi quella democrazia è venuta meno.
Non da me,non dalla libertà di espressione, bensì dalla libertà di essere. Di esistere.
Come molti sanno lavoro in una struttura alberghiera. Impiego senza dubbio interessante, che ti da modo di essere a contatto con civiltà e culture diverse, in un interscambio impagabile di storie e vissuto a volte talmente diverso dal tuo che spesso, anche dopo diversi anni di professione, ti meravigli.
E' accaduto anche oggi, ma ha lasciato una profonda amarezza in me.
Accogliendo un turista iraniano, ho scoperto che nel suo paese le mogli vengono, oserei dire, "segnalate" sul passaporto del marito, in calce ai suoi dati, nell'estremità sinistra del documento, con la chiara, unica dicitura in inglese "owner's passport wife" ossia: moglie del proprietario del passaporto. Nome e cognome sono solo in arabo. La foto di lei rigorosamente con il chador.
Leggendo poi su quella che è la prassi del rilascio in Iran di detto documento ho scoperto che "le ragazze non potranno mai chiedere il passaporto senza l’autorizzazione del padre o del marito", sebbene"Le femmine si possono sposare e hanno piena responsabilità civile e penale ad appena nove anni(!), i maschi a quindici".
Ma mi conforta il fatto di aver visto in più occasioni come lontano dal proprio paese gli uomini iraniani trattino le proprie compagne come vere principesse, lasciando a loro scelte decisive e di tipo finanziario.
Sepideh Raissadat
Nata a Teheran nel 1980, Sepideh Raissadat ha ottenuto il diploma DAMS a Bologna. Dotata di una voce magnetica, è la prima donna iraniana che abbia cantato in duetto in Iran dopo la rivoluzione islamica.
lunedì 27 ottobre 2008
Sondaggio
Vi segnalo nel blog di Zuin un sondaggio davvero interessante:
http://www.massimozuin.eu/public/blog/
E vi ricordo che la questione "pasti gratis" va avanti:
La Nuova Venezia 26 ottobre 2008
"Caso-SERIMI: questione chiusa, ma non per le opposizioni
la Nuova di Venezia — 26 ottobre 2008
Forza Italia rilancia: «Una vicenda da chiarire»
MIRA. La questione Serimi infiamma ancora il dibattito a Mira. Le opposizioni di centrodestra fanno sapere che la vicenda non finisce qui e con ogni probabilità finirà nelle aule giudiziarie. «Dopo aver stravolto l’ordine dei lavori del consiglio comunale, per consentire a parenti ed amici,invitati tramite sms-dice il capogruppo di Forza Italia Vannna Baldan - a partecipare al Consiglio per discutere del Decreto Gelmini e non del caso della Serimi, il sindaco, ha frettolosamente consegnato la risposta all’interpellanza dell’opposizione ed ha invitato i suoi Consiglieri ad opporsi alla richiesta avanzata per una sospensione di 15 minuti, indispensabili per leggere e trarre le conclusioni. Per la Baldan sul caso Serimi ci sono ancora delle novità.
«Dagli atti si legge - sostiene la Baldan - che anche il sindaco era in possesso di una tessera personale per mangiare e bere gratis ed ci comunica, che non la usava lui ma il suo portavoce. A che titolo? Abbiamo l’impressione che il caso del “magna a gratis” sia molto più ampio di quanto ci era dato inizialmente di supporre. Su questa vicenda, costellata di falsità e di mezze verità si dovrà fare chiarezza».
«La verità - replica per l’ennesima volta il sindaco - è depositata agli atti del consiglio. I pasti consumati tra marzo e settembre sono stati tutti pagati, come da accordi iniziali con Serimi, senza intaccare in alcun modo le risorse pubbliche. La vicenda si è sviluppata all’ interno di un rapporto corretto e trasparente tra il Comune e la società. La questione si è chiusa con la comunicazione fatta giovedì sera al consiglio comunale, con la conferma della regolarità delle procedure messe in atto».
(a.ab.) "
http://www.massimozuin.eu/public/blog/
E vi ricordo che la questione "pasti gratis" va avanti:
La Nuova Venezia 26 ottobre 2008
"Caso-SERIMI: questione chiusa, ma non per le opposizioni
la Nuova di Venezia — 26 ottobre 2008
Forza Italia rilancia: «Una vicenda da chiarire»
MIRA. La questione Serimi infiamma ancora il dibattito a Mira. Le opposizioni di centrodestra fanno sapere che la vicenda non finisce qui e con ogni probabilità finirà nelle aule giudiziarie. «Dopo aver stravolto l’ordine dei lavori del consiglio comunale, per consentire a parenti ed amici,invitati tramite sms-dice il capogruppo di Forza Italia Vannna Baldan - a partecipare al Consiglio per discutere del Decreto Gelmini e non del caso della Serimi, il sindaco, ha frettolosamente consegnato la risposta all’interpellanza dell’opposizione ed ha invitato i suoi Consiglieri ad opporsi alla richiesta avanzata per una sospensione di 15 minuti, indispensabili per leggere e trarre le conclusioni. Per la Baldan sul caso Serimi ci sono ancora delle novità.
«Dagli atti si legge - sostiene la Baldan - che anche il sindaco era in possesso di una tessera personale per mangiare e bere gratis ed ci comunica, che non la usava lui ma il suo portavoce. A che titolo? Abbiamo l’impressione che il caso del “magna a gratis” sia molto più ampio di quanto ci era dato inizialmente di supporre. Su questa vicenda, costellata di falsità e di mezze verità si dovrà fare chiarezza».
«La verità - replica per l’ennesima volta il sindaco - è depositata agli atti del consiglio. I pasti consumati tra marzo e settembre sono stati tutti pagati, come da accordi iniziali con Serimi, senza intaccare in alcun modo le risorse pubbliche. La vicenda si è sviluppata all’ interno di un rapporto corretto e trasparente tra il Comune e la società. La questione si è chiusa con la comunicazione fatta giovedì sera al consiglio comunale, con la conferma della regolarità delle procedure messe in atto».
(a.ab.) "
E MIRA PER I MIRESI?
Oggi ho cercato e ricercato notizie positive sui giornali, ma la rassegna stampa odierna non mi dava conforto. Finchè ho letto un breve articolo su "Il Mestre", quotidiano diffuso gratuitamente nella città ogni giorno, che fin dalle prime ore del mattino accompagna i pendolari al lavoro.
Ve lo propongo, perchè è vero, si parla di Venezia, ma l'iniziativa potrebbe esser estesa in senso lato pure alla nostra città, anche solo nell"immaginario collettivo"...
"Volevo ringraziare quelle persone che, mettendo a disposizione le loro competenze, hanno voluto restituire gratuitamente alla città l’arco di Ruga Giuffa, a Castello,che da vent’anni era sostenuto dalle impalcature.
Con l’architetto Bruno Ranuffi, hanno lavorato l’ingegner Davide Beltrame per l’aspetto statico e la sicurezza, Giovanni Giusto per il recupero lapideo, Roberta Cornello - titolare della Erre Costruzioni - per i ponteggi e gli interventi edilizi, Piero Bertoldini per il materiale metallico. Tutto in
collaborazione con la Soprintendenza,
e tutto senza che la collettività ,sebbene l’arco non
sia comunale, si sia fatta carico di un solo centesimo. Per altro, da tempo esiste un progetto,
“Veneziani per Venezia”, che la Società Fondaco ha varato in accordo col Comune, che prevede il restauro di beni della città da parte di privati, imprenditori, chiunque voglia lasciare la sua “firma” per la preservazione dei beni architettonici
e monumentali di Venezia.
Come le vere da pozzo in restauro grazie ai panifici Rizzo, ma per fortuna altri esempi non mancano. Si tratta di un meccanismo virtuoso che va incoraggiato, diffuso come atto utile non solo a ricevere una pubblicità positiva che, in ogni caso, male non
fa. Bisogna ritornare all’idea che i bei gesti si possono fare anche senza contropartita.
Che la soddisfazione di aver dato il proprio contributo per la città non ha prezzo. Che
amare Venezia è restaurare i suoi monumenti, ma anche non affittare in nero, non imbrogliare chi compra, non svendere la propria dignità"Alberto Toso Fei
Ve lo propongo, perchè è vero, si parla di Venezia, ma l'iniziativa potrebbe esser estesa in senso lato pure alla nostra città, anche solo nell"immaginario collettivo"...
"Volevo ringraziare quelle persone che, mettendo a disposizione le loro competenze, hanno voluto restituire gratuitamente alla città l’arco di Ruga Giuffa, a Castello,che da vent’anni era sostenuto dalle impalcature.
Con l’architetto Bruno Ranuffi, hanno lavorato l’ingegner Davide Beltrame per l’aspetto statico e la sicurezza, Giovanni Giusto per il recupero lapideo, Roberta Cornello - titolare della Erre Costruzioni - per i ponteggi e gli interventi edilizi, Piero Bertoldini per il materiale metallico. Tutto in
collaborazione con la Soprintendenza,
e tutto senza che la collettività ,sebbene l’arco non
sia comunale, si sia fatta carico di un solo centesimo. Per altro, da tempo esiste un progetto,
“Veneziani per Venezia”, che la Società Fondaco ha varato in accordo col Comune, che prevede il restauro di beni della città da parte di privati, imprenditori, chiunque voglia lasciare la sua “firma” per la preservazione dei beni architettonici
e monumentali di Venezia.
Come le vere da pozzo in restauro grazie ai panifici Rizzo, ma per fortuna altri esempi non mancano. Si tratta di un meccanismo virtuoso che va incoraggiato, diffuso come atto utile non solo a ricevere una pubblicità positiva che, in ogni caso, male non
fa. Bisogna ritornare all’idea che i bei gesti si possono fare anche senza contropartita.
Che la soddisfazione di aver dato il proprio contributo per la città non ha prezzo. Che
amare Venezia è restaurare i suoi monumenti, ma anche non affittare in nero, non imbrogliare chi compra, non svendere la propria dignità"Alberto Toso Fei
sabato 25 ottobre 2008
23° Venice Marathon
Dalla magia e dallo sfarzo della Riviera Fiorita, questi luoghi si animano di una emozionante 'corsa nella storia': è la Venicemarathon, molto più di una competizione sportiva, quest'anno prevista per il 26 ottobre.
Venicemarathon ha uno dei percorsi più spettacolari al mondo, con partenza alle ore 9.20 da Stra ed arrivo a Venezia in Riva Sette Martiri.
I primi venti chilometri di percorso si sviluppano nella Riviera del Brenta e costeggiano il canale navigabile. Il paesaggio è tipicamente di campagna, ricco di vegetazione e caratterizzato dalle numerose ville settecentesche. La maratona attraversa quindi il centro abitato di Marghera e di Mestre, e raggiunge Venezia tramite il Ponte della Libertà (un rettilineo di quasi 4 chilometri). La gara prosegue nell'area portuale di Venezia ed entra nel centro storico per gli ultimi chilometri, semplicemente unici. Si corre prima sulle Fondamenta delle Zattere, lungo il Canale della Giudecca. Quindi, arrivati a Punta della Dogana, gli atleti attraversano il Canal Grande su un ponte galleggiante (lungo 160 m ed allestito appositamente per la gara) e, costeggiando Piazza San Marco e il Palazzo Ducale, raggiungono il traguardo posto in Riva Sette Martiri, in panoramica posizione sulla laguna.
Venicemarathon ha uno dei percorsi più spettacolari al mondo, con partenza alle ore 9.20 da Stra ed arrivo a Venezia in Riva Sette Martiri.
I primi venti chilometri di percorso si sviluppano nella Riviera del Brenta e costeggiano il canale navigabile. Il paesaggio è tipicamente di campagna, ricco di vegetazione e caratterizzato dalle numerose ville settecentesche. La maratona attraversa quindi il centro abitato di Marghera e di Mestre, e raggiunge Venezia tramite il Ponte della Libertà (un rettilineo di quasi 4 chilometri). La gara prosegue nell'area portuale di Venezia ed entra nel centro storico per gli ultimi chilometri, semplicemente unici. Si corre prima sulle Fondamenta delle Zattere, lungo il Canale della Giudecca. Quindi, arrivati a Punta della Dogana, gli atleti attraversano il Canal Grande su un ponte galleggiante (lungo 160 m ed allestito appositamente per la gara) e, costeggiando Piazza San Marco e il Palazzo Ducale, raggiungono il traguardo posto in Riva Sette Martiri, in panoramica posizione sulla laguna.
Ecco il link ufficiale:
"SONO UN MARATONETA
Vero: proprio un maratoneta. E provo a spiegare cosa significa per me. Sto viaggiando in macchina, posso essere in Kazakistan o nella mia Toscana: mi guardo intorno, vedo una collina che copre l'orizzinte e mi sorprendo a fare calcoli, a dirmi che sì, in un paio d'ore di corsa posso arrivarci. Sono un maratoneta. Ed è una conquista enorme se penso a come tutto è iniziato, alle mie origini, alla ia generazione creciuta senza che intorno le parlassero di sport, benessere, qualità della vita.
Ringraziando il cielo, provengo da una famiglia povera. Avevo solo un paio di scarpe e mia madre mi diceva sempre di non consumarle per andare a giocare a pallone. Ma non ho mai provato invidia per i ricchi che potevano permettersi le "scarpe da tennis", le uniche che circolavano, mica le decine di modelli di scarpa da running dei giorni nostri. Sì, sono cresciuto senza sport e a quindici anni già facevo musica. Ricordo ancora quando Gianni Morandi, nell'81, venne a chiedermi se sapevo giocare a pallone e se volevo far parte della Nazionale cantanti. "E chi lo sa, ci provo", gli risposi. La molla scattò allora. Avevo trentaquattro anni, ero magro come un chiodo e facevo notte suonando. Era la mia vita, mi sentivo un leone, Ma correndo dietro ad un pallone capii che se avessi continuato ad allenarmi sarei stato meglio. E da allora, per me, allenamento significa corsa. Semplicemente.
Sono un maratoneta perché un giorno, era il Natale del '98, fui inviatato ad una festa a Piombino in cui conobbi Verlezza e Mazzola, mitici maratoneti locali, e quel "guru" di Fulvio Massini.
Si parlò di corsa, venne fuori New York. Il giorno dopo ero fuori ad allenarmi e nel Duemila stavo sul Verrazano Bridge, in mezzo a migliaia di persone col mio stesso sogno da realizzare.
Sono un maratoneta perchè ho corso tre volte la 100 chilometri del Sahara e la maratona che ti propongono li, alla terza tappa, è stata la più bella e la più difficile della mia vita. Parti e corri verso una collina, seguendo la strada che vuoi. Arrivi in cima e te ne indicano un altra. Così fino al traguardo. E' un voucher per la vita, perché anche quella fatta di colline, addirittura di montagne da scalare, di strade in salita e in discesa. E lo sport, se ti avvicini con umiltà, ti aiuta a superare quegli ostacoli. Devi avere un po' di sofferenza dentro di te, per riuscirci senza affanni.
Correndo ho imparato una grande lezione dell'esistenza. Se vedo tre metri cubi di tronchi a terra e so che devo tagliarli e portarli a casa perché mi serviranno per l'inverno, posso farmi intimorire dalla visione d'insieme. Ma poi, ragionando da maratoneta, so che posso farcela, che posso mettermi li a tagliare e trasportarne un po' alla volta. Ci metterò un giorno, due, forse una settimana, ma arriverò in fondo al lavoro e porterò tutto a casa. Molta gente si perde dentro la vita perché ha paura di affrontarla. La corsa mi ha insegnato a non aver paura di guardare avanti.
Riccardo Fogli.
tratto da Runner's World, gennaio 2007"
venerdì 24 ottobre 2008
ZITTI SULLA SERIMI!
Forse qualcuno non capirà il titolo...forse qualcuno si!
E'quel che è accaduto ieri sera in consiglio comunale. Una presa di potere, di quel potere staliniano e scarsamente democratico che ha dato in questa sede il meglio di se'!
Iniziamo con ordine (premetto che seguirà a breve il solito rapportino di Bonetto, ma invito anche altri consiglieri/amministratori a gestire pubblicamente la questione):
Si avvia la seduta consiliare, decidono di imporre un cambiamento nell'ordine del giorno spostando quello che era l'ultimo punto in discussione, ovvero :
Il 12 punto: Ordine del Giorno relativo a "Provvedimenti in materia di istruzione assunti con il Decreto Legge del 1° settembre 2008", pervenuto in data 16/10/2008 (prot. com. 30592) a firma dei Consiglieri Renato Martin, Fabio Zanchetta, Giuseppe Rossato e Francesco Vendramin
al primo punto in discussione, con un dibattito pubblico ed interventi di studenti e docenti.
Le minoranze abbandonano l'aula cogliendo in questo chiaro gesto di strapotere un voler sviare le questioni ed attardare il più possibile l'interpellanza.
La discussione(che tra l'altro mi fan notare doveva essere gestita in sede di commissione)si dilunga per ben 2 ore e mezza, dalle 19.00 alle 21.30.
Nessuno critica il tema trattato, mi trovo casualmente con vari membri dell'opposizione e tutti, ma proprio tutti, da Renier a Baldan mi confermano che la necessità di discuterne pubblicamente è giusta, ma che è scorretta la metodologia affrontata per farlo.
Ed è quel che penso anch'io.
Si arriva alla lettura dell'interpellanza(trovate qui sotto i 26 punti ) ed alla risposta scritta del Sindaco. Basta leggere i comunicati stampa degli ultimi giorni per capire che risposte son state date. Il primo cittadino manifesta la sua contrarietà nell'aver letto nei quotidiani le posizioni della minoranza, denunciando una strumentalizzazione dei mezzi di comunicazione per scopi propagandistici (si temono le provinciali del prossimo anno??)anche se a dirla tutta le risposte sono state date con lo stesso mezzo mediatico.
Viene commesso un pessimo atto di ostruzionismo.
(Sono dell'idea che ci sia stato un grave illecito ed è giusto renderlo pubblico!)
A quest'affermazione guardandomi intorno nella sala consiliare ho personalmente constatato che c'era davvero poca gente e sarebbe stato giusto che quei giovani che han fortemente espresso le loro idee in materia di educazione e riforme scolastiche, fossero rimasti ad ascoltare, perchè cittadini anch'essi di Mira e per farsi un'idea concreta di democrazia, al di là della solita demagogia.
Personalmente inviterei a promuovere maggiormente le interpellanze anche con mezzi più diretti dei semplici giornali, parlandone con i vicini, con i colleghi e facendo del volantinaggio. Perchè democrazia è questo,etimologicamente significa governo del popolo. Di tutto il popolo.
A questo punto il capogruppo di ForzaItalia chiede se possibile 15 minuti di tempo per riunirsi e decidere se la risposta è soddisfacente o meno.
Viene negato questo diritto, mettendolo a votazione con 17 voti contro e 14 a favore + 1 astenuto.
Una consigliera davanti a me seduta, si lamenta ad alta voce che sarebbe tempo perso, ribattendo ironicamente che si sarebbe così andati oltre la mezzanotte e toccando, in modo piuttosto goffo, una delle puntualizzazioni di Morara avvenute negli ultimi giorni: contenere la spesa pubblica anche nella gestione ottimale dei consigli comunali che spesso oltrepassano la mezzanotte costando 2 giornate lavorative di rimborso!
A quanto pare quest'amministrazione si lamenta dei debiti ereditati, ma non fa nulla per risanare, tutt'altro!
Nasce una bagarre che tocca toni piuttosto alti con offese e accuse, in particolar modo dai soliti Vendramin (Verdi)e più tardi Zanchetta (Rifondazione Comunista), al che ti vien da chiedere,ma da chi siamo rappresentati??è questo il livello di chi ci governa?Quale qualità nell'amministrare, quale preparazione?Mah....
Si vota nuovamente e il risultato non cambia. Interviene il Sindaco dicendo che sicuramente dopo i 15 minuti di tempo avrebbero espresso la loro insoddisfazione e che la pausa non è necessaria, esprimendo in tal modo un pre-giudizio di scarso gusto.
I toni son sempre più forti e le minoranze a questo punto annunciano che faranno una nuova interpellanza sollecitandone la pronta risposta.
Sinceramente a questo punto me ne sono andata, così come in molti han fatto, amareggiata e delusa da una falsa democrazia e da questo voler tacciare sempre e comunque le questioni. Con prese di potere e in modo imperativo...
Ricordo un amico che parlandone mi disse qualche giorno fa:
"Marcato xera un'imperatore, perchè questo cossa xe"
« La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invigilarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione. Nelle piccole repubbliche antiche, il popolo era chiamato a decidere intorno le leggi proposte. Nei grandi Stati moderni, l'associazione deve supplire all'esercizio impossibile di quel diritto. L'opinione del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno a ogni cosa che tocca i più. » (Aurelio Saffi)
E dunque perchè non fare un incontro pubblico quando oltre a questi abusi se ne aggiungeranno altri gravemente comprommettenti?(la mia è una certezza, non un pre-giudizio!)
Testi canzoni di Nilsson Harry | Testo della canzone Everybodys Talkin
Traduzione:
Parlano Tutti
Mi stanno parlando tutti
non sento le parole che dicono
solo l’eco della mia mente
La gente si ferma stupefatta
non riesco a vedere I loro volti
solo l’ombra dei loro occhi
*Sto bene se il sole continua a splendere
attraverso la pioggia scrosciante
andrà bene questo tempo
va bene ai miei vestiti
Indietreggiando orrendamente bene dal vento del nord-est
Navigare nella brezza estiva
Veleggiare sull’oceano
Come la tempesta…
Piaciuto? al solito lasciate un commento se vi va....
E'quel che è accaduto ieri sera in consiglio comunale. Una presa di potere, di quel potere staliniano e scarsamente democratico che ha dato in questa sede il meglio di se'!
Iniziamo con ordine (premetto che seguirà a breve il solito rapportino di Bonetto, ma invito anche altri consiglieri/amministratori a gestire pubblicamente la questione):
Si avvia la seduta consiliare, decidono di imporre un cambiamento nell'ordine del giorno spostando quello che era l'ultimo punto in discussione, ovvero :
Il 12 punto: Ordine del Giorno relativo a "Provvedimenti in materia di istruzione assunti con il Decreto Legge del 1° settembre 2008", pervenuto in data 16/10/2008 (prot. com. 30592) a firma dei Consiglieri Renato Martin, Fabio Zanchetta, Giuseppe Rossato e Francesco Vendramin
al primo punto in discussione, con un dibattito pubblico ed interventi di studenti e docenti.
Le minoranze abbandonano l'aula cogliendo in questo chiaro gesto di strapotere un voler sviare le questioni ed attardare il più possibile l'interpellanza.
La discussione(che tra l'altro mi fan notare doveva essere gestita in sede di commissione)si dilunga per ben 2 ore e mezza, dalle 19.00 alle 21.30.
Nessuno critica il tema trattato, mi trovo casualmente con vari membri dell'opposizione e tutti, ma proprio tutti, da Renier a Baldan mi confermano che la necessità di discuterne pubblicamente è giusta, ma che è scorretta la metodologia affrontata per farlo.
Ed è quel che penso anch'io.
Si arriva alla lettura dell'interpellanza(trovate qui sotto i 26 punti ) ed alla risposta scritta del Sindaco. Basta leggere i comunicati stampa degli ultimi giorni per capire che risposte son state date. Il primo cittadino manifesta la sua contrarietà nell'aver letto nei quotidiani le posizioni della minoranza, denunciando una strumentalizzazione dei mezzi di comunicazione per scopi propagandistici (si temono le provinciali del prossimo anno??)anche se a dirla tutta le risposte sono state date con lo stesso mezzo mediatico.
Viene commesso un pessimo atto di ostruzionismo.
(Sono dell'idea che ci sia stato un grave illecito ed è giusto renderlo pubblico!)
A quest'affermazione guardandomi intorno nella sala consiliare ho personalmente constatato che c'era davvero poca gente e sarebbe stato giusto che quei giovani che han fortemente espresso le loro idee in materia di educazione e riforme scolastiche, fossero rimasti ad ascoltare, perchè cittadini anch'essi di Mira e per farsi un'idea concreta di democrazia, al di là della solita demagogia.
Personalmente inviterei a promuovere maggiormente le interpellanze anche con mezzi più diretti dei semplici giornali, parlandone con i vicini, con i colleghi e facendo del volantinaggio. Perchè democrazia è questo,etimologicamente significa governo del popolo. Di tutto il popolo.
A questo punto il capogruppo di ForzaItalia chiede se possibile 15 minuti di tempo per riunirsi e decidere se la risposta è soddisfacente o meno.
Viene negato questo diritto, mettendolo a votazione con 17 voti contro e 14 a favore + 1 astenuto.
Una consigliera davanti a me seduta, si lamenta ad alta voce che sarebbe tempo perso, ribattendo ironicamente che si sarebbe così andati oltre la mezzanotte e toccando, in modo piuttosto goffo, una delle puntualizzazioni di Morara avvenute negli ultimi giorni: contenere la spesa pubblica anche nella gestione ottimale dei consigli comunali che spesso oltrepassano la mezzanotte costando 2 giornate lavorative di rimborso!
A quanto pare quest'amministrazione si lamenta dei debiti ereditati, ma non fa nulla per risanare, tutt'altro!
Nasce una bagarre che tocca toni piuttosto alti con offese e accuse, in particolar modo dai soliti Vendramin (Verdi)e più tardi Zanchetta (Rifondazione Comunista), al che ti vien da chiedere,ma da chi siamo rappresentati??è questo il livello di chi ci governa?Quale qualità nell'amministrare, quale preparazione?Mah....
Si vota nuovamente e il risultato non cambia. Interviene il Sindaco dicendo che sicuramente dopo i 15 minuti di tempo avrebbero espresso la loro insoddisfazione e che la pausa non è necessaria, esprimendo in tal modo un pre-giudizio di scarso gusto.
I toni son sempre più forti e le minoranze a questo punto annunciano che faranno una nuova interpellanza sollecitandone la pronta risposta.
Sinceramente a questo punto me ne sono andata, così come in molti han fatto, amareggiata e delusa da una falsa democrazia e da questo voler tacciare sempre e comunque le questioni. Con prese di potere e in modo imperativo...
Ricordo un amico che parlandone mi disse qualche giorno fa:
"Marcato xera un'imperatore, perchè questo cossa xe"
« La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invigilarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione. Nelle piccole repubbliche antiche, il popolo era chiamato a decidere intorno le leggi proposte. Nei grandi Stati moderni, l'associazione deve supplire all'esercizio impossibile di quel diritto. L'opinione del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno a ogni cosa che tocca i più. » (Aurelio Saffi)
E dunque perchè non fare un incontro pubblico quando oltre a questi abusi se ne aggiungeranno altri gravemente comprommettenti?(la mia è una certezza, non un pre-giudizio!)
Testi canzoni di Nilsson Harry | Testo della canzone Everybodys Talkin
Traduzione:
Parlano Tutti
Mi stanno parlando tutti
non sento le parole che dicono
solo l’eco della mia mente
La gente si ferma stupefatta
non riesco a vedere I loro volti
solo l’ombra dei loro occhi
*Sto bene se il sole continua a splendere
attraverso la pioggia scrosciante
andrà bene questo tempo
va bene ai miei vestiti
Indietreggiando orrendamente bene dal vento del nord-est
Navigare nella brezza estiva
Veleggiare sull’oceano
Come la tempesta…
Piaciuto? al solito lasciate un commento se vi va....
mercoledì 22 ottobre 2008
COMUNE DI MIRA
Istituzione comunale “Mira Innovazione”
In collaborazione con Phronesis, Associazione Italiana per la consulenza filosofica
presentano
FILOSOFICA
LABORATORIO DI PRATICA FILOSOFICA
L’Istituzione comunale “Mira innovazione” - Biblioteche di Mira e Oriago - in collaborazione con Phronesis, Associazione Italiana per la consulenza filosofica, organizzano dei laboratori di pratica filosofica, un nuovo modo d'intendere e vivere la filosofia. Gli incontri muovono dalla lettura di un brevissimo testo, scelto quale spunto di riflessione, dal quale iniziare il percorso di indagine filosofica intorno al tema della serata. Questi incontri si sviluppano attraverso il metodo dialogico, nel quale i partecipanti sono chiamati a condividere le proprie esperienze, problematizzandole in chiave filosofica. Il filosofo-conduttore non insegna e non trasmette verità assolute, ma facilita la riflessione individuale e del gruppo, facendo in modo che ogni questione risulti tematizzata e messa in discussione dai partecipanti.
Stefano Zampieri, consulente filosofico di Phronesis, coordinerà tutti i laboratori.
Gli incontri avranno luogo presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Oriago – Ex Cinema Italia per cinque mercoledì consecutivi a partire dal 22 ottobre alle ore 21.00.
Stefano Zampieri si è laureato nel 1985 in Filosofia all'Università di Venezia con i prof. Ruggenini e Natoli. Insegna da oltre vent'anni e da quattordici si occupa in particolare di educazione degli adulti. La sua formazione è avvenuta prima a Milano presso il Centro per lo Studio delle Pratiche Filosofiche e l'Associazione Sofia, poi in Phronesis – Associazione italiana per la Consulenza Filosofica, che ha sede a Roma, e si è conclusa con il riconoscimento ufficiale del titolo di Consulente Filosofico di Phronesis, assegnatogli da una commissione presieduta da Umberto Galimberti. Attualmente è membro del Direttivo nazionale della medesima Associazione. Dal 2003 guida la realizzazione di un esercizio di pratica filosofica di gruppo con cadenza settimanale per l'Associazione culturale Esperi.A. Svolge attività di consulenza filosofica individuale nel suo studio di Mestre. Partecipa ad un progetto internazionale di ricerca sulla vita filosofica guidato da Ran Lahav e denominato "Philosophical Companionship". Ha inoltre tenuto seminari di pratica filosofica presso le Università di Padova, Milano, Venezia e Messina. Ha pubblicato varie ricerche di natura filosofica e letteraria, tra cui il saggio Il flauto d'osso : lager e letteratura (Firenze, Giuntina, 1996). Alla sua esperienza di consulente filosofico ha dedicato recentemente il testo L'esercizio della filosofia (Milano, Apogeo, 2007).
GLI INCONTRI DI “FILOSOFICA” condotti da Stefano Zampieri consulente filosofico di Phronesis
mercoledì 22 ottobre 2008
Siamo veramente liberi?
mercoledì 29 ottobre 2008
Fino a dove arriva la nostra responsabilità?
mercoledì 5 novembre 2008
Esiste ancora l'amicizia?
mercoledì 12 novembre 2008
Possiamo pretendere il rispetto?
mercoledì 19 novembre 2008
Qual è la nostra verità?
Gli incontri si terranno presso l’Auditorium della biblioteca comunale di Oriago - Ex Cinema Italia - Via Venezia, 171/172 - Oriago di Mira (Ve)
Inizio incontri ore 21 - Ingresso libero
Info 0415628371 – 0414265787 - biblioriago@libero.it - bibliomira@libero.it
Istituzione comunale “Mira Innovazione”
In collaborazione con Phronesis, Associazione Italiana per la consulenza filosofica
presentano
FILOSOFICA
LABORATORIO DI PRATICA FILOSOFICA
L’Istituzione comunale “Mira innovazione” - Biblioteche di Mira e Oriago - in collaborazione con Phronesis, Associazione Italiana per la consulenza filosofica, organizzano dei laboratori di pratica filosofica, un nuovo modo d'intendere e vivere la filosofia. Gli incontri muovono dalla lettura di un brevissimo testo, scelto quale spunto di riflessione, dal quale iniziare il percorso di indagine filosofica intorno al tema della serata. Questi incontri si sviluppano attraverso il metodo dialogico, nel quale i partecipanti sono chiamati a condividere le proprie esperienze, problematizzandole in chiave filosofica. Il filosofo-conduttore non insegna e non trasmette verità assolute, ma facilita la riflessione individuale e del gruppo, facendo in modo che ogni questione risulti tematizzata e messa in discussione dai partecipanti.
Stefano Zampieri, consulente filosofico di Phronesis, coordinerà tutti i laboratori.
Gli incontri avranno luogo presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Oriago – Ex Cinema Italia per cinque mercoledì consecutivi a partire dal 22 ottobre alle ore 21.00.
Stefano Zampieri si è laureato nel 1985 in Filosofia all'Università di Venezia con i prof. Ruggenini e Natoli. Insegna da oltre vent'anni e da quattordici si occupa in particolare di educazione degli adulti. La sua formazione è avvenuta prima a Milano presso il Centro per lo Studio delle Pratiche Filosofiche e l'Associazione Sofia, poi in Phronesis – Associazione italiana per la Consulenza Filosofica, che ha sede a Roma, e si è conclusa con il riconoscimento ufficiale del titolo di Consulente Filosofico di Phronesis, assegnatogli da una commissione presieduta da Umberto Galimberti. Attualmente è membro del Direttivo nazionale della medesima Associazione. Dal 2003 guida la realizzazione di un esercizio di pratica filosofica di gruppo con cadenza settimanale per l'Associazione culturale Esperi.A. Svolge attività di consulenza filosofica individuale nel suo studio di Mestre. Partecipa ad un progetto internazionale di ricerca sulla vita filosofica guidato da Ran Lahav e denominato "Philosophical Companionship". Ha inoltre tenuto seminari di pratica filosofica presso le Università di Padova, Milano, Venezia e Messina. Ha pubblicato varie ricerche di natura filosofica e letteraria, tra cui il saggio Il flauto d'osso : lager e letteratura (Firenze, Giuntina, 1996). Alla sua esperienza di consulente filosofico ha dedicato recentemente il testo L'esercizio della filosofia (Milano, Apogeo, 2007).
GLI INCONTRI DI “FILOSOFICA” condotti da Stefano Zampieri consulente filosofico di Phronesis
mercoledì 22 ottobre 2008
Siamo veramente liberi?
mercoledì 29 ottobre 2008
Fino a dove arriva la nostra responsabilità?
mercoledì 5 novembre 2008
Esiste ancora l'amicizia?
mercoledì 12 novembre 2008
Possiamo pretendere il rispetto?
mercoledì 19 novembre 2008
Qual è la nostra verità?
Gli incontri si terranno presso l’Auditorium della biblioteca comunale di Oriago - Ex Cinema Italia - Via Venezia, 171/172 - Oriago di Mira (Ve)
Inizio incontri ore 21 - Ingresso libero
Info 0415628371 – 0414265787 - biblioriago@libero.it - bibliomira@libero.it
Interpellanza Serimi
I fatti:
Questa è l'interpellanza del gruppo Forza Italia-Lega Nord e Gruppo Misto Patron Lucarda sulla scandalosa vicenda dei pasti consumati a titolo gratuito alla Serimi.
Premetto alcune considerazioni:
- Si sostiene che gli assessori facciano parte di un'élite- francesismo per indicare
"élite /e'lit/ s. f., fr. [femm. sost. di élit, antico part. pass. di élire "scegliere"] (pl. -s o invar.). - (soc.) L'insieme delle persone considerate più influenti in un determinato gruppo sociale, e dotate quindi di maggiore prestigio" perchè elette dal popolo..anche se qualcuno di loro vanta la bellezza di 4 voti all'elezione del circolo PD, svoltasi a febbraio e comunque sia non era iscritto alle liste elettorali nelle amministrative comunali. Quindi non si può considerare élit(eletto) dal popolo.
- Dal 4 di ottobre abbiamo letto ogni genere di affermazioni dai soggetti interessati nei quotidiani locali, con un unico portavoce addetto alle pubblic relations. Affermazioni che ora non sto a ripetere visto la lunghezza del post, che fanno inorridire e un po' anche sorridere data l'ingenuità.
- Oggi ci si vuol difendere così:
Dal Gazzettino:
"Si crei la commissione di controllo e garanzia in Consiglio Comunale
Il Gazzettino 21 ottobre 2008
MIRA La vicenda dei pasti gratis agli assessori verrà discussa nella seduta di giovedì
Il “caso Serimi” arriva in consiglio
Mira -Si terrà giovedì prossimo il consiglio comunale che avrà tra i punti all’ordine del giorno anche la questione Serimi. Si preannuncia quindi particolarmente intensa e vivace l’assemblea consigliare convocata fissata per le ore 19. Tra i punti in discussione c’è anche l’interpellanza relativa alla “Distribuzione di pasti a titolo gratuito da parte della Se.Ri.Mi”, presentata dai consiglieri di Fi Vanna Baldan, Eugenio Pasqual, Mario Morara,Giorgio Zorzi, Loris Simionato, Davide Terren, Cesare Renier (Lega Nord), Andrea Patron e Paolo Lucarda (questi ultimi facenti parte del gruppo misto).
Il dibattito consigliare dovrà chiarire le circostanze che hanno portato alcuni assessori a consumare pasti o cene gratis al ristorante “Il Naviglio” per circa sei mesi, accumulando un “conto” di circa un migliaio di euro, senza la copertura di un’apposita convenzione.
In attesa dei chiarimenti che verranno forniti in consiglio comunale va registrata la risposta del presidente del consiglio comunale stesso, Fabio Zaccarin, all’invito formulato da Forza Italia in merito alla necessità di una maggiore vigilanza verso gli atti dei consiglieri.
«Stupisce questo invito da Fi dichiara lo stesso Zaccarin - Proprio questo gruppo politico, nella primavera scorsa, chiese di ritirare la delibera approvata dal consiglio con cui veniva costituita la commissione di controllo e garanzia la cui presidenza sarebbe stata affidata, per statuto, ad un componente della minoranza. Tale commissione dichiara Zaccarin - avrebbe potuto portare, in tempi rapidi, un indiscusso contributo di trasparenza anche su un fatto come quello di Serimi, con le modalità e nei luoghi istituzionalmente previsti. Per questo ritengo irrinunciabile e improcrastinabile l’istituzione di queste commissione».
L.G."
Per la serie: venite nel mio ufficio che a porte chiuse ne parliamo (alt!!lo so che le commissioni sono aperte al pubblico, ma quanti verrebbero visto che si svolgono al pomeriggio e normalmente la gente comune lavora??? e in proporzione invece quanti leggono i giornali?Trovo giusto diffondere queste notizie a larga scala.E poi mai possibile che si debba vigilare sull'operato degli Assessori che ci rappresentano, affinchè non usino il loro ruolo pubblico per fini personali?
A voi l'interpellanza unitamente ad un consiglio:riflettiamoci e cominciamo a protestare!
Mira, 9 OTTOBRE 2008
Al signor Presidente
del Consiglio Comunale di Mira
Fabio Zaccarin
Oggetto : interpellanza a risposta scritta
Con riferimento alla nota vicenda della distribuzione di pasti a titolo gratuito da parte della SE. RI. MI i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano, con la presente, il signor Sindaco per conoscere:
1) se il signor Sindaco fosse a conoscenza, ed eventualmente da quando, del fatto che era stata data la possibilità agli Assessori di consumare pasti a titolo gratuito presso la mensa SE.RI.MI.;
2) se, e quando, il signor Sindaco abbia sollecitato una risposta al Presidente e/o al Vicepresidente sullo stato di avanzamento della Sua richiesta di una convenzione pasto in favore dei componenti della Giunta, posto che, come riferito dallo stesso sig. Sindaco nella risposta all'interrogazione prot. N. 24213 presentata da questo gruppo consiliare, i colloqui avuti con il dott. Gottardo risalivano a mesi prima ;
3) come mai, se si riteneva utile tale iniziativa, essa non sia stata rivolta - eventualmente sotto altre forme - anche agli amministratori dell'altro socio pubblico della SE.RI.MI. ossia il Comune di Mirano;
4) se corrisponde al vero che la tessera per la fruizione a titolo gratuito del pasto presso la mensa comunale sia stata consegnata anche al signor Sindaco;
5) se corrisponde al vero che la distribuzione della tessera , a Sindaco e Assessori, abbia avuto luogo a margine di una riunione di Giunta a cura del “portavoce del sindaco”;
6) se ciò corrisponde al vero a che titolo e per incarico di chi il predetto “portavoce” lo avrebbe fatto;
7) se il signor Sindaco era consapevole del fatto che l'elargizione a prezzo scontato gratuita dei pasti avrebbe avuto comunque un riflesso negativo sui conti della SE.RI.MI., e arrecato pertanto un ingiusto danno alla Società e di conseguenza ai Soci della medesima;
8) se gli altri Soci della SE.RI.Mi., sia pubblici che privati, siano stati preventivamente informati della asserita opportunità di elargire pasti a titolo gratuito agli Assessori del Comune di Mira e, in caso affermativo, quali siano stati i conseguenti orientamenti;
9) se il sig. Sindaco non ritenga che, attesa la delicatezza della questione, la cosa dovesse essere sottoposta al vaglio e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società;
10) se ritenga che lo status di Assessore sia di per sé una condizione tale da giustificare il favorevole trattamento ad essi riservato ;
11) perchè il signor Sindaco, certamente consapevole del malcontento con cui la cittadinanza guarda ai privilegi goduti dalla c.d. “casta” e agli sprechi nella spesa pubblica, non abbia ritenuto per lo meno inopportuna la richiesta in parola;
12) posto che il Comune di Mira è socio di maggioranza della Se.Ri.Mi, e che pertanto su di essa esercita un potere di direzione e coordinamento, come mai si sia reso necessario elaborare dei “servizi promozionali finalizzati ad un rapporto di fidelizzazione con la società”;
13) in che cosa avrebbe dovuto concretizzarsi questa c.d. “fidelizzazione” promossa dal dott. Gottardo? Il termine, per quanto generico e fantasioso, sembra suggerire un rapporto a prestazioni corrispettive, ma in questo caso quale era la prestazione dovuta dai possessori della tessera in cambio della facoltà a loro concessa di usufruire di pasti gratuiti?
14) se siano state esaminate, da parte della SE.RI.MI., ipotesi alternative di promozione e quali sono le motivazioni che hanno portato alla scelta della singolare elargizione di cui trattasi;
15) se siano stati esaminati i possibili riflessi di ordine fiscale sia per la Società che per i fruitori di un compenso che è avvenuto “in natura”;
16) se sia da ritenersi corretto che i costi relativi alla somministrazione gratuita dei pasti siano stati imputati – di comune accordo tra Presidente e Vice essendo il costo assimilabile agli oneri promozionali - ai “costi del Presidente”;
17) se, attesa la singolarità di tale imputazione di costi, siano stati preventivamente interpellati i Revisori dei Conti;
18) se le attuali norme consentono azioni di liberalità da parte del Presidente con la gestione di un conto “costi del Presidente”; quali altri costi, di quale entità e natura siano stati imputati al predetto Conto; che dimensione ha il fondo?
19) perché il signor Sindaco se, come egli afferma, il tutto è stato frutto di ”un malinteso” non sia tempestivamente intervenuto per sanarlo e per chiarire i termini della questione, al fine di impedire lo spreco di danaro pubblico da parte della SE.RI.MI;
20) se confermi o meno l'avvenuta consumazione di pasti a titolo gratuito anche la sera ed in caso positivo, atteso che ciò non era consentito, così come espressamente affermato dal Presidente e dal Vice, quali provvedimenti intenda assumere sia nei confronti del fruitore sia di chi ha autorizzato, non avendone titolo, la frequentazione serale della mensa in forma gratuita;
21) se confermi o meno il fatto, gravissimo, della consumazione di pasti a titolo gratuito non solo da parte del titolare della tessera ma anche da parte di occasionali accompagnatori e, se del caso, quali provvedimenti intenda assumere;
22) Se non ritenga necessario, al fine di chiarire se siano stati commessi o meno degli abusi, fornire l'elenco completo dei possessori della tessera in questione nonché i dati relativi agli orari di utilizzo e al numero di consumazioni per ogni singola tessera.
23) qualora da tali verifiche emergessero profili di illegittimità astrattamente idonei a configurare un illecito perseguibile d'ufficio, se il sig. Sindaco non ritenga doveroso, nella Sua veste di Pubblico Ufficiale, denunciare i fatti agli Organi Giudiziari competenti ai sensi dell'art.331 c.p.p.;
24) che senso abbia l'invito posto dal signor Sindaco alla SE.RI.MI “…..a voler fatturare direttamente ai suddetti amministratori il costo dei pasti ad oggi consumati”. Perchè questa “intrusione” nella gestione di fatti amministrativi della Società che sono di esclusiva competenza e responsabilità dei suoi amministratori? Gli interessati sono d'accordo atteso che gli stessi hanno consumato i pasti a titolo gratuito in quanto titolari della apposita tessera?
25) se non ritenga, invece, considerato che l'elargizione è avvenuta su personale iniziativa del Presidente e del Vicepresidente e senza alcun atto formale che la supportasse, che ad essi vadano imputati i costi sostenuti dalla Società e non a coloro che hanno usufruito della consumazione dei pasti a titolo gratuito nella convinzione che ciò fosse loro consentito.
26) se nelle vesti di Socio di maggioranza non ritenga, infine, alla luce di tutto quanto sopra evidenziato, di considerare risolto il vincolo fiduciario nei confronti del Presidente e del Vicepresidente della SE.RI.MI: – la corresponsabilità piena dei due amministratori risulta “dalle carte” senza che possa al riguardo essere sollevato alcun dubbio - considerata la superficialità con la quale è stata gestita la vicenda con sperpero anche di denaro pubblico.
L'interpellato non si meravigli della mole delle domande: siamo certi che il signor Sindaco condivide l'assoluta esigenza di pervenire, già in sede di Consiglio Comunale, ad un completo chiarimento dei fatti, così come essi si sono succeduti nel tempo, di individuare e circoscrivere le individuali responsabilità e di assumere i provvedimenti conseguenti.
Si richiede una risposta scritta.
Con cordiali saluti
Hanno firmato i consiglieri
Forza italia - Baldan Vanna –capogruppo e prima firmataria
Pasqual Eugenio
Loris Simionato
Terren Davide
Zorzi Giorgio
Morara Mario
LegA Nord – Cesare Renier
Gruppo Misto – Patron Davide
Lucarda Paolo
A tutte le vere ingiustizie:
Testo tradotto:
La pistola spara nel locale notturno,
entra Patty Valentine da una camera soprastante la sala
e vede il barista in una pozza di sangue
piange, mio dio, li hanno uccisi tutti
qui inizia la storia di Uragano
l'uomo che le autorità hanno accusato
per qualcosa che lui non ha mai fatto
l'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
Patty vede tre corpi stesi a terra
e un altro uomo chiamato Bello, che si muove furtivamente
io non l'ho fatto disse lui agitando le mani
stavo solo derubando la cassa, spero che capisci
li ho visti uscire disse, e si fermò
uno di noi farebbe meglio a chiamare la polizia
e cosi Patty chiamò la polizia
arrivarono sulla scena con le sirene lampeggianti
in quella calda notte nel New Jersey
Nel frattempo, lontano in un'altra parte della città
Rubin Carter e alcuni amici girano in auto
il primo contendente della corona per i pesi medi
non ha idea di che merda stava per succedere
quando un poliziotto lo fece accostare sulla strada
come tempo prima e tempo prima ancora
A Paterson questo é come le cose possono accadere
se sei nero non devi farti vedere per strada
a meno che non vuoi accettare la sfida
Alfred Bello aveva un partner che aveva una soffiata per la polizia
lui ed Arthur Dexter Bradley si aggiravano nella zona
Disse ho visto due uomini correre fuori, sembravano pesi medi
sono saltati in un'auto bianca con targa di fuori
e Miss Patty Valentine semplicemente accennò con il capo
il poliziotto disse aspettate un minuto, ragazzi, questo qui non é morto
cosi lo portarono in infermeria
e pensarono che quest'uomo non ci vedeva bene
loro gli dissero che lui poteva idendificare il colpevole
alle 4 del mattino trascinarono Rubin dentro
lo portarono in ospedale e su per le scale
l'uomo ferito lo guardò attraverso il suo occhio morente
disse perché l'avete portato qui? non é lui!
si, ecco la storia di Uragano
l'uomo che le autorità hanno accusato
per qualcosa che lui non ha mai fatto
l'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
4 mesi dopo i ghetti erano in fiamme
Rubin é in Sud America che combatte per il suo nome
mentre Arthur Dexter Bradley é ancora nel giro di furti
e i poliziotti lo stanno torchiando cercando qualcuno da incolpare
ricordi l'assassinio che successe in un bar
ricordi tu dicesti che hai visto l'auto in fuga
pensi di giocare con la legge?
pensi possa essere stato quel combattente che hai visto correre fuori quella notte?
non dimenticare che tu sei bianco
Arthur Dexter Bradley disse davvero non sono sicuro
il poliziotto disse un povero ragazzo come te deve darsi una possibilità
ti abbiamo preso per il colpo al motel e stiamo parlando con il tuo amico Bello
ora tu non vuoi tornare in cella vero? Fai il bravo ragazzo
faresti un favore alla società
quel figlio di puttana é coraggioso e diventa sempre piu coraggioso
vogliamo rompergli il culo
vogliamo addossargli questo triplo omicidio
lui non é Gentleman Jim*
Rubin puo stendere un uomo solo con un pugno
ma non gli ha mai fatto piacere parlarne
é il mio lavoro, disse, lo faccio perché mi pagano
e quando é finito l'incontro voglio solo al piu presto possibile tornare per la mia strada
Lassu in qualche paradiso
dove nei fiumi ci sono trote e l'aria é dolce
e cavalchi nel verde
ma poi loro lo misero in prigione
dove cercarono di trasformare un uomo in un topo
Tutte le carte di Rubin erano state marcate in anticipo
Il processo fù un circo di maiali, non aveva possibilità
Il giudice fece passare per alcolizzato e inaffidabile il testimone di Rubin
per la gente bianca che stava a guardare lui era un fannullone rivoluzionario
e per la gente nera lui era solo un pazzo negro
nessuno dubitò che fu lui a premere il grilletto
sebbene loro non avessero trovato l'arma
L'accusa disse che fu lui a compiere l'atto
e la giuria composta di bianchi fu d'accordo
Rubin Carter fu ingiustamente condannato
L'accusa fu omicidio, indovina chi ha testimoniato?
Bello e Bradley ed entrambi mentirono
e i giornali, tutti ci mangiarono sopra
Come puo la vita di un uomo
essere nelle mani di qualche pazzo?
Vederlo ovviamente incastrato
non può aiutarlo ma mi fa vergognare di vivere in un paese
dove la giustizia é un gioco
Ora tutti i criminali coi loro cappotti e le loro cravatte
sono liberi di bere Martini e guardare l'alba
mentre Rubin siede come Budda in una piccola cella
un innocente in una camera infernale
questa é la storia di Uragano
ma non sarà finita finchè non gli ridaranno il suo nome
e il tempo perso
messo in una prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
Questa è l'interpellanza del gruppo Forza Italia-Lega Nord e Gruppo Misto Patron Lucarda sulla scandalosa vicenda dei pasti consumati a titolo gratuito alla Serimi.
Premetto alcune considerazioni:
- Si sostiene che gli assessori facciano parte di un'élite- francesismo per indicare
"élite /e'lit/ s. f., fr. [femm. sost. di élit, antico part. pass. di élire "scegliere"] (pl. -s o invar.). - (soc.) L'insieme delle persone considerate più influenti in un determinato gruppo sociale, e dotate quindi di maggiore prestigio" perchè elette dal popolo..anche se qualcuno di loro vanta la bellezza di 4 voti all'elezione del circolo PD, svoltasi a febbraio e comunque sia non era iscritto alle liste elettorali nelle amministrative comunali. Quindi non si può considerare élit(eletto) dal popolo.
- Dal 4 di ottobre abbiamo letto ogni genere di affermazioni dai soggetti interessati nei quotidiani locali, con un unico portavoce addetto alle pubblic relations. Affermazioni che ora non sto a ripetere visto la lunghezza del post, che fanno inorridire e un po' anche sorridere data l'ingenuità.
- Oggi ci si vuol difendere così:
Dal Gazzettino:
"Si crei la commissione di controllo e garanzia in Consiglio Comunale
Il Gazzettino 21 ottobre 2008
MIRA La vicenda dei pasti gratis agli assessori verrà discussa nella seduta di giovedì
Il “caso Serimi” arriva in consiglio
Mira -Si terrà giovedì prossimo il consiglio comunale che avrà tra i punti all’ordine del giorno anche la questione Serimi. Si preannuncia quindi particolarmente intensa e vivace l’assemblea consigliare convocata fissata per le ore 19. Tra i punti in discussione c’è anche l’interpellanza relativa alla “Distribuzione di pasti a titolo gratuito da parte della Se.Ri.Mi”, presentata dai consiglieri di Fi Vanna Baldan, Eugenio Pasqual, Mario Morara,Giorgio Zorzi, Loris Simionato, Davide Terren, Cesare Renier (Lega Nord), Andrea Patron e Paolo Lucarda (questi ultimi facenti parte del gruppo misto).
Il dibattito consigliare dovrà chiarire le circostanze che hanno portato alcuni assessori a consumare pasti o cene gratis al ristorante “Il Naviglio” per circa sei mesi, accumulando un “conto” di circa un migliaio di euro, senza la copertura di un’apposita convenzione.
In attesa dei chiarimenti che verranno forniti in consiglio comunale va registrata la risposta del presidente del consiglio comunale stesso, Fabio Zaccarin, all’invito formulato da Forza Italia in merito alla necessità di una maggiore vigilanza verso gli atti dei consiglieri.
«Stupisce questo invito da Fi dichiara lo stesso Zaccarin - Proprio questo gruppo politico, nella primavera scorsa, chiese di ritirare la delibera approvata dal consiglio con cui veniva costituita la commissione di controllo e garanzia la cui presidenza sarebbe stata affidata, per statuto, ad un componente della minoranza. Tale commissione dichiara Zaccarin - avrebbe potuto portare, in tempi rapidi, un indiscusso contributo di trasparenza anche su un fatto come quello di Serimi, con le modalità e nei luoghi istituzionalmente previsti. Per questo ritengo irrinunciabile e improcrastinabile l’istituzione di queste commissione».
L.G."
Per la serie: venite nel mio ufficio che a porte chiuse ne parliamo (alt!!lo so che le commissioni sono aperte al pubblico, ma quanti verrebbero visto che si svolgono al pomeriggio e normalmente la gente comune lavora??? e in proporzione invece quanti leggono i giornali?Trovo giusto diffondere queste notizie a larga scala.E poi mai possibile che si debba vigilare sull'operato degli Assessori che ci rappresentano, affinchè non usino il loro ruolo pubblico per fini personali?
A voi l'interpellanza unitamente ad un consiglio:riflettiamoci e cominciamo a protestare!
Mira, 9 OTTOBRE 2008
Al signor Presidente
del Consiglio Comunale di Mira
Fabio Zaccarin
Oggetto : interpellanza a risposta scritta
Con riferimento alla nota vicenda della distribuzione di pasti a titolo gratuito da parte della SE. RI. MI i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano, con la presente, il signor Sindaco per conoscere:
1) se il signor Sindaco fosse a conoscenza, ed eventualmente da quando, del fatto che era stata data la possibilità agli Assessori di consumare pasti a titolo gratuito presso la mensa SE.RI.MI.;
2) se, e quando, il signor Sindaco abbia sollecitato una risposta al Presidente e/o al Vicepresidente sullo stato di avanzamento della Sua richiesta di una convenzione pasto in favore dei componenti della Giunta, posto che, come riferito dallo stesso sig. Sindaco nella risposta all'interrogazione prot. N. 24213 presentata da questo gruppo consiliare, i colloqui avuti con il dott. Gottardo risalivano a mesi prima ;
3) come mai, se si riteneva utile tale iniziativa, essa non sia stata rivolta - eventualmente sotto altre forme - anche agli amministratori dell'altro socio pubblico della SE.RI.MI. ossia il Comune di Mirano;
4) se corrisponde al vero che la tessera per la fruizione a titolo gratuito del pasto presso la mensa comunale sia stata consegnata anche al signor Sindaco;
5) se corrisponde al vero che la distribuzione della tessera , a Sindaco e Assessori, abbia avuto luogo a margine di una riunione di Giunta a cura del “portavoce del sindaco”;
6) se ciò corrisponde al vero a che titolo e per incarico di chi il predetto “portavoce” lo avrebbe fatto;
7) se il signor Sindaco era consapevole del fatto che l'elargizione a prezzo scontato gratuita dei pasti avrebbe avuto comunque un riflesso negativo sui conti della SE.RI.MI., e arrecato pertanto un ingiusto danno alla Società e di conseguenza ai Soci della medesima;
8) se gli altri Soci della SE.RI.Mi., sia pubblici che privati, siano stati preventivamente informati della asserita opportunità di elargire pasti a titolo gratuito agli Assessori del Comune di Mira e, in caso affermativo, quali siano stati i conseguenti orientamenti;
9) se il sig. Sindaco non ritenga che, attesa la delicatezza della questione, la cosa dovesse essere sottoposta al vaglio e all'approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società;
10) se ritenga che lo status di Assessore sia di per sé una condizione tale da giustificare il favorevole trattamento ad essi riservato ;
11) perchè il signor Sindaco, certamente consapevole del malcontento con cui la cittadinanza guarda ai privilegi goduti dalla c.d. “casta” e agli sprechi nella spesa pubblica, non abbia ritenuto per lo meno inopportuna la richiesta in parola;
12) posto che il Comune di Mira è socio di maggioranza della Se.Ri.Mi, e che pertanto su di essa esercita un potere di direzione e coordinamento, come mai si sia reso necessario elaborare dei “servizi promozionali finalizzati ad un rapporto di fidelizzazione con la società”;
13) in che cosa avrebbe dovuto concretizzarsi questa c.d. “fidelizzazione” promossa dal dott. Gottardo? Il termine, per quanto generico e fantasioso, sembra suggerire un rapporto a prestazioni corrispettive, ma in questo caso quale era la prestazione dovuta dai possessori della tessera in cambio della facoltà a loro concessa di usufruire di pasti gratuiti?
14) se siano state esaminate, da parte della SE.RI.MI., ipotesi alternative di promozione e quali sono le motivazioni che hanno portato alla scelta della singolare elargizione di cui trattasi;
15) se siano stati esaminati i possibili riflessi di ordine fiscale sia per la Società che per i fruitori di un compenso che è avvenuto “in natura”;
16) se sia da ritenersi corretto che i costi relativi alla somministrazione gratuita dei pasti siano stati imputati – di comune accordo tra Presidente e Vice essendo il costo assimilabile agli oneri promozionali - ai “costi del Presidente”;
17) se, attesa la singolarità di tale imputazione di costi, siano stati preventivamente interpellati i Revisori dei Conti;
18) se le attuali norme consentono azioni di liberalità da parte del Presidente con la gestione di un conto “costi del Presidente”; quali altri costi, di quale entità e natura siano stati imputati al predetto Conto; che dimensione ha il fondo?
19) perché il signor Sindaco se, come egli afferma, il tutto è stato frutto di ”un malinteso” non sia tempestivamente intervenuto per sanarlo e per chiarire i termini della questione, al fine di impedire lo spreco di danaro pubblico da parte della SE.RI.MI;
20) se confermi o meno l'avvenuta consumazione di pasti a titolo gratuito anche la sera ed in caso positivo, atteso che ciò non era consentito, così come espressamente affermato dal Presidente e dal Vice, quali provvedimenti intenda assumere sia nei confronti del fruitore sia di chi ha autorizzato, non avendone titolo, la frequentazione serale della mensa in forma gratuita;
21) se confermi o meno il fatto, gravissimo, della consumazione di pasti a titolo gratuito non solo da parte del titolare della tessera ma anche da parte di occasionali accompagnatori e, se del caso, quali provvedimenti intenda assumere;
22) Se non ritenga necessario, al fine di chiarire se siano stati commessi o meno degli abusi, fornire l'elenco completo dei possessori della tessera in questione nonché i dati relativi agli orari di utilizzo e al numero di consumazioni per ogni singola tessera.
23) qualora da tali verifiche emergessero profili di illegittimità astrattamente idonei a configurare un illecito perseguibile d'ufficio, se il sig. Sindaco non ritenga doveroso, nella Sua veste di Pubblico Ufficiale, denunciare i fatti agli Organi Giudiziari competenti ai sensi dell'art.331 c.p.p.;
24) che senso abbia l'invito posto dal signor Sindaco alla SE.RI.MI “…..a voler fatturare direttamente ai suddetti amministratori il costo dei pasti ad oggi consumati”. Perchè questa “intrusione” nella gestione di fatti amministrativi della Società che sono di esclusiva competenza e responsabilità dei suoi amministratori? Gli interessati sono d'accordo atteso che gli stessi hanno consumato i pasti a titolo gratuito in quanto titolari della apposita tessera?
25) se non ritenga, invece, considerato che l'elargizione è avvenuta su personale iniziativa del Presidente e del Vicepresidente e senza alcun atto formale che la supportasse, che ad essi vadano imputati i costi sostenuti dalla Società e non a coloro che hanno usufruito della consumazione dei pasti a titolo gratuito nella convinzione che ciò fosse loro consentito.
26) se nelle vesti di Socio di maggioranza non ritenga, infine, alla luce di tutto quanto sopra evidenziato, di considerare risolto il vincolo fiduciario nei confronti del Presidente e del Vicepresidente della SE.RI.MI: – la corresponsabilità piena dei due amministratori risulta “dalle carte” senza che possa al riguardo essere sollevato alcun dubbio - considerata la superficialità con la quale è stata gestita la vicenda con sperpero anche di denaro pubblico.
L'interpellato non si meravigli della mole delle domande: siamo certi che il signor Sindaco condivide l'assoluta esigenza di pervenire, già in sede di Consiglio Comunale, ad un completo chiarimento dei fatti, così come essi si sono succeduti nel tempo, di individuare e circoscrivere le individuali responsabilità e di assumere i provvedimenti conseguenti.
Si richiede una risposta scritta.
Con cordiali saluti
Hanno firmato i consiglieri
Forza italia - Baldan Vanna –capogruppo e prima firmataria
Pasqual Eugenio
Loris Simionato
Terren Davide
Zorzi Giorgio
Morara Mario
LegA Nord – Cesare Renier
Gruppo Misto – Patron Davide
Lucarda Paolo
A tutte le vere ingiustizie:
Testo tradotto:
La pistola spara nel locale notturno,
entra Patty Valentine da una camera soprastante la sala
e vede il barista in una pozza di sangue
piange, mio dio, li hanno uccisi tutti
qui inizia la storia di Uragano
l'uomo che le autorità hanno accusato
per qualcosa che lui non ha mai fatto
l'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
Patty vede tre corpi stesi a terra
e un altro uomo chiamato Bello, che si muove furtivamente
io non l'ho fatto disse lui agitando le mani
stavo solo derubando la cassa, spero che capisci
li ho visti uscire disse, e si fermò
uno di noi farebbe meglio a chiamare la polizia
e cosi Patty chiamò la polizia
arrivarono sulla scena con le sirene lampeggianti
in quella calda notte nel New Jersey
Nel frattempo, lontano in un'altra parte della città
Rubin Carter e alcuni amici girano in auto
il primo contendente della corona per i pesi medi
non ha idea di che merda stava per succedere
quando un poliziotto lo fece accostare sulla strada
come tempo prima e tempo prima ancora
A Paterson questo é come le cose possono accadere
se sei nero non devi farti vedere per strada
a meno che non vuoi accettare la sfida
Alfred Bello aveva un partner che aveva una soffiata per la polizia
lui ed Arthur Dexter Bradley si aggiravano nella zona
Disse ho visto due uomini correre fuori, sembravano pesi medi
sono saltati in un'auto bianca con targa di fuori
e Miss Patty Valentine semplicemente accennò con il capo
il poliziotto disse aspettate un minuto, ragazzi, questo qui non é morto
cosi lo portarono in infermeria
e pensarono che quest'uomo non ci vedeva bene
loro gli dissero che lui poteva idendificare il colpevole
alle 4 del mattino trascinarono Rubin dentro
lo portarono in ospedale e su per le scale
l'uomo ferito lo guardò attraverso il suo occhio morente
disse perché l'avete portato qui? non é lui!
si, ecco la storia di Uragano
l'uomo che le autorità hanno accusato
per qualcosa che lui non ha mai fatto
l'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
4 mesi dopo i ghetti erano in fiamme
Rubin é in Sud America che combatte per il suo nome
mentre Arthur Dexter Bradley é ancora nel giro di furti
e i poliziotti lo stanno torchiando cercando qualcuno da incolpare
ricordi l'assassinio che successe in un bar
ricordi tu dicesti che hai visto l'auto in fuga
pensi di giocare con la legge?
pensi possa essere stato quel combattente che hai visto correre fuori quella notte?
non dimenticare che tu sei bianco
Arthur Dexter Bradley disse davvero non sono sicuro
il poliziotto disse un povero ragazzo come te deve darsi una possibilità
ti abbiamo preso per il colpo al motel e stiamo parlando con il tuo amico Bello
ora tu non vuoi tornare in cella vero? Fai il bravo ragazzo
faresti un favore alla società
quel figlio di puttana é coraggioso e diventa sempre piu coraggioso
vogliamo rompergli il culo
vogliamo addossargli questo triplo omicidio
lui non é Gentleman Jim*
Rubin puo stendere un uomo solo con un pugno
ma non gli ha mai fatto piacere parlarne
é il mio lavoro, disse, lo faccio perché mi pagano
e quando é finito l'incontro voglio solo al piu presto possibile tornare per la mia strada
Lassu in qualche paradiso
dove nei fiumi ci sono trote e l'aria é dolce
e cavalchi nel verde
ma poi loro lo misero in prigione
dove cercarono di trasformare un uomo in un topo
Tutte le carte di Rubin erano state marcate in anticipo
Il processo fù un circo di maiali, non aveva possibilità
Il giudice fece passare per alcolizzato e inaffidabile il testimone di Rubin
per la gente bianca che stava a guardare lui era un fannullone rivoluzionario
e per la gente nera lui era solo un pazzo negro
nessuno dubitò che fu lui a premere il grilletto
sebbene loro non avessero trovato l'arma
L'accusa disse che fu lui a compiere l'atto
e la giuria composta di bianchi fu d'accordo
Rubin Carter fu ingiustamente condannato
L'accusa fu omicidio, indovina chi ha testimoniato?
Bello e Bradley ed entrambi mentirono
e i giornali, tutti ci mangiarono sopra
Come puo la vita di un uomo
essere nelle mani di qualche pazzo?
Vederlo ovviamente incastrato
non può aiutarlo ma mi fa vergognare di vivere in un paese
dove la giustizia é un gioco
Ora tutti i criminali coi loro cappotti e le loro cravatte
sono liberi di bere Martini e guardare l'alba
mentre Rubin siede come Budda in una piccola cella
un innocente in una camera infernale
questa é la storia di Uragano
ma non sarà finita finchè non gli ridaranno il suo nome
e il tempo perso
messo in una prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
venerdì 17 ottobre 2008
La Città della Riviera del Brenta
Ho ricevuto questa mail da Erminio Bacchin e ve la giro, sperando faccia riflettere i molti che riportano, nell'amore per la nostra città, la speranza che il cambiamento sia sempre possibile.
"L’otto gennaio 1993 ho chiuso con il mio impegno politico-amministrativo. Nel corso degli anni c’è stato solo qualche coinvolgimento estemporaneo in occasione di scadenze elettorali amministrative. Nel 1997 nella lista Mira al futuro (Sbrogiò), nel 2002 nella lista del Nuovo PSI nella coalizione a sostegno di Pinton, infine nel 2007 nei Socialisti Riformisti per Mira (e non SDI, c’è un po’ di nebbia nel palazzo municipale), inizialmente a fianco dell’ex sindaco Marcato, vittima di un’ingiustizia, infine a sostegno della candidata di Forza Italia Vanna Baldan. Ognuna di queste mie scelte e affermazioni richiederebbe un lungo discorso e mi porterebbe lontano da quanto mi pare essenziale. In queste mie scelte, estemporanee perché mi hanno visto tra i perdenti e non seguite da un impegno successivo, tuttavia un obiettivo mi appariva chiaro: creare un alternanza nel governo di questa città in cui una classe politica, chiamiamola così, faceva il buono e il cattivo tempo, o meglio, a quanto mi vedevo attorno, faceva e fa il cattivo tempo (vedi Forte Poerio; comunicati e realtà sulla questione Mensa; vendita di Villa Mocenigo, impossibile per il momento perché all’Università serve ancora tre anni; vendita di Villa Levi il cui acquisto è stato per anni nei programmi e nelle aspirazioni della Amministrazioni; …) Basta. Io credo che sia grande la necessità di creare, in qualche modo, un’alternativa a questo “apparato” di governo, legato a Venezia, molto debole, che si autorigenera espellendo chiunque non ne sia omogeneo (vedi Marcato) e cercando consensi in nome di una vetusta contrapposizione fra destra e sinistra. Alternativa vuol dire che deve andare al governo quella che per tanti anni è stata l’opposizione. È l’unico modo per cambiare. Con l’impegno per i Socialisti Riformisti per Mira (a proposito, mi è stato ricordato che anche Cristina era nella stessa lista) per la fiducia riposta in Alessio Bonetto è rinata in me la speranza (tenue per il momento) che qualcosa possa cambiare a Mira. Ripeto: il cambiamento non può che passare attraverso un governo di tutte quelle forze che ora sono all’opposizione e quelli che non si sentono a proprio agio tra le forze di governano attualmente Mira. Io invito Bonetto e tutti quelli come voi interessati al bene della nostra città a trovarsi, e ideare, studiare, definire progetti per lo sviluppo e la qualificazione della nostra città. A studiare anche le strategie, con chi portare avanti queste idee. Si possono inventare tante cose. Deve nascere qualcosa di nuovo a cui, peraltro, deve sentirsi impegnato anche chi è stato emarginato nelle scelte operate dall’attuale maggioranza prima e dopo le elezioni. Non occorre far nomi.
È anche vero che nel creare il futuro del nostro territorio sarà determinante l’avvio di un processo che possa arrivare alla costituzione di una Città della Riviera del Brenta, l’idea che da un po’ di tempo porta avanti Bonetto, per il momento, ma solo per il momento, con magri risultati.
Io, come ho già affermato in altre occasioni, sono d’altri tempi, ma il mio modesto contributo spero di essere in grado di offrirlo a chi si avvierò per questa strada."
"L’otto gennaio 1993 ho chiuso con il mio impegno politico-amministrativo. Nel corso degli anni c’è stato solo qualche coinvolgimento estemporaneo in occasione di scadenze elettorali amministrative. Nel 1997 nella lista Mira al futuro (Sbrogiò), nel 2002 nella lista del Nuovo PSI nella coalizione a sostegno di Pinton, infine nel 2007 nei Socialisti Riformisti per Mira (e non SDI, c’è un po’ di nebbia nel palazzo municipale), inizialmente a fianco dell’ex sindaco Marcato, vittima di un’ingiustizia, infine a sostegno della candidata di Forza Italia Vanna Baldan. Ognuna di queste mie scelte e affermazioni richiederebbe un lungo discorso e mi porterebbe lontano da quanto mi pare essenziale. In queste mie scelte, estemporanee perché mi hanno visto tra i perdenti e non seguite da un impegno successivo, tuttavia un obiettivo mi appariva chiaro: creare un alternanza nel governo di questa città in cui una classe politica, chiamiamola così, faceva il buono e il cattivo tempo, o meglio, a quanto mi vedevo attorno, faceva e fa il cattivo tempo (vedi Forte Poerio; comunicati e realtà sulla questione Mensa; vendita di Villa Mocenigo, impossibile per il momento perché all’Università serve ancora tre anni; vendita di Villa Levi il cui acquisto è stato per anni nei programmi e nelle aspirazioni della Amministrazioni; …) Basta. Io credo che sia grande la necessità di creare, in qualche modo, un’alternativa a questo “apparato” di governo, legato a Venezia, molto debole, che si autorigenera espellendo chiunque non ne sia omogeneo (vedi Marcato) e cercando consensi in nome di una vetusta contrapposizione fra destra e sinistra. Alternativa vuol dire che deve andare al governo quella che per tanti anni è stata l’opposizione. È l’unico modo per cambiare. Con l’impegno per i Socialisti Riformisti per Mira (a proposito, mi è stato ricordato che anche Cristina era nella stessa lista) per la fiducia riposta in Alessio Bonetto è rinata in me la speranza (tenue per il momento) che qualcosa possa cambiare a Mira. Ripeto: il cambiamento non può che passare attraverso un governo di tutte quelle forze che ora sono all’opposizione e quelli che non si sentono a proprio agio tra le forze di governano attualmente Mira. Io invito Bonetto e tutti quelli come voi interessati al bene della nostra città a trovarsi, e ideare, studiare, definire progetti per lo sviluppo e la qualificazione della nostra città. A studiare anche le strategie, con chi portare avanti queste idee. Si possono inventare tante cose. Deve nascere qualcosa di nuovo a cui, peraltro, deve sentirsi impegnato anche chi è stato emarginato nelle scelte operate dall’attuale maggioranza prima e dopo le elezioni. Non occorre far nomi.
È anche vero che nel creare il futuro del nostro territorio sarà determinante l’avvio di un processo che possa arrivare alla costituzione di una Città della Riviera del Brenta, l’idea che da un po’ di tempo porta avanti Bonetto, per il momento, ma solo per il momento, con magri risultati.
Io, come ho già affermato in altre occasioni, sono d’altri tempi, ma il mio modesto contributo spero di essere in grado di offrirlo a chi si avvierò per questa strada."
giovedì 16 ottobre 2008
Inaugurazione villa dei Leoni
Marco Paolini a Mira per Villa dei Leoni restaurata
Venerdì 17 ottobre, ore 21.00
Doppia festa per il Comune di Mira. Dopo un complesso lavoro di restauro e nel ventennale della conversione dell'antica barchessa in Teatro, Villa Contarini dei Leoni festeggia con due eventi importanti che coinvolgono la città e tutta la Riviera del Brenta: da un lato l'attesa inaugurazione della Villa; dall'altro le celebrazioni per il Teatro, affidate ad un ospite d'eccezione come Marco Paolini.
Venerdì 17 ottobre sarà una giornata interamente dedicata al polo culturale di Villa Contarini dei Leoni. Alle 18 tutti i cittadini sono invitati a partecipare al taglio del nastro e al brindisi inaugurale che aprono ufficialmente le porte di Villa Contarini dei Leoni. Il restauro, durato due anni, è stato eseguito con rigore filologico nel rispetto della pianta originaria del XVI secolo. Un lavoro che esalta gli ambienti dell'edificio (oltre 3mila metri quadri su 5 piani) e restituisce nuovo splendore ai fregi, alle decorazioni, agli affreschi e ai particolari architettonici d'epoca.
Alle 21 è la volta del teatro: sul palcoscenico che ha visto passare artisti del calibro di Cesar Brie, Natalino Balasso, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Elena Bucci, Giuliana Musso, Laura Curino, maestro cerimoniere per i vent'anni del teatro sarà Marco Paolini, in scena con "SCHEGGE DAGLI ALBUM". Un omaggio importante, creato per l'occasione, da parte di un artista che con Mira ha un legame speciale. Proprio qui, infatti, sono nati gli ultimi Album, il Milione e il Racconto del Vajont.
I biglietti saranno messi in vendita a partire da giovedì 9 ottobre presso l'Ufficio Teatro di Villa dei Leoni con i seguenti orari: dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il costo del biglietto è 10 euro. I biglietti per la data del 17 ottobre potranno essere acquistati in prevendita solo dagli abbonati della stagione 2007-2008 di MIRA AL CUORE. I non abbonati potranno invece acquistare in prevendita i biglietti per lo spettacolo del 18 ottobre.
La Villa rimarrà aperta dal 18 ottobre al 2 novembre e sarà visitabile ogni sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. All'interno sarà esposta una mostra fotografica sui lavori di restauro; nelle sale dell'Oratorio, invece, sarà allestita una seconda mostra fotografica dal titolo "Mira di ieri, Mira di oggi Città di fiume, di ville e di laguna", visitabile negli stessi giorni e orari.
Villa Mocenigo non verrà venduta
Non si fa solo polemica.In questo spazio si riconoscono le scelte ottimali per la nostra città e quelle meno.
Oggi infatti vi segnalo la seguente notizia:
"MIRA
«Non venderemo Villa Mocenigo»
Mira
Villa Mocenigo non verrà venduta. «Probabilmente nel bilancio del 2009 non inseriremo Villa Mocenigo come patrimonio da alienare, mentre stiamo concordando con l'Università e la Provincia una nuova convenzione per mantenere la sede universitaria a Oriago».
A dichiararlo è il vicesindaco Davide Meggiato, che risponde alle preoccupazione espresse dal suo predecessore Paolino D'Anna e dai consiglieri del Gruppo Misto Andrea Patron e Paolo Lucarda sull'abbandono di Villa Mocenigo da parte dell'Università e la vendita dell'immobile di proprietà comunale. Secondo il vicesindaco però ci sarebbe tutta l'intenzione di garantire, almeno per il prossimo triennio, la presenza del Centro internazionale di studi sull'Economia turistica di Cà Foscari a Villa Mocenigo.
«Ci sono stati dei contatti tra il sindaco Michele Carpinetti e il rettore di Ca' Foscari Pier Francesco Ghetti ha spiegato Meggiato per concordare una convenzione per il prossimo triennio. Un segnale che smentisce la volontà del'Università di abbandonare Oriago come sede universitaria distaccata. Capisco che Cà Foscari sia intenzionata a cambiare per accentrare le sedi in un immobile più funzionale, ma se lo farà sarà da qualche anno».
L'accordo siglato tra l'allora sindaco Roberto Marcato, l'Università e la Provincia prevedeva che la facoltà di Economia Turistica potesse utilizzare villa Mocenigo a Oriago, di proprietà del Comune, e in cambio la Provincia dava in concessione l'utilizzo di villa Principe Pio a Mira Porte come ufficio teatro e museo.
«Concorderemo un'analoga convenzione ha spiegato Meggiato , ma sarà triennale per non vincolare l'Amministrazione che verrà dopo di noi.Luisa Giantin"
Capito....
Oggi infatti vi segnalo la seguente notizia:
"MIRA
«Non venderemo Villa Mocenigo»
Mira
Villa Mocenigo non verrà venduta. «Probabilmente nel bilancio del 2009 non inseriremo Villa Mocenigo come patrimonio da alienare, mentre stiamo concordando con l'Università e la Provincia una nuova convenzione per mantenere la sede universitaria a Oriago».
A dichiararlo è il vicesindaco Davide Meggiato, che risponde alle preoccupazione espresse dal suo predecessore Paolino D'Anna e dai consiglieri del Gruppo Misto Andrea Patron e Paolo Lucarda sull'abbandono di Villa Mocenigo da parte dell'Università e la vendita dell'immobile di proprietà comunale. Secondo il vicesindaco però ci sarebbe tutta l'intenzione di garantire, almeno per il prossimo triennio, la presenza del Centro internazionale di studi sull'Economia turistica di Cà Foscari a Villa Mocenigo.
«Ci sono stati dei contatti tra il sindaco Michele Carpinetti e il rettore di Ca' Foscari Pier Francesco Ghetti ha spiegato Meggiato per concordare una convenzione per il prossimo triennio. Un segnale che smentisce la volontà del'Università di abbandonare Oriago come sede universitaria distaccata. Capisco che Cà Foscari sia intenzionata a cambiare per accentrare le sedi in un immobile più funzionale, ma se lo farà sarà da qualche anno».
L'accordo siglato tra l'allora sindaco Roberto Marcato, l'Università e la Provincia prevedeva che la facoltà di Economia Turistica potesse utilizzare villa Mocenigo a Oriago, di proprietà del Comune, e in cambio la Provincia dava in concessione l'utilizzo di villa Principe Pio a Mira Porte come ufficio teatro e museo.
«Concorderemo un'analoga convenzione ha spiegato Meggiato , ma sarà triennale per non vincolare l'Amministrazione che verrà dopo di noi.Luisa Giantin"
Capito....
mercoledì 15 ottobre 2008
Fatti e Utopie
Oggi parliamo di fatti e di utopie.
Il fatto di questi giorni (almeno per chi legge il "Gazzettino"di oggi, perchè per gli addetti ai lavori la notizia si sapeva già da marzo): la prestigiosa sede dell'Università del Turismo, http://venus.unive.it/ciset/
sita in Villa Mocenigo, si trasferisce a Mestre, nei nuovi locali di Via Torino, distretto universitario di recente insediamento. Non c'è che dire, la scelta dell'Università è giusta...dettata da una collocazione più consona, poichè centrale , poichè in una nuova struttura, più moderna e funzionale ed un distretto universitario di facile localizzazione. I fatti ( e scusate la polemica): stiamo perdendo un'altro "gioiello della Riviera"(mi piace di più così ).Colpa? dei soliti ammanchi di cassa ( vedi ici etc. etc. ). Fatto sta che la stiamo perdendo e con essa pure Vila Levi Morenos ( a me non dispiaceva l'idea del casino'), dopo aver ripristinato il parco per renderla accessibile ai cittadini anche se come parco pubblico non offre molto a dire il vero e Villa Lenzi, distretto sanitario, dopo ovviamente aver provveduto ad organizzare ed investire denaro nel parcheggio retrostante (ma li rischiavamo davvero di essere investiti! e comunque i posti auto non sono sufficenti per l'utenza).
Oggi si pensa a come usufruire della Villa di Oriago e la proposta viene da Paolino D'Anna, ex vicesindaco che propone di trasferire qui alcuni uffici comunali. E' vero che Oriago viene da molti definita la cenerentola di Mira e che necessità di maggiori uffici pubblici e servizi, ma francamente questa proposta non la condivido. Come non condivido neppure il progetto di trasferire qui il distretto sanitario.
Sull'argomento "distretto sanitario" ho le mie utopie: l'esigenza di tutta la Riviera è quella di organizzarsi in un'unica zona, centralizzata, quindi facilmente raggiungibile, così come era stato proposto inizialmente e confesso che un po' ci ho creduto, quando ho letto alcuni mesi fa che una coppia di anziani voleva donare al comune un terreno in località Ca'Rubaldi (perfetta località a questo fine, a ridosso dell'uscita autostradale)al fine di poter qui insediare il distretto sanitario e il centro di accoglienza per anziani, che nel nostro territorio manca.
La mia più grande utopia è vedere le ville rinascere, valorizzate in un contesto turistico, paesaggistico di grande valore artistico. Vederle entrare nei circuiti delle ville visitabili che a tutt'oggi sono davvero poche. Riconoscere in esse quel valore dell'ospitalità, perchè villa di campagna e residenza dogale veneziana. Poterle riconoscere perchè patrimonio comune dell'umanità!
Eh...utopie, solo vane utopie....c'è solo da sperare che non vengano acquistate da qualche impavido imprenditore edile per trasformarle in residenze abitative (condomini....) così come accaduto con l'alienazione della villa "Tamagno" ex Daina, un esempio per tutte.
Di seguito un paio di articoli:
Nuova Venezia — 27 settembre 2008
"Vendere i gioielli di famiglia
Servono soldi, Mira vende le sue ville.
Mira vende le proprie ville per far cassa e affrontare la crisi delle entrate dovuta all’abolizione dell’Ici e agli scarsi trasferimenti da Stato e Regione. Saranno vendute villa Mocenigo a Oriago, villa Levi Morenos a Mira Taglio, Villa Lenzi quando il distretto sanitario sarà spostato, e ancora l’ex essiccatoio e l’ex Macello. Se ne ricaveranno circa 10 milioni di euro. «Purtroppo siamo obbligati a vendere» spiegano l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Lorenzin e quello al bilancio Enzo De Lorenzi. Continuano: «I soldi che abbiamo a bilancio non bastano più per far fronte alla richiesta dei servizi che proviene dai nostri cittadini». Una delle ville più prestigiose che saranno vendute è villa Mocenigo, a Oriago, che attualmente ospita la sede staccata di Ca’ Foscari. «L’ università - spiega Lorenzin - ha comunicato che dall’anno accademico 2009-2010 è intenzionata a trasferire il biennio di specializzazione in Economia Turistica nelle nuove strutture di via Torino a Mestre. La Riviera con questa scelta ne soffrirà molto. La presenza dell’università era un vanto per la città di Mira». Il comune pensa di ricavare dalla vendita di villa Mocenigo almeno 4 -5 milioni di euro. Ma altri soldi arriveranno da Villa Levi L Morenos e Villa Lenzi, attuale sede del distretto sanitario. «Per quanto riguarda villa Levi Morenos - prosegue Lorenzin - la stima che si fa di vendita è di 3 milioni, 3,5 milioni di euro. La Lega fa disinformazione quando dice che puntavamo a venderla per 7-8 milioni di euro. La questione della vendita di Villa Lenzi poi è stata affrontata direttamente dal sindaco che si sta occupando della questione del trasferimento del distretto. Sarà venduta dopo il 2009». Non sarà venduta invece villa Principe Pio, che ha visto pochi mesi fa il fallimento del Museo a causa del dissesto della cooperativa che gestiva il servizio. «Questo edificio - assicura il vicesindaco Davide Meggiato - sarà recuperata ad uso museale, come sede museale prestigiosa diventerà Villa Contarini dei Leoni». Il comune che quest’anno ha perfezionato la vendita delle ex scuole di Dogaletto e Marano, è intenzionato a vendere anche l’ex Macello e l’ex essiccatoio, entrambi a Mira Porte. «Da queste due alienazioni - concludono De Lorenzi e Meggiato - pensiamo di ricavare almeno un milione mezzo di euro. Certo non è nostra intenzione svendere il patrimonio. Va ricordato infine che nel caso delle ville, chiunque le acquisterà dovrà rispettare il vincolo pubblico. Dovrà cioè renderle accessibili ai turisti o visitatori in determinati periodi della settimana». - Alessandro Abbadir "
Dal Gazzettino di oggi:
"L'Università di Ca' Foscari lascia villa Mocenigo a ...
Mira
L'Università di Ca' Foscari lascia villa Mocenigo a Oriago e per l'edificio si apre ora la possibilità di ospitare gli uffici decentrati del Comune di Mira. La proposta arriva da Paolino D'Anna, ex vicesindaco di Mira, che insieme ai consiglieri del gruppo misto Andrea Patron e Paolo Lucarda manifesta la sua contrarietà all'alienazione della villa prevista dall'Amministrazione, operazione oltretutto già prevista in bilancio. Villa Mocenigo ospita da alcuni anni il Centro internazionale di studi sull'Economia turistica di Ca' Foscari con aule attrezzate per studenti, ma la Facoltà ha già annunciato che abbandonerà questa sede preferendone una più funzionale a Mestre.
«L'Amministrazione sembra voglia vendere villa Mocenigo per motivi di bilancio spiega D'Anna -, ma considerate le difficoltà di alienare un immobile così prestigioso sono convinto che sarebbe più utile sistemarvi alcuni uffici comunali. Spiace che L'università intenda abbandonare villa Mocenigo: per noi era motivo di vanto avere una corso universitario nel nostro territorio. Ma se sulla permanenza dell'università non vi sono margini di negoziazione, perché non utilizzare questo palazzo per decentrare alcuni uffici comunali?». Dopo la biblioteca all'ex Cinema Italia, Oriago, che è la frazione più popolosa di Mira, potrebbe quindi arricchirsi di alcuni uffici come l'anagrafe o parte dei servizi sociali che costringono i cittadini a spostarsi verso il capoluogo.
«Tra le frazioni Oriago - sottolineano Patron e Lucarda -, è tra le più carenti di servizi e strutture per la cittadinanza. Perché quindi non trasferire alcuni uffici comunali, tra quelli in sofferenza per motivi logistici o di spazio, nelle ampie stanze di palazzo Mocenigo?».
Per D'Anna la proposta potrebbe anche tornare di utilità al Comune. «In questo modo spiega l'ex vicesindaco , oltre a fruire e valorizzare un patrimonio prestigioso del Comune come Villa Mocenigo si potrebbe risparmiare qualche soldino sugli affitti che l'Amministrazione è costretta a pagare per l'utilizzo di locali non propri. In questo modo continua D'Anna - Oriago acquisterebbe quella dignità e considerazione che da troppo tempo gli sono negate, i suoi abitanti avrebbero servizi più accessibili, immediati ed efficienti, senza considerare che la macchina amministrativa verrebbe messa nelle migliori condizioni per poter operare e svolgere i propri compiti».
Luisa Giantin"
E per chi non conosce l'inglese ecco la traduzione:
Ci riuniremmo tutti in una stanza, allacciate le cinture, inizieremmo un dialogo
ce la prenderemmo tutti con calma, a riposo dalla colpa, non mentiremmo senza paura, né dissentiremmo senza giudizio
staremmo a rispondere ad espandere ad includere a permettere a dimenticare a
divertirci a evolvere a discernere a informarci ad accettare ad ammettere a divulgare ad
aprire a stendere la mano ad alzare la voce
Questa è utopia questa è la mia utopia
Questo è il mio ideale, il fine che vedo
Utopia questa è la mia utopia
Questo è il mio nirvana
Il mio massimo
apriremmo le nostre braccia, salteremmo tutti dentro, scenderemmo tutti a ruota libera in reti di sicurezza
condivideremmo e ascolteremmo e sosterremmo e daremmo il benvenuto, saremmo sospinti dalla passione, non
investiremmo nei risultati, respireremmo e saremmo incantati e divertiti dalla differenza
saremmo gentili e faremmo posto ad ogni emozione
avremmo piazze, parleremmo tutti a voce alta, saremmo tutti ascoltati, tutti ci sentiremmo guardati
erigeremmo ostacoli successivi più definiti, più riconoscenti, guariremmo, verremmo resi umili
e saremmo inarrestabili, terremmo stretto e lasceremmo andare e sapremmo quando fare cosa,
libereremmo e disarmeremmo e ci alzeremmo in piedi e ci sentiremmo al sicuro
questa è utopia questa è la mia utopia
questo è il mio ideale, il fine che vedo
utopia questa è la mia utopia
questo è il mio nirvana
il mio massimo
Il fatto di questi giorni (almeno per chi legge il "Gazzettino"di oggi, perchè per gli addetti ai lavori la notizia si sapeva già da marzo): la prestigiosa sede dell'Università del Turismo, http://venus.unive.it/ciset/
sita in Villa Mocenigo, si trasferisce a Mestre, nei nuovi locali di Via Torino, distretto universitario di recente insediamento. Non c'è che dire, la scelta dell'Università è giusta...dettata da una collocazione più consona, poichè centrale , poichè in una nuova struttura, più moderna e funzionale ed un distretto universitario di facile localizzazione. I fatti ( e scusate la polemica): stiamo perdendo un'altro "gioiello della Riviera"(mi piace di più così ).Colpa? dei soliti ammanchi di cassa ( vedi ici etc. etc. ). Fatto sta che la stiamo perdendo e con essa pure Vila Levi Morenos ( a me non dispiaceva l'idea del casino'), dopo aver ripristinato il parco per renderla accessibile ai cittadini anche se come parco pubblico non offre molto a dire il vero e Villa Lenzi, distretto sanitario, dopo ovviamente aver provveduto ad organizzare ed investire denaro nel parcheggio retrostante (ma li rischiavamo davvero di essere investiti! e comunque i posti auto non sono sufficenti per l'utenza).
Oggi si pensa a come usufruire della Villa di Oriago e la proposta viene da Paolino D'Anna, ex vicesindaco che propone di trasferire qui alcuni uffici comunali. E' vero che Oriago viene da molti definita la cenerentola di Mira e che necessità di maggiori uffici pubblici e servizi, ma francamente questa proposta non la condivido. Come non condivido neppure il progetto di trasferire qui il distretto sanitario.
Sull'argomento "distretto sanitario" ho le mie utopie: l'esigenza di tutta la Riviera è quella di organizzarsi in un'unica zona, centralizzata, quindi facilmente raggiungibile, così come era stato proposto inizialmente e confesso che un po' ci ho creduto, quando ho letto alcuni mesi fa che una coppia di anziani voleva donare al comune un terreno in località Ca'Rubaldi (perfetta località a questo fine, a ridosso dell'uscita autostradale)al fine di poter qui insediare il distretto sanitario e il centro di accoglienza per anziani, che nel nostro territorio manca.
La mia più grande utopia è vedere le ville rinascere, valorizzate in un contesto turistico, paesaggistico di grande valore artistico. Vederle entrare nei circuiti delle ville visitabili che a tutt'oggi sono davvero poche. Riconoscere in esse quel valore dell'ospitalità, perchè villa di campagna e residenza dogale veneziana. Poterle riconoscere perchè patrimonio comune dell'umanità!
Eh...utopie, solo vane utopie....c'è solo da sperare che non vengano acquistate da qualche impavido imprenditore edile per trasformarle in residenze abitative (condomini....) così come accaduto con l'alienazione della villa "Tamagno" ex Daina, un esempio per tutte.
Di seguito un paio di articoli:
Nuova Venezia — 27 settembre 2008
"Vendere i gioielli di famiglia
Servono soldi, Mira vende le sue ville.
Mira vende le proprie ville per far cassa e affrontare la crisi delle entrate dovuta all’abolizione dell’Ici e agli scarsi trasferimenti da Stato e Regione. Saranno vendute villa Mocenigo a Oriago, villa Levi Morenos a Mira Taglio, Villa Lenzi quando il distretto sanitario sarà spostato, e ancora l’ex essiccatoio e l’ex Macello. Se ne ricaveranno circa 10 milioni di euro. «Purtroppo siamo obbligati a vendere» spiegano l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Lorenzin e quello al bilancio Enzo De Lorenzi. Continuano: «I soldi che abbiamo a bilancio non bastano più per far fronte alla richiesta dei servizi che proviene dai nostri cittadini». Una delle ville più prestigiose che saranno vendute è villa Mocenigo, a Oriago, che attualmente ospita la sede staccata di Ca’ Foscari. «L’ università - spiega Lorenzin - ha comunicato che dall’anno accademico 2009-2010 è intenzionata a trasferire il biennio di specializzazione in Economia Turistica nelle nuove strutture di via Torino a Mestre. La Riviera con questa scelta ne soffrirà molto. La presenza dell’università era un vanto per la città di Mira». Il comune pensa di ricavare dalla vendita di villa Mocenigo almeno 4 -5 milioni di euro. Ma altri soldi arriveranno da Villa Levi L Morenos e Villa Lenzi, attuale sede del distretto sanitario. «Per quanto riguarda villa Levi Morenos - prosegue Lorenzin - la stima che si fa di vendita è di 3 milioni, 3,5 milioni di euro. La Lega fa disinformazione quando dice che puntavamo a venderla per 7-8 milioni di euro. La questione della vendita di Villa Lenzi poi è stata affrontata direttamente dal sindaco che si sta occupando della questione del trasferimento del distretto. Sarà venduta dopo il 2009». Non sarà venduta invece villa Principe Pio, che ha visto pochi mesi fa il fallimento del Museo a causa del dissesto della cooperativa che gestiva il servizio. «Questo edificio - assicura il vicesindaco Davide Meggiato - sarà recuperata ad uso museale, come sede museale prestigiosa diventerà Villa Contarini dei Leoni». Il comune che quest’anno ha perfezionato la vendita delle ex scuole di Dogaletto e Marano, è intenzionato a vendere anche l’ex Macello e l’ex essiccatoio, entrambi a Mira Porte. «Da queste due alienazioni - concludono De Lorenzi e Meggiato - pensiamo di ricavare almeno un milione mezzo di euro. Certo non è nostra intenzione svendere il patrimonio. Va ricordato infine che nel caso delle ville, chiunque le acquisterà dovrà rispettare il vincolo pubblico. Dovrà cioè renderle accessibili ai turisti o visitatori in determinati periodi della settimana». - Alessandro Abbadir "
Dal Gazzettino di oggi:
"L'Università di Ca' Foscari lascia villa Mocenigo a ...
Mira
L'Università di Ca' Foscari lascia villa Mocenigo a Oriago e per l'edificio si apre ora la possibilità di ospitare gli uffici decentrati del Comune di Mira. La proposta arriva da Paolino D'Anna, ex vicesindaco di Mira, che insieme ai consiglieri del gruppo misto Andrea Patron e Paolo Lucarda manifesta la sua contrarietà all'alienazione della villa prevista dall'Amministrazione, operazione oltretutto già prevista in bilancio. Villa Mocenigo ospita da alcuni anni il Centro internazionale di studi sull'Economia turistica di Ca' Foscari con aule attrezzate per studenti, ma la Facoltà ha già annunciato che abbandonerà questa sede preferendone una più funzionale a Mestre.
«L'Amministrazione sembra voglia vendere villa Mocenigo per motivi di bilancio spiega D'Anna -, ma considerate le difficoltà di alienare un immobile così prestigioso sono convinto che sarebbe più utile sistemarvi alcuni uffici comunali. Spiace che L'università intenda abbandonare villa Mocenigo: per noi era motivo di vanto avere una corso universitario nel nostro territorio. Ma se sulla permanenza dell'università non vi sono margini di negoziazione, perché non utilizzare questo palazzo per decentrare alcuni uffici comunali?». Dopo la biblioteca all'ex Cinema Italia, Oriago, che è la frazione più popolosa di Mira, potrebbe quindi arricchirsi di alcuni uffici come l'anagrafe o parte dei servizi sociali che costringono i cittadini a spostarsi verso il capoluogo.
«Tra le frazioni Oriago - sottolineano Patron e Lucarda -, è tra le più carenti di servizi e strutture per la cittadinanza. Perché quindi non trasferire alcuni uffici comunali, tra quelli in sofferenza per motivi logistici o di spazio, nelle ampie stanze di palazzo Mocenigo?».
Per D'Anna la proposta potrebbe anche tornare di utilità al Comune. «In questo modo spiega l'ex vicesindaco , oltre a fruire e valorizzare un patrimonio prestigioso del Comune come Villa Mocenigo si potrebbe risparmiare qualche soldino sugli affitti che l'Amministrazione è costretta a pagare per l'utilizzo di locali non propri. In questo modo continua D'Anna - Oriago acquisterebbe quella dignità e considerazione che da troppo tempo gli sono negate, i suoi abitanti avrebbero servizi più accessibili, immediati ed efficienti, senza considerare che la macchina amministrativa verrebbe messa nelle migliori condizioni per poter operare e svolgere i propri compiti».
Luisa Giantin"
E per chi non conosce l'inglese ecco la traduzione:
Ci riuniremmo tutti in una stanza, allacciate le cinture, inizieremmo un dialogo
ce la prenderemmo tutti con calma, a riposo dalla colpa, non mentiremmo senza paura, né dissentiremmo senza giudizio
staremmo a rispondere ad espandere ad includere a permettere a dimenticare a
divertirci a evolvere a discernere a informarci ad accettare ad ammettere a divulgare ad
aprire a stendere la mano ad alzare la voce
Questa è utopia questa è la mia utopia
Questo è il mio ideale, il fine che vedo
Utopia questa è la mia utopia
Questo è il mio nirvana
Il mio massimo
apriremmo le nostre braccia, salteremmo tutti dentro, scenderemmo tutti a ruota libera in reti di sicurezza
condivideremmo e ascolteremmo e sosterremmo e daremmo il benvenuto, saremmo sospinti dalla passione, non
investiremmo nei risultati, respireremmo e saremmo incantati e divertiti dalla differenza
saremmo gentili e faremmo posto ad ogni emozione
avremmo piazze, parleremmo tutti a voce alta, saremmo tutti ascoltati, tutti ci sentiremmo guardati
erigeremmo ostacoli successivi più definiti, più riconoscenti, guariremmo, verremmo resi umili
e saremmo inarrestabili, terremmo stretto e lasceremmo andare e sapremmo quando fare cosa,
libereremmo e disarmeremmo e ci alzeremmo in piedi e ci sentiremmo al sicuro
questa è utopia questa è la mia utopia
questo è il mio ideale, il fine che vedo
utopia questa è la mia utopia
questo è il mio nirvana
il mio massimo
martedì 14 ottobre 2008
Consiglio comunale: Report by Alessio Bonetto
"Cari concittadini con un po’ di ritardo eccomi qui di nuovo, a raccontare l’ultimo consiglio, finito quasi all’una di notte…. Devo ammettere che sono arrivato tardi causa qualche noia al lavoro, subito un simpatico consigliere ex DS, di cui non farò il nome, ma meridionale d’origine mi dice “Bone’ Ti rivi sempre tardi ti bizzognaria che te dezsimo mezzo gettone!”, in mia assenza si è nominato a maggioranza il difensore civico (riconferma di DIANESE) e inizio dello scontro consiliare tra amministrazione e FI sulla questione mangiate gratis di taluni assessori ( e pare loro amici) alla mensa della Serimi, società che fa mense e farmacia in cui il comune è socio di maggioranza (per saperne di più sulle querelle andate al sito www.forzamira.it), mio modesto parere che c’è stata nella migliore delle ipotesi molta supponenza e superficialità della maggioranza, andare a mangiare per mesi, giustificandosi poi che si era intenzionati a fare una convenzione ( e ghe vol 6 mesi per faral?) e dando risposte raffazzonate come quelle date (la fidelizzazione alla SERIMI? Ma se è del Comune, più fidelizzati di così!) e segno di un grave pressapochismo e di scarsa sensibilità verso il comune sentire. Vedremo come andrà a finire il prossimo round nel prossimo consiglio. Altro punto saliente è stato il voto dell’assestamento di bilancio e della ricognizione dello stato di attuazione del programma, direi che siamo molto indietro, è vero, come ha detto Marcato, che gli obbiettivi che la maggioranza si era posta erano piuttosto modesti e perciò, di facile attuazione, ma ciò nonostante molte cose non si sono conseguite, anzi ci sono diverse questioni che engono viste in modo negativo, vedi le vendite di villa Levi e villa Mocenigo, che nemmeno servono a far cassa, l’istituzione di una società patrimoniale a hoc, in compenso io e altri abbiamo sottolineato il languire delle consulte e lo stato degli edifici scolastici. Si sono fatti troppi annunci, forse valeva la pena di terminare le opere ancora in essere (piazzetta Mira Porte su tutte), prima di promettere altro. Le minoranze votano contro a tale documento. Capitolo CAP. La maggioranza decide di istituire un organo (il CAP appunto) che coadiuvi la commissione urbanistica alla redazione del PAT (il nuovo piano regolatore), un organo solo consultivo, che sia un po’ una sorta di coadiutore, anche nei rapporti con gli altri enti e che ampli le vedute dell’organo politico. Chi sono i membri d tale organo? Il Sindaco, L’assessore all’urbanistica, il presidente della commissione urbanistica (Martin), il presidente della commissione attività produttive (Fassini), 7 membri esterni di nomina del consiglio di cui 5 di maggioranza e 2 di minoranza. Sorge il problema, se questo organo è un coadiutore e aha una valenza più tecnica che politica, perché c’è questa preponderanza della maggioranza? Perché non ridurre l’organo e invece di 7 membri non ne facciamo 4 (2 e2?), tener presente ce l’organo è a gratis! Questo io e le altre minoranze abbiamo proposto, questo ci è stato negato! Perché, perché i 5 servono alla maggioranza per accontentare tutte le sue componenti, perché per questa maggioranza il proprio equilibrio è preponderante sull’azione amministrativa e si preferisce fare un organismo poco funzionale e pletorico, piuttosto di uno più snello ma più efficace, in cui contino le idee e non gli equilibri. Si accusa la minoranza di voler minare gli equilibri decretati dal popolo! Ma che diamine il PAT lo vota l consiglio, che è nominato dal popolo, in che modo si sovvertirebbe l’esito elettorale? Credo si sia persa un altro occasione er stemprare il clima provare a collaborare.
Così è stato. Alla prossima. A proposito è uscito il Mira, che ve ne pare del mio articolo?
Segnalazioni:
Sul sito del comune trovate il bando per la selezione di un nuovo dirigente al settore urbanistica, se interessati o conoscete ci potrebbe esserlo divulgate!
Sempre sul sito del comune sono aperte le liste per scrutatori e presidenti, anche qui fatevi sotto!
È attivo il blog ,
http://lacittadelbrenta.myblog.it/
per chi vuole discutere del proprio territorio;
Lunedì 20 ore 20:30 presso il pub il Ristoro assemblea socialista, tra gli altri ospite il consigliere provinciale Mario Bonaventura, con il quale discuteremo dei nuovi progetti viabilistici lungo l’idrovia. "
Così è stato. Alla prossima. A proposito è uscito il Mira, che ve ne pare del mio articolo?
Segnalazioni:
Sul sito del comune trovate il bando per la selezione di un nuovo dirigente al settore urbanistica, se interessati o conoscete ci potrebbe esserlo divulgate!
Sempre sul sito del comune sono aperte le liste per scrutatori e presidenti, anche qui fatevi sotto!
È attivo il blog ,
http://lacittadelbrenta.myblog.it/
per chi vuole discutere del proprio territorio;
Lunedì 20 ore 20:30 presso il pub il Ristoro assemblea socialista, tra gli altri ospite il consigliere provinciale Mario Bonaventura, con il quale discuteremo dei nuovi progetti viabilistici lungo l’idrovia. "
giovedì 9 ottobre 2008
Le verità nascoste
Ci ho provato...ho provato a non interessarmi di questa città. Ho provato a non ascoltare e a non parlare, come in molti fanno, ma non ci riesco...è più forte di me. E questo perchè ho degli ideali e quando qualcuno, chiunque o nessuno esso sia, li contrasta...non so star zitta!
Un'amica, o meglio una lettrice molto attenta ed interessata, mi ha fatto notare che non è ben chiaro il mio profilo politico. E' vero, lo ammetto e ammetto pure di aver fatto un "mea culpa"quando ho letto alcuni giorni fa il post "Musica nuova" di Massimo Zuin il quale dice: "Chi milita in un partito parte già con il piede sbagliato: deve sottostare a delle regole, sinonimo spesso di mediazione e negazione della libertà di operare secondo coscienza." http://www.massimozuin.eu/public/blog/?p=400.
E per me è proprio così...Mi piace pensare liberamente e agire in modo altrettanto libero e dunque a volte parteggio per taluni e a volte per altri, e pure mi maledico di non aver un vero e proprio ideale politico,una cultura politica... e pure un'etica politica...ma poi leggendo qua e la mi rendo conto che faccio male!Si perchè se credere in qualcosa significa farlo con grande convinzione e poi agire in modo totalmente diverso...beh allora scusate tanto se sono libera da ogni colore!!
Lo vediamo tutti i giorni, leggendo giornali e parlando con i nostri cittadini. Ma lo vediamo, e la cosa non smette mai di soprendermi, in questo nostro ( o meglio Vostro) orientamento (scusate se non lo chiamo partito politico anche se leggendo bene dovrei, vista l'interpretazione dell'enciclopedia Treccani "partiti polìtici :Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti e dei propri gruppi di riferimento... e di interessi ne stanno realizzando davvero tanti..peccato che siano tutti personali!). Gruppi cioè di persone, molti con grandi e veri ideali di trasformazione del nostro territorio, che si uniscono e si coordinano in febbraio per poi sciogliersi a settembre, o peggio ancora difendere gli ideali all'interno del gruppo, ma poi criticarne le scelte e le direttive da fuori...e giuro che quando leggo questo davvero non mi pento di aver una gran confusione in me, anzi ne vado fiera.
Mi piace allora e lo apprezzo moltissimo, leggere di chi liberamente si esprime, come nel blog di Tam Tam e mi sento sempre più vicina a loro , perchè trovo che siano spinti non da una costrizione politica nel fare certe affermazioni, bensì da un innata passione che si chiama "credo", sia esso civile che sociale.
Veniamo alla nota dolente del post: è vero, mangiare costa! Alla materna paritaria un buono pasto vale la bellezza di 2,10 euro il che significa in un mese, 20 pasti per 42,00 euro.
E' anche vero che chi lavora, a volte i nostri amministratori coprono una giornata lavorativa con 10 ore continuate, ha diritto a consumare un pasto. Su questo obiettivamente nessuno lo nega. Ma quel che mi chiedo è: con tutti i sacrosanti diritti,possibile che non sia venuto in mente a nessuno ( e parliamo di Dottori ben preparati nella facoltà delle scienze politiche) di pianificare una spesa di questo tipo e metterla a conoscenza della cittadinanza come di dovere?cioè anticipatamente?!
Un giorno un'amica disse: questa giunta fa sempre la figura degli orsetti delle giostre, tu gli spari contro e loro cadono all'indietro, senza nessuna difesa. O si crede che il silenzio sia la miglior difesa? ma non valeva la politica del "fare con le parole"?
Lo vedremo...lo vedremo in consiglio, ma spero che davvero qualcuno ( e tu sai chi, amico Bonetto) abbia il coraggio di affondare la lama, pretendendo quelle risposte tanto attese...
P.C. personale considerazione: dimenticavo i pentiti del PD: perchè non creare un unico partito di opposizione con siglia PdPD (appunto:Pentiti del PD)e i cui membri annoverino Marcato, D'Anna e gli altri 50 iscritti che hanno ritirato l'adesione dopo le ultime delusioni??
Un'amica, o meglio una lettrice molto attenta ed interessata, mi ha fatto notare che non è ben chiaro il mio profilo politico. E' vero, lo ammetto e ammetto pure di aver fatto un "mea culpa"quando ho letto alcuni giorni fa il post "Musica nuova" di Massimo Zuin il quale dice: "Chi milita in un partito parte già con il piede sbagliato: deve sottostare a delle regole, sinonimo spesso di mediazione e negazione della libertà di operare secondo coscienza." http://www.massimozuin.eu/public/blog/?p=400.
E per me è proprio così...Mi piace pensare liberamente e agire in modo altrettanto libero e dunque a volte parteggio per taluni e a volte per altri, e pure mi maledico di non aver un vero e proprio ideale politico,una cultura politica... e pure un'etica politica...ma poi leggendo qua e la mi rendo conto che faccio male!Si perchè se credere in qualcosa significa farlo con grande convinzione e poi agire in modo totalmente diverso...beh allora scusate tanto se sono libera da ogni colore!!
Lo vediamo tutti i giorni, leggendo giornali e parlando con i nostri cittadini. Ma lo vediamo, e la cosa non smette mai di soprendermi, in questo nostro ( o meglio Vostro) orientamento (scusate se non lo chiamo partito politico anche se leggendo bene dovrei, vista l'interpretazione dell'enciclopedia Treccani "partiti polìtici :Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti e dei propri gruppi di riferimento... e di interessi ne stanno realizzando davvero tanti..peccato che siano tutti personali!). Gruppi cioè di persone, molti con grandi e veri ideali di trasformazione del nostro territorio, che si uniscono e si coordinano in febbraio per poi sciogliersi a settembre, o peggio ancora difendere gli ideali all'interno del gruppo, ma poi criticarne le scelte e le direttive da fuori...e giuro che quando leggo questo davvero non mi pento di aver una gran confusione in me, anzi ne vado fiera.
Mi piace allora e lo apprezzo moltissimo, leggere di chi liberamente si esprime, come nel blog di Tam Tam e mi sento sempre più vicina a loro , perchè trovo che siano spinti non da una costrizione politica nel fare certe affermazioni, bensì da un innata passione che si chiama "credo", sia esso civile che sociale.
Veniamo alla nota dolente del post: è vero, mangiare costa! Alla materna paritaria un buono pasto vale la bellezza di 2,10 euro il che significa in un mese, 20 pasti per 42,00 euro.
E' anche vero che chi lavora, a volte i nostri amministratori coprono una giornata lavorativa con 10 ore continuate, ha diritto a consumare un pasto. Su questo obiettivamente nessuno lo nega. Ma quel che mi chiedo è: con tutti i sacrosanti diritti,possibile che non sia venuto in mente a nessuno ( e parliamo di Dottori ben preparati nella facoltà delle scienze politiche) di pianificare una spesa di questo tipo e metterla a conoscenza della cittadinanza come di dovere?cioè anticipatamente?!
Un giorno un'amica disse: questa giunta fa sempre la figura degli orsetti delle giostre, tu gli spari contro e loro cadono all'indietro, senza nessuna difesa. O si crede che il silenzio sia la miglior difesa? ma non valeva la politica del "fare con le parole"?
Lo vedremo...lo vedremo in consiglio, ma spero che davvero qualcuno ( e tu sai chi, amico Bonetto) abbia il coraggio di affondare la lama, pretendendo quelle risposte tanto attese...
P.C. personale considerazione: dimenticavo i pentiti del PD: perchè non creare un unico partito di opposizione con siglia PdPD (appunto:Pentiti del PD)e i cui membri annoverino Marcato, D'Anna e gli altri 50 iscritti che hanno ritirato l'adesione dopo le ultime delusioni??
giovedì 2 ottobre 2008
Perle di saggezza
Tempo fa, un uomo camminò sulla spiaggia in una notte di luna piena...
Pensò che se avesse avuto una macchina nuova sarebbe stato felice...
Se avesse avuto un lavoro eccellente sarebbe stato felice...
Se avesse avuto una donna perfetta sarebbe stato felice...
Se avesse avuto una grande casa sarebbe stato felice...
In quel momento inciampò in una borsa di pietre.
Cominciò a giocare con le pietre, gettandole nel mare una per ogni volta che aveva pensato
"Se avessi...sarei felice" , finché rimase solo con una pietra nella borsa e decise di tenerla.
Quando arrivò a casa notò che quella pietra era un diamante molto prezioso.
Ripensò a quanti diamanti aveva gettato per gioco, nel mare, senza accorgersi che erano pietre preziose...
Così fanno le persone...sognano quello che non hanno senza dare valore a quello che hanno vicino.
Se osservassero meglio, noterebbero quanto sono fortunati...
La felicità é molto più vicina di quello che si pensa...
Ogni pietra dovrebbe essere osservata meglio...
Ogni pietra potrebbe essere un diamante prezioso!
Ogni nostro giorno potrebbe essere un diamante prezioso e insostituibile...
Ognuno di noi può decidere se apprezzare ogni pietra o gettarla in mare....
La morte non é la più grave perdita della vita.
La più grave perdita della vita é morire dentro mentre viviamo.
Vivi pienamente ogni giorno!
http://romanzo-lapromessa-katja.blogspot.com/2008/10/capitolo-vi-il-perdono.html
Pensò che se avesse avuto una macchina nuova sarebbe stato felice...
Se avesse avuto un lavoro eccellente sarebbe stato felice...
Se avesse avuto una donna perfetta sarebbe stato felice...
Se avesse avuto una grande casa sarebbe stato felice...
In quel momento inciampò in una borsa di pietre.
Cominciò a giocare con le pietre, gettandole nel mare una per ogni volta che aveva pensato
"Se avessi...sarei felice" , finché rimase solo con una pietra nella borsa e decise di tenerla.
Quando arrivò a casa notò che quella pietra era un diamante molto prezioso.
Ripensò a quanti diamanti aveva gettato per gioco, nel mare, senza accorgersi che erano pietre preziose...
Così fanno le persone...sognano quello che non hanno senza dare valore a quello che hanno vicino.
Se osservassero meglio, noterebbero quanto sono fortunati...
La felicità é molto più vicina di quello che si pensa...
Ogni pietra dovrebbe essere osservata meglio...
Ogni pietra potrebbe essere un diamante prezioso!
Ogni nostro giorno potrebbe essere un diamante prezioso e insostituibile...
Ognuno di noi può decidere se apprezzare ogni pietra o gettarla in mare....
La morte non é la più grave perdita della vita.
La più grave perdita della vita é morire dentro mentre viviamo.
Vivi pienamente ogni giorno!
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