Report by:
Alessio Bonetto
Libertà è bidet
Il perché del titolo lo capirete presto, cmq cari cittadini eccoci. Il consiglio ultimo scorso è andato per le lunghe, abbiamo finito oltre l’una, ma devo dire che è stato un consiglio abbastanza sobrio e per una volta anche propositivo. Il presidente del consiglio è apparso un po’ prudente, ma stavolta l’arbitraggio è stato buono, qualche cartellino giallo c’è stato, ma ci stava tutto. Si parte con l’interpellanza di Renier circa i marciapiedi a Oriago, zona villa Allegri vicino ex cinema ITALIA), Renier (LEGA) sottolinea come vi sia sporcizia dovuta a piante sorgenti e chiede che il comune istituisca un apposito regolamento per il decoro urbano, a tal proposito fa una mozione, in molti intervengono circa l’importanza del decoro urbano, ma ritengono eccessivo un apposito regolamento, Martin (PD) ricroda anche come a breve con l’introduzione della raccolta rifiuti porta a porta, spariranno le campane segno della volontà dell’amministrazione in tal senso, io intervengo chiedendo che la faccenda porta a porta abbia ampia e seria discussione e, in merito a quanto detto da RENIER, ricordo che più che un regolamento ad hoc bisognerebbe aggiornare quello che già esiste di Polizia urbana che però è vecchiotto (1957!), il Sindaco fa mia la sua proposta, Renier accetta la modifica della sua mozione che passa all’unanimità. Punto dopo odg di Pernorio (AN) sul caso degli operai SIRMA in ci si chiede solidarietà ai lavoratori e l’istituzione di un fondo di sostegno per le famiglie ove devolvere il gettone dei consiglieri. Dopo una serie d’interventi improntati alla retorica e al buonismo si vota passa all’unanimità. Interpellanza di Morara (FI) sull’ADSL a Piazza Vecchia, Morara segnala come da lungi i cittadini chiedano soluzioni e come l’amministrazione dorma (ma quando no ghe gera Internet come fasevimo a vivar? MAH!), non soddisfatto dalle risposte dell’ass. Lorenzin, Morara la gira in mozione chiedendo un’azione dell’amministrazione per l’ADSL (ricordiamo che è però, il gestore della linea non il comune in tal caso Responsabile), cmq devo dire che in effetti la mozione è un po’ vaga e non chiarissima, si scatena una ridda d’interventi dove si ergono dei luminari e degli ingegneri delle telecomunicazioni, termini come WI FI, WI MAX, WIRELESS si sprecano, mi pareva di essere a MediaWorld anziché in consiglio, se non sto attento qualcuna mi anfibia un modem, ma ecco il colpo di scena: questa mozione è talmente vaga, talmente vuota, talmente senza senso che se in essa ci fosse un invito al Sindaco a farsi un BIDET avrebbe avuto più senso. Queste mozioni vuote, davvero sarebbero più utili se si interessassero al bidet del Sindaco e non alle cose fatue che sollevano. La parola Bidet è più volte citata. Seguono interventi che in qualche modo stigmatizzano l’affermazione e il dileggio del consigliere Morara. Ma chi ha pronunciato tale frase, chi ha proferto più volte la parola BIDET nell’aula del Consiglio, profanando il tempio della politica mirese, chi ha avuto l’ardire di irridere così profondamente il consiglio e un consigliere, ci ha svaccato il dibattito così tanto? Devo dire che la risposta più logica potrebbe essere il mio nome. Ma così non è. Il grave pronunciamento non è mio. Il primo nella storia del Consiglio Comunale di Mira, a far finire nei sacri verbali delle sedute la parola BIDET e a disquisire dell’igiene intima del Sindaco è quello che non ti aspetti: RENATO MARTIN capogruppo PD. Non so se posseduto da qualche demone, o per una volta saturo delle altrui facezie e pinzillacchere o semplicemente stanco del compassato ruolo di veterano ex democristiano, fatto sta che egli è colui che tanto osò. Passata la costernazione di tutti, Morara getta nel bidet la sua mozione. Nel senso che la ritira rassicurato dalle parole del Sindaco in merito al suo impegno per l’ADSL e sull’igiene delle sue pudende. Passata mezz’ora a domandarci: ma el gà ditto bidet? Con un imbarco Martin, forse già pentito di cotanto suo impeto, si arriva al piatto forte della serata interrogazione su SERIMI e la vicenda dei pasti gratis. Ormai sta storia va avanti da mesi, tra accuse repliche contro repliche, all’ultima interpellanza di FI – LEGA e Amici di D’ANNA, che chiedono lumi sulla gestione del presunto conto del PRESIDENTE (pare che il presidente di SERIMI GOTTARDO, al secolo Tony Goose, avesse un proprio conto, tramite il quale sarebbero transitati i famosi pasti gratis a membri della giunta e parenti e amici), nella risposta dell’amministrazione, si dice che tale conto non esiste, che la gestione delle spese aziendali è sottoposta a rigidi controlli e che è tutto in malinteso (la risposta in esteso penso la troverete sul sito www.forzamira.it). Sospensione. Escono le minoranze. Si rientra, i firmatari dell’interpellanza presentano una mozione per avere una commissione d’indagine sulla vicenda, per capire se davvero c’è stata mala gestione. Si aprono le danze, Martin dice che la commissione non serve si è già fatto chiarezza con le risposte dell’amministrazione si vuol fare solo propaganda, PESCE e DE FAVERI sono sulla stessa linea e attaccano FI per il loro sito internet ritenuto offensivo e invitano a mandare le carte in procura se credono ci siano illeciti, il Sindaco difende la sua onorabilità, ritiene che nessuna risposta possa soddisfare i richiedenti , perché animati da faziosità, e poi le commissioni d’indagine raramente danno frutti, come ricorda anche DI PINO (PD). Interviene Volpato (DEMOCRATICI PER MIRA), ritenendo necessaria la commissione proprio per la chiarezza che il Sindaco chiede, perché così davvero l’ente si dimostra la di sopra d’ogni sospetto. Intervengo io, dal mio punto di vista effettivamente da parte dei proponenti la mozione c’è un intendimento propagandistico, fomentato un po’ anche dalla stampa, non metto in dubbio l’onestà dell’Amministrazione, ma credo che ci sia stata sottovalutazione della questione, gestita male, con supponenza e senza tener conto di come l’istituzione debba essere sempre al di sopra anche del sospetto. Inoltre se si analizzano gli eventi ed il susseguirsi di riposte e contro riposte, si noteranno contraddizioni, cose dette un po’ in consiglio un po’ sui giornali un po’ per strada, si noteranno varie discrepanze e in quelle discrepanze si possono annidare sospetti e dietrologie. Ritengo che una commissione in cui tutte le carte siano sul tavolo, in cui interloquire direttamente anche con i responsabili SERIMI, possa davvero una volta per tutte, svelare tutte le zone grigie, ponendo fine a ogni sorta di illazione, se di illazione e basta si tratta. Solo così potremmo capire se c’è dell’arrosto in tutto questo fumo o meno. Non credo l’amministrazione abbia nulla da temere, Ma se si ritiene eccessiva la commissione d’indagine, penso basi anche una delle commissioni ordinarie come quella bilancio in cui discutere la questione. La mia proposta viene accolta. Serata piena 2 su 2. Si va poi ad ascoltare la relazione del riconfermato difensore civico DIANESE. Da notare soprattutto il look provocante della sua assistente. Andiamo oltre. Approvata la convenzione per la realizzazione del canile, presenti diverse volontarie dell’associazione Mamma Rosa. Punto dopo discussione su documento unitario in merito a osservazioni sulla nuova strada lunga l’idrovia (dalla zona industriale di Padova alla Romea), da più parti si sollevano criticità sull’opera e si fanno varie osservazioni su sicurezza idraulica, mitigazione, risisitemazione ultimo tratto di Romea. Documento approvato, vota contro la Lega contraria all’opera. Approvate alcune deliberette. Votazione sull’istituzione dei Consigli di Partecipazione, che dovrebbero essere riveduti e corretti, ma non si dice ancora come dei vecchi Consigli di Frazione. Dirò prossimamente mio pensiero slla cosa, per passare si richiede il voto favorevole dei 2/3 dell’aula, che non c’è, si va alla prossima votazione.
Scusate sto giro sto sta longo.
Saluti e buon bidet a tutti.
Alessio Bonetto
Capogruppo Partito Socialista P.S.E.
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