sabato 29 novembre 2008

Festival della canzone Riviera del Brenta




Si avvia domenica 30 novembre alle ore 21.00 presso il teatro Villa dei Leoni la nona edizione del Festival della canzone Riviera del Brenta, premio "città di Mira 2008" il cui obiettivo è quello di ricercare e selezionare cantanti e musicisti che abbiano delle qualità particolari per avviarli a frequentare uno dei più grandi istituti musicali europei.Il C:E:T: di Mogol, il vincitore di questo concorso potrà infatti partecipare al "Premio Castelletto Città di Mirano"che offre al primo classificato una borsa di studio per accedere a questa prestigiosa scuola.

Vi segnalo tra tutti i partecipanti il gruppo "Fusioni sonore":nati negli anni ottanta e dopo ben 22 anni di assenza nel 2005 su proposta di Roberto Gerotto il gruppo ricomincia da dove si è fermato, con entusismo e nuove idee, coadiuvato dalla collaborazione della vocalist Cora Martinuzzi amica e collaboratrice del gruppo che ha di recente partecipato alla 23° VENICE MARATHON con alievi e docenti
(della Associazione Musicale MUSIC LAB)


Ecco il link del gruppo: http://www.myspace.com/fusionisonore

Roberto Gerotto, amico e collega, mi ha sempre meravigliata per la sua capacità di interpretare la musica, di scrivere testi e trasmettere emozioni. A TE CARO AMICO UN GRANDE

IN BOCCA AL LUPO!!!!!

lunedì 24 novembre 2008

Nevica...




Che dire....non vedo l'ora di scattare qualche foto suggestiva...

Free shop

Vi segnalo questa interessante iniziativa, il Free Shop.






A volte tra mamme capita di scambiare abiti, giochi e accessori per l'infanzia,il cui utilizzo è solo per un breve periodo, come ad esempio lo scalda pappa per lo svezzamento, oppure il seggiolone...
E però non sempre si ha l'occasione di conoscere chi ti possa donare queste cose.

Il free shop potrebbe essere un'ottima opportunità per ritrovare oggetti non sempre facilmente reperibili, se non legati all'acquisto, e il cui utilizzo è limitato nel tempo e che a sua volta potrebbero tornar utili ad altri.

Ecco dunque la presentazione tratta dal blog di Tam Tam:


L’idea del Free Shop nasce a Berlino sei anni fa in un piccolo locale aperto da un gruppo di amici universitari.
Questo era un “negozio” (le virgolette sono d’obbligo!) in cui c’erano cose di ogni tipo, ma aveva una curiosa particolarità: tutto ciò che c’era dentro era gratuito e a completa disposizione dei clienti… perciò il nome Free Shop!
All’interno di questo “negozietto”, sono bandite le banconote, le monete, il baratto e qualsiasi forma di commercio; l’unico modo possibile per entrare in possesso degli oggetti desiderati è… prenderli e basta, accettando così il regalo che qualcun altro ha fatto, in precedenza, al negozio.


L'orario di apertura del Free Shop.
Il nostro primo Free Shop è stato sperimentato all’interno del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2005 ma è nell’edizione 2006 che, all’interno della stessa manifestazione, grazie all’esperienza dell’anno precedente, è stato riproposto riscuotendo grande curiosità nel pubblico presente.
Ora, proprio partendo da questo riscontro, l’associazione culturale Srazz, ha deciso di aprire una sede stabile del Free Shop, che sarà ubicata presso l’Arcipelago Centro Progetti che è in Via Borromini 21 a Mira (VE) nei giorni e con gli orari esposti nel cartello qui a fianco.

Per inugurare il Free Shop vi aspettiamo sabato 29 novembre 2008 alle ore 16,00.Ogni oggetto che donerete al Free Shop dovrà essere corredato da un certificato di donazione, in cui si attesta che voi donate quel preciso oggetto.
Ogni oggetto che prenderete, sarà corredato da un attestato di donazione, documento che certifica il fatto che vi prendete carico di un oggetto del Free Shop per utilizzarlo come scritto nel regolamento.
Il successo del Free Shop dipenderà da VOI e potrete darci, eventualmente la possibilità, nel tempo, di poterlo tener aperto anche per tutta la settimana.
Potete contribuire alla costruzione del Free Shop e, di conseguenza, al successo di quest’attività, portando oggetti (ad esempio libri, giocattoli, soprammobili, attrezzi, piccoli elettrodomestici, computer, monitor, ecc. ) che voi non usate più, ma che potrebbero essere molto utili a qualcun altro.
Noi crediamo che questa sia un’esperienza importante per cambiare in meglio i rapporti sociali e per dare alle cose il loro giusto valore, dato che viviamo in un’epoca di egoismo e materialismo.

venerdì 21 novembre 2008

Ultimo consiglio comunale

Report by:
Alessio Bonetto

Libertà è bidet
Il perché del titolo lo capirete presto, cmq cari cittadini eccoci. Il consiglio ultimo scorso è andato per le lunghe, abbiamo finito oltre l’una, ma devo dire che è stato un consiglio abbastanza sobrio e per una volta anche propositivo. Il presidente del consiglio è apparso un po’ prudente, ma stavolta l’arbitraggio è stato buono, qualche cartellino giallo c’è stato, ma ci stava tutto. Si parte con l’interpellanza di Renier circa i marciapiedi a Oriago, zona villa Allegri vicino ex cinema ITALIA), Renier (LEGA) sottolinea come vi sia sporcizia dovuta a piante sorgenti e chiede che il comune istituisca un apposito regolamento per il decoro urbano, a tal proposito fa una mozione, in molti intervengono circa l’importanza del decoro urbano, ma ritengono eccessivo un apposito regolamento, Martin (PD) ricroda anche come a breve con l’introduzione della raccolta rifiuti porta a porta, spariranno le campane segno della volontà dell’amministrazione in tal senso, io intervengo chiedendo che la faccenda porta a porta abbia ampia e seria discussione e, in merito a quanto detto da RENIER, ricordo che più che un regolamento ad hoc bisognerebbe aggiornare quello che già esiste di Polizia urbana che però è vecchiotto (1957!), il Sindaco fa mia la sua proposta, Renier accetta la modifica della sua mozione che passa all’unanimità. Punto dopo odg di Pernorio (AN) sul caso degli operai SIRMA in ci si chiede solidarietà ai lavoratori e l’istituzione di un fondo di sostegno per le famiglie ove devolvere il gettone dei consiglieri. Dopo una serie d’interventi improntati alla retorica e al buonismo si vota passa all’unanimità. Interpellanza di Morara (FI) sull’ADSL a Piazza Vecchia, Morara segnala come da lungi i cittadini chiedano soluzioni e come l’amministrazione dorma (ma quando no ghe gera Internet come fasevimo a vivar? MAH!), non soddisfatto dalle risposte dell’ass. Lorenzin, Morara la gira in mozione chiedendo un’azione dell’amministrazione per l’ADSL (ricordiamo che è però, il gestore della linea non il comune in tal caso Responsabile), cmq devo dire che in effetti la mozione è un po’ vaga e non chiarissima, si scatena una ridda d’interventi dove si ergono dei luminari e degli ingegneri delle telecomunicazioni, termini come WI FI, WI MAX, WIRELESS si sprecano, mi pareva di essere a MediaWorld anziché in consiglio, se non sto attento qualcuna mi anfibia un modem, ma ecco il colpo di scena: questa mozione è talmente vaga, talmente vuota, talmente senza senso che se in essa ci fosse un invito al Sindaco a farsi un BIDET avrebbe avuto più senso. Queste mozioni vuote, davvero sarebbero più utili se si interessassero al bidet del Sindaco e non alle cose fatue che sollevano. La parola Bidet è più volte citata. Seguono interventi che in qualche modo stigmatizzano l’affermazione e il dileggio del consigliere Morara. Ma chi ha pronunciato tale frase, chi ha proferto più volte la parola BIDET nell’aula del Consiglio, profanando il tempio della politica mirese, chi ha avuto l’ardire di irridere così profondamente il consiglio e un consigliere, ci ha svaccato il dibattito così tanto? Devo dire che la risposta più logica potrebbe essere il mio nome. Ma così non è. Il grave pronunciamento non è mio. Il primo nella storia del Consiglio Comunale di Mira, a far finire nei sacri verbali delle sedute la parola BIDET e a disquisire dell’igiene intima del Sindaco è quello che non ti aspetti: RENATO MARTIN capogruppo PD. Non so se posseduto da qualche demone, o per una volta saturo delle altrui facezie e pinzillacchere o semplicemente stanco del compassato ruolo di veterano ex democristiano, fatto sta che egli è colui che tanto osò. Passata la costernazione di tutti, Morara getta nel bidet la sua mozione. Nel senso che la ritira rassicurato dalle parole del Sindaco in merito al suo impegno per l’ADSL e sull’igiene delle sue pudende. Passata mezz’ora a domandarci: ma el gà ditto bidet? Con un imbarco Martin, forse già pentito di cotanto suo impeto, si arriva al piatto forte della serata interrogazione su SERIMI e la vicenda dei pasti gratis. Ormai sta storia va avanti da mesi, tra accuse repliche contro repliche, all’ultima interpellanza di FI – LEGA e Amici di D’ANNA, che chiedono lumi sulla gestione del presunto conto del PRESIDENTE (pare che il presidente di SERIMI GOTTARDO, al secolo Tony Goose, avesse un proprio conto, tramite il quale sarebbero transitati i famosi pasti gratis a membri della giunta e parenti e amici), nella risposta dell’amministrazione, si dice che tale conto non esiste, che la gestione delle spese aziendali è sottoposta a rigidi controlli e che è tutto in malinteso (la risposta in esteso penso la troverete sul sito www.forzamira.it). Sospensione. Escono le minoranze. Si rientra, i firmatari dell’interpellanza presentano una mozione per avere una commissione d’indagine sulla vicenda, per capire se davvero c’è stata mala gestione. Si aprono le danze, Martin dice che la commissione non serve si è già fatto chiarezza con le risposte dell’amministrazione si vuol fare solo propaganda, PESCE e DE FAVERI sono sulla stessa linea e attaccano FI per il loro sito internet ritenuto offensivo e invitano a mandare le carte in procura se credono ci siano illeciti, il Sindaco difende la sua onorabilità, ritiene che nessuna risposta possa soddisfare i richiedenti , perché animati da faziosità, e poi le commissioni d’indagine raramente danno frutti, come ricorda anche DI PINO (PD). Interviene Volpato (DEMOCRATICI PER MIRA), ritenendo necessaria la commissione proprio per la chiarezza che il Sindaco chiede, perché così davvero l’ente si dimostra la di sopra d’ogni sospetto. Intervengo io, dal mio punto di vista effettivamente da parte dei proponenti la mozione c’è un intendimento propagandistico, fomentato un po’ anche dalla stampa, non metto in dubbio l’onestà dell’Amministrazione, ma credo che ci sia stata sottovalutazione della questione, gestita male, con supponenza e senza tener conto di come l’istituzione debba essere sempre al di sopra anche del sospetto. Inoltre se si analizzano gli eventi ed il susseguirsi di riposte e contro riposte, si noteranno contraddizioni, cose dette un po’ in consiglio un po’ sui giornali un po’ per strada, si noteranno varie discrepanze e in quelle discrepanze si possono annidare sospetti e dietrologie. Ritengo che una commissione in cui tutte le carte siano sul tavolo, in cui interloquire direttamente anche con i responsabili SERIMI, possa davvero una volta per tutte, svelare tutte le zone grigie, ponendo fine a ogni sorta di illazione, se di illazione e basta si tratta. Solo così potremmo capire se c’è dell’arrosto in tutto questo fumo o meno. Non credo l’amministrazione abbia nulla da temere, Ma se si ritiene eccessiva la commissione d’indagine, penso basi anche una delle commissioni ordinarie come quella bilancio in cui discutere la questione. La mia proposta viene accolta. Serata piena 2 su 2. Si va poi ad ascoltare la relazione del riconfermato difensore civico DIANESE. Da notare soprattutto il look provocante della sua assistente. Andiamo oltre. Approvata la convenzione per la realizzazione del canile, presenti diverse volontarie dell’associazione Mamma Rosa. Punto dopo discussione su documento unitario in merito a osservazioni sulla nuova strada lunga l’idrovia (dalla zona industriale di Padova alla Romea), da più parti si sollevano criticità sull’opera e si fanno varie osservazioni su sicurezza idraulica, mitigazione, risisitemazione ultimo tratto di Romea. Documento approvato, vota contro la Lega contraria all’opera. Approvate alcune deliberette. Votazione sull’istituzione dei Consigli di Partecipazione, che dovrebbero essere riveduti e corretti, ma non si dice ancora come dei vecchi Consigli di Frazione. Dirò prossimamente mio pensiero slla cosa, per passare si richiede il voto favorevole dei 2/3 dell’aula, che non c’è, si va alla prossima votazione.

Scusate sto giro sto sta longo.

Saluti e buon bidet a tutti.



Alessio Bonetto
Capogruppo Partito Socialista P.S.E.

giovedì 20 novembre 2008

E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire....Battiato


Il re del mondo - Franco Battiato

lunedì 17 novembre 2008

Il giardino in Riviera



Lo spunto per questo post parte da una lettura interessante.Un giardino a Venezia di Frederic Eden.

Nella nostra bellissima Riviera non ci sono solo le ville venete da valorizzare, ma anche i giardini attigui, ognuno con un proprio stile (inglese, all'italiana, romantico)che meglio si adattava al gusto del proprietario, fosse esso giardino botanico o semplicemente giardino di piacere.Grande partimonio storico-architettonico e botanico e dunque da valorizzare.

In ognuno di questi piccoli angoli segreti ritroviamo l'influenza orientale,dovuta agli intensi i rapporti commerciali e mercantili della città, tant'è che i giardini così realizzati si arricchirono di specie «nostrali» e «forestiere»importate dall'Oriente dalle Crociate, e il Navagero (antico
proprietario e ambasciatore alla Repubblica) «...si recava tosto
a quel delizioso ritiro, ove con dotti uomini conversando o volendo
pur penetrare nei segreti della meravigliosa natura, gli
alberi, l'erbe ed i fiori diligentemente osservando, il sommo suo
ingegno intanto vieppiù arricchiva di utili cognizioni».

In essi ritroviamo svariate specie di pianta importate, prima tra tutte fedelmente presente la palma.
Nulla è lasciato al caso, il girdiniere deve compiere un'opera d'arte nella manutenzione: ad esempio per ottenere un buon gioco di chiaro-scuri, in primo piano vanno collocate piante con forma caratteristica e poco ingombranti (betulla, olivo), quelle invece con forma imponente e compatta (platano, quercia, abete) stanno meglio in secondo piano perché fanno da sfondo e non impediscono la visuale.
Le piante vanno disposte vicine tra loro perché gli alberi amano la compagnia di altri alberi; si può anche tener conto che un «assioma» del giardiniere è quello di impiegare sempre un numero dispari di alberi della stessa specie, a meno che non
si tratti di alberare un viale. Buona norma è pure quella di far
prevalere una sola forma, usando le altre come termine di confronto.
Infatti, variando troppo gli esemplari, si crea un senso di disorientamento e d'incertezza.

Altra piante che ritroviamo spesso è il caco, detto anche "cibo degli Dei". Frutto ma tanto altro.



IL KAKI . Il suo nome botanico e Diosspyros kaki,o loto del giappone, ma tutti lo chiamano popolarmente caco.La pianta appartiene alla famiglia delle ebenacee e ha una tradizione millenaria. Il frutto corrisponde alla bacca,la cui polpa matura dal sapore delicato e zuccherino:in Oriente era cosi apprezzato, da essere considerato fin dall'antichità "cibo degli idei".La sua origine è nelle regioni calde della Cina settentrionale,qui chiamato la mela d'oriente, da dove si è diffuso in Giappone ,dove ha ancora un ruolo importante nell'alimentazione quotidiana.

E' considerato ancora oggi,l'albero delle sette virtù: la prima è la sua lunga vita,la seconda la grande ombra,la terza la mancanza di nidi tra i rami,la quarta l'assenza di tarli nel legno,la quinta la possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal gelo.Sesta la qualità delle foglie da cui si ricava un bel fuoco,settima la possibilità di usare le sue foglie come concime per la terra:Il viaggio di questo frutto verso l' Europa , inizia verso la fine del 700, e viene coltivato come pianta ornamentale:Il primo albero di cachi in Italia fu piantato nel giardino di Boboli a Firenze nel 1871.Oggi è il frutto piu' colorato dell'autunno,la buccia è molto sottile e la polpa e' tenera,e deve essere consumata a completa maturazione,(il frutto acerbo da una sgradevole sensazione astringente sul palato, dovuta all' elevato contenuto di tannino) e lo si riconosce quando la buccia diventa arancione brillante e la buccia quasi si spacca ,il gusto è dolcissimo e la consistenza quasi gelatinosa:nel caso si voglia accelerare la loro maturazione, si consiglia di metterli vicino a delle mele,durante e conservarli in un posto asciutto e senza luce. I cachi contengono beta -carotene,vitamina c,potassio ,a completa maturazione il caco è molto energetico,65 calorie per 100 grammi,e ha forti quantità di zuccheri,,molto ricco di fibre ha un efficace funzione diuretica;si puo' considerare un frutto completo sotto tanti punti di vista.

Bellissimo quello sito in Villa Allegri von Ghega:foto sopra.

Collegato a questo argomento voglio seganlarvi il libro da poco uscito, di Frederick Eden "un giardino a Venezia".

Pubblicato per la prima volta nel 1903 dalla prestigiosa rivista "Country Life", questo volume, arricchito da fotografie e illustrazioni, racconta la creazione dì un giardino in puro stile inglese - con tanto di frutteto e di una mucca per il latte fresco - nel luogo più improbabile che si possa immaginare: la Giudecca di Venezia. L'autore, un nobiluomo inglese ritiratosi in Italia per problemi di salute, acquista un lotto di terreno alla Giudecca e inizia a coltivarlo, a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, rendendolo un vero e proprio paradiso terrestre attraverso numerose varietà di piante e fiori, native o importate. Il luogo acquisterà fama negli anni successivi e le sue meraviglie attireranno l'attenzione di viaggiatori del calibro di Proust, Rilke e Henry James. Oggi il giardino giace in completo abbandono, e sono numerose le voci di protesta che vogliono scuotere l'attuale proprietà (una Fondazione viennese) perché riporti questo angolo di Venezia all'antico splendore.

Chissà che presto si possa progettare un recupero dei giardini storici anche nel nostro territorio.



mercoledì 12 novembre 2008

I sogni son desideri?

Dal Gazzettino di oggi:


"MIRA Il disservizio riguarda anche Porto Menai e Giare: solo Marano è stata cablata per l’alta velocità
Piazza Vecchia, l'Adsl resta un sogno
Già raccolte settemila firme in calce alla petizione indirizzata a Telecom Italia

Mira
Scoppia la protesta per l'Adsl a Piazza Vecchia. Dopo 12 anni di raccolte firme, telefonate, lettere e e-mail a Telecom Italia, la frazione mirese è ancora sprovvista della connessione internet ad alta velocità. Un disservizio pesante e ingiustificato per un'area che conta 5mila abitanti, sei studi medici, una farmacia, diverse attività commerciali e studi di professionisti. Un buco nero nella rete che coinvolge anche le frazioni di Porto Menai e Giare, dove pure sorge una zona industriale. Va appena meglio a Marano, cablata in gran parte lo scorso anno dopo un'attesa lunghissima.

«Tutte o quasi le zone attorno a noi sono servite dall'Adsl protesta Mario Bonesi, residente a Piazza Vecchia Ma noi no. Credo di esprimere la rabbia e il disagio dei miei concittadini dicendo che questa è una situazione inaccettabile. Perché, ad esempio, la connessione ad alta velocità è arrivata a Dogaletto, una frazione molto più piccola della nostra e distante pochi chilometri, e a Piazza Vecchia non è stata ancora installata?».

La risposta sembra non sia mai stata fornita da Telecom Italia. «In tutti questi anni ho inviato a Telecom numerose lettere, ho telefonato più volte al 187 ma mi è stato risposto che gli uffici competenti in materia sono stati eliminati. Con i cittadini abbiamo raccolto numerose petizioni, una di 7mila firme, mentre altre sono in corso. I tecnici Telecom non hanno effettuato nemmeno un sopralluogo».

Anche il Comune si è più volte interessato al problema, ma senza risultati. La mancanza di una connessione internet ad alta velocità non è per Piazza Vecchia, Porto Menai e Gambarare solo un fatto anacronistico. Nell'era della tecnologia a tutti i costi rappresenta anche uno spreco di denaro. Basti pensare che 24 ore di connessione con un modem a 56k (unica possibilità ad oggi per i residenti) costano quanto un mese intero di Adsl.

«Non si può andare avanti così rincara Mario Bonesi -: almeno Telecom ci spieghi il perché di questa situazione assurda. Mi auguro ci forniscano una risposta, e, soprattutto intervengano per porre rimedio al disservizio una volta per tutte».

Antonio Tosi"

lunedì 10 novembre 2008

ADSL a Mira...no!

In questi giorni in cui il mio pc al lavoro ha preso, come dice mia figlia, una malattia, mi ritrovo a pensare quanto importante sia diventato oggi giorno questo strumento, al punto tale da sentirti disorientato,disoccupato in sua assenza. Allora chiedi aiuto al tuo assistente di fiducia, che come un abile medico che esercita professionalmente, ti "riabilita".

Per tanto oggi ho deciso che vi parlerò di INTERNET ed ADSL, essendo oltreppiù questo uno dei punti in discussione nel prossimo consiglio comunale.



Procediamo con un resoconto storico della questione nel nostro territorio.In questo caso la definizione annosa questione è di gran lunga la più appropriata:

Si parte dal lontano 2006:
400 persone firmano una petizione per richiedere la linea ADSL.



La richiesta continua nel 2007, dove dal sito del comune di Mira si legge in data 06 febbraio 2007 quanto segue:

"Banda larga, ipotesi wi-fi?
Il Comune di Mira sta analizzando vari scenari per l’ampliamento della banda larga (servizio adsl)


Il Comune di Mira sta analizzando vari scenari per l’ampliamento della banda larga (servizio adsl) nel proprio territorio, soprattutto nei luoghi non coperti attualmente. Ciò per venire incontro alle legittime richieste di tanti cittadini. Uno di questi è l'utilizzo della tecnologia Wi-Fi, o semplicemente wireless (senza fili).

La tecnologia Wireless è un sistema di trasmissione dati che sfrutta la tecnologia a radiofrequenza al posto della connessione con cavi.

Il Wi-Fi è ormai una tecnologia affermata per lo scambio dati e l'accesso ad Internet.

La progettazione di un rete di distribuzione Wi-Fi si realizza attraverso un sistema di ponti radio che, via etere, trasporta la banda larga dai comuni già serviti a quelli da coprire con il servizio.

Su questi ultimi verranno installati dei dispositivi di ripetizione del segnale (ponti radio) che formeranno una rete che permetterà di coprire il territorio con i servizi Internet a banda larga nei luoghi in cui è attualmente difficile attivare tale servizio con le tecnologie tradizionali. Per i cittadini che volessero essere coinvolti nel progetto è disponibile un questionario in allegato o presso il Comune da compilare e riconsegnare presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (anche via fax al numero 0415628161)."

E nella sezione di Mira per il cittadino ecco cosa ne pensano i nostri concittadini a settembre, dopo ben 7 mesi:la città sembra spaccata in due, nord e sud.

Thursday 13 September 2007 -
Siamo nel 2007 e non abbiamo ancora l\' ADSL . Che vergogna!!(Riccardo Naletto) Mi sono trasferito da poco nel comune di Mira, zona Marano ed ho scoperto con sorpresa che la zona non e\' servita dall\' Adsl !! Trovo scandaloso che nel 2007 ci siano ancora comuni con zone non servite da internet \"veloce\". Prima abitavo a Caltana, un paesino del comune di Santa maria di Sala ed avevo la linea adsl. Viene da chiedersi come un comune inferiore per abitanti ed introiti derivati da tasse comunali possa dare un servizio migliore ai suoi abitanti rispetto al \"grande \" comune di Mira. Semplicemente chi deve gestire queste problematiche \"sindaco compreso\" se ne sta\' fregando alla grande , lasciando parte dei cittadini alle prese con un disservizio a mio giudizio grave. A quando la soluzione?

Thursday 20 September 2007 - Risposta:
Gentile sig. Naletto, l’Ufficio Urbanistica riferisce che, nel mese di Agosto, relativamente alla lottizzazione di Marano, c’è stato un incontro tra il progettista e il direttore dei lavori, un referente della Telecom e l’Assessore Lorenzin, incontro diretto a risolvere il problema degli allacciamenti relativi alla telefonia fissa ( problema che è in via di risoluzione). In quella sede si è altresì parlato della possibilità di servire tutta la zona nord di Mira con la linea ADSL. Il referente della Telecom ha espresso parere positivo senza evidenziare grosse difficoltà per poter procedere in tal senso, vista anche la vicinanza con il Comune di Mirano che già è servito dalla linea ADSL. Per quanto riguarda invece la parte a sud del territorio mirese, il referente della Telecom ha evidenziato la necessità di dover procedere con il reperimento dei fondi necessari per realizzare la linea ADSL. Cordiali saluti Ufficio URP.

Qualche mese fa leggevo di un cittadino che, esasperato, scrisse sulla Nuova Venezia una lettera-confessione in cui dichiarava di aver contattato un amico esperto di fenomeni paranormali ed aver scoperto che la zona non può esser raggiunta a causa di strani fenomeni elettrostatici e paranormali!



Non ci resta che vedere cosa risponderà(se risponderà) l'Amministrazione all'interpellanza che segue:


Al 4 punto del consiglio comunale di giovedi, c'è l'interpellanza relativa a "Collegamento linea banda larga ADSL in località Gambarare e Piazza Vecchia, pervenuta in data 13/10/2008 (prot. com. 29807) a firma dei Consiglieri Mario Morara, Giorgio Zorzi,Eugenio Pasqual, Davide Terren, Vanna Baldan e Loris Simionato.


E intanto a New York.....



© APCOM
New York, 10 nov. (Apcom) - Uno strumento rivoluzionario, che conferma come la tecnologia possa dare un valido aiuto a tutti quei malati affetti da malattie croniche come il diabete, l'ipertensione e i disturbi cardiovascolari che si vogliano essere costantemente monitorati dai loro dottori, anche da casa.
Si chiama " Intel Health Guide", ed è di fatto la scommessa che il colosso dei chip americano ha deciso di fare nel mercato dei prodotti e servizi sanitari.
Stando a quanto riporta oggi il Wall Street Journal, Intel Health Guide è uno strumento che dispone di un computer e di un software concepiti per dare informazioni ai pazienti più anziani e in generale a tutti coloro che desiderano testare le loro condizioni di salute nelle loro abitazioni.
Il servizio è però interattivo in quanto, attraverso il dispositivo, il paziente in questione può condividere le informazioni ottenute con lo strumento -valori della pressione per esempio, o del glucosio presente nel sangue- con il personale medico che, collegandosi al computer, potrà fornire indicazioni e dare consigli anche da lontano.
"Health Guide è un passo in avanti che permette di gestire in modo più personalizzato ed efficiente e da casa le poprie condizioni di salute - ha dichiarato Louis Burns, vice direttore generale della divisione del colosso Intel Digital Health Group, stando a quanto recita il comunicato stampa diffuso dall'azienda - Intel ha impiegato anni per lanciare una serie di prodotti che consentiranno di portare l'offerta di servizi sanitari dagli ospedali nelle case. I nostri prodotti daranno un aiuto per far fronte alle sfide che arrivano da una popolazione che invecchia e dall'aumento dei casi di malattie croniche".
Intanto l'azienda sta lavorando con alcuni colossi leader nel settore dei servizi sanitari al fine di testare i vantaggi clinici che l'utilizzo del suo sistema garantirebbe. Progetti pilota sono stati concepiti con alcune organizzazioni del calibro di Aetna, Erickson Retirement Communities, Providence Medical Group e SCAN Health Plan, al fine di provare l'utilità del dispositivo.
Gli ostacoli tuttavia non mancano e la domanda è soprattutto la seguente: chi pagherà per il nuovo servizio, nel caso in cui venisse lanciato? Sarà per caso il Medicare(il sistema federale di assicurazione sanitaria per gli anziani)? In realtà, come confermato anche da Marc Holland, responsabile delle ricerche per Health Industry Insights, dal governo non sarebbe trapelata ancora alcuna intenzione di accollarsi parte delle spese.
L'interesse però sul mercato è vivo, se si considera che anche Advanced Warning Systems ha confermato il suo obiettivo di utilizzare la tecnologia di Intel per monitorare pazienti, tra cui giocatori di football in pensione e veterani di guerra.
Lna-Emc

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Beh certo non siamo a New York, ma solo una piccola città no?

venerdì 7 novembre 2008

La piazza

Potrei parlarvi dei tagli nel nostro comune, della mancanza di denaro per organizzare eventi e manifestazioni(mannaggia...quando ho saputo che quest'anno salta anche il mercatino di Natale in Piazzetta San Nicolo'...), della situazione disastrosa di bilancio comunale di fine anno, che blocca di fatto qualsiasi intervento "Non potrà essere realizzata alcuna opera publlica", colpa dell'Ici, colpa del Patto di stabilità, colpa come diceva Vasco "di Alfredo", fatto sta che c'è crisi. E nera. Ma i nostri si decurtano lo stipendio e saltano il pranzo, accontentandosi di una bella boccata d'aria, magari di fronte alla Benkiser dove si respira meglio. E per meglio comprendere leggete pure l'articolo qui sotto della Nuova Venezia.

Ma oggi in particolare voglio parlarvi della vergogna che ho provato leggendo il quotidiano. (Anche questo qui sotto).

Doveva essere il gioiello di Mira, ma nell'immaginario collettivo dei turisti è il simbolo della trascuratezza.
La Piazza, il centro, il ritrovo, vedete un po' voi come meglio denominarlo è diventata lo scempio, la vergogna della città. Mai finita, sebbene più volte inaugurata, appare agli occhi di chi ci visita, spesso anche turisti stranieri, come luogo desolato. Qui infatti non regnano solo la desolazione, ma anche la sporcizia.
Così chi si trova a passeggiare alla sera o vi passa per prendere l'autobus in Nazionale per andare a Venezia o Padova, si accorge di aver soggiornato in una località davvero bella e ricca di storia, ma non valorizzata. Trascurata. Come un bel quadro di grande valore, ma con un'oscena cornice!

A voi l'articolo:

"Nelle chiuse e lungo gli argini ritrovati dai residenti carcasse di animali e immondizie di ogni genere
Mira Porte, il Naviglio è una discarica
«Abbiamo chiesto l’intervento del Genio civile, ma non si è visto nessuno»

Mira
Se questo deve essere il biglietto da visita di Mira Porte non c'è da stupirsi che il turismo non dia i risultati previsti. A sostenerlo sono alcuni residenti di Mira Porte, dopo essersi affacciati sulle chiuse del Naviglio, scovando tra immondizie di tutti i tipi carcasse di animali. Ieri, mentre alcuni turisti stavano camminando lungo le rive del Naviglio, proprio nella zona di Mira Porte, si sono imbattuti nella carcassa quasi putrefatta di un cane di taglia media, rimasta bloccata nelle chiuse. Uno spettacolo raccapricciante, come sottolineano i residenti. Tanto che il loro commento sarebbe stato di sdegno per come vengono tenute le rive. Ci siamo vergognati - affermano i residenti - per quello che abbiamo visto e sentito. Non riusciamo davvero a capire come possa essere tenuta così una delle zone centrali di Mira. I residenti ribadiscono come in più occasioni abbiano segnalato come la zona sia degradata, specie lungo le rive. Purtroppo - sottolineano - il fatto delle chiuse provoca il blocco di molta della spazzatura che viene gettata da incivili nelle acque non solo del Naviglio. Spesso riemergono pure delle carcasse di animali. Tutto ciò è insalubre e inguardabile. E raccontano come già quattro giorni fa abbiano richiesto l'intervento del Genio Civile. Nessuno però si è fatto vivo - protestano - e noi ci troviamo a convivere con questo schifo. I residenti vorrebbero che il comune facesse maggiori pressioni per tenere sempre pulita la zona, pur sapendo la distinzione delle competenze. E non risparmiano alcune critiche sulla funzionalità della nuova piazza: I lavori sono ancora in corso. Non è possibile fare un'inaugurazione ad ogni installazione di lampioni. Prima finiscano e in fretta e poi festeggiamo. Questa piazza è stata ridotta ad un dormitorio, quando una volta era vissuta dai miresi e non.

Gianluigi Dal Corso"


E intanto alla casa rosada si fanno i conti....

La Nuova Venezia, 4 novembre 2008



Comune di Mira: siamo senza soldi, operatività a rischio
L’INTERVISTA Il primo cittadino di Mira «Umiliazione quotidiana» Carpinetti: siamo senza soldi, non possiamo pagare i fornitori

Corrado Morsego

MIRA. «I lampioni non funzionano dopo i furti di rame? Il Comune non ha i soldi per ripararli». Michele Carpinetti sindaco di Mira, ha l’aria sconsolata. Anzi, la sua è vera rabbia per non poter intervenire immediatamente e dare un servizio dovuto ai cittadini che pagano le tasse. «E’ anche una questione di sicurezza, potrei essere denunciato se accade un incidente. Ma la dura realtà è questa, nelle casse non ci sono euro sufficienti. Da qua a fine anno abbiamo 23 mila euro per opere pubbliche e interventi urgenti. Che posso fare?»

Carpinetti è il primo cittadino di un Comune di 39 mila abitanti, ma nella sua situazione sono anche i suoi colleghi. Il Patto di stabilità imposto dal governo per sanare i bilanci ingabbia le amministrazioni comunali.

Cosa pensa al mattino quando entra in municipio?

«La prima sensazione è quella di impotenza. Poi subentrano rabbia e umiliazione. E’ impossibile far fronte anche alle minime cose, ci sono difficoltà enormi per reperire risorse economiche. Non ci sono nemmeno 100 euro per la carta della fotocopiatrice. Senza l’Ici il Comune di Mira ha 500 mila euro in meno per la spesa corrente. Il patto di stabilità è un’autentica macchina infernale».

Perché?

«Se non rispetti il Patto, vale a dire che le uscite devono essere pari alle entrate, nell’anno successivo vieni penalizzato del 30% dei trasferimenti. Inoltre non si può accedere a nessun mutuo e se hai avanzi di bilancio non li puoi utulilizzare. In pratica i Comuni virtuosi sono penalizzati, vengono “premiati” quelli che hanno dei buchi di bilancio. Per fortuna che il mio Comune non ha derivati, altrimenti la situazione sarebbe anche peggiore».

Quali le prime conseguenze pratiche?

«Quello di non avere i soldi per pagare le aziende e i fornitori per i lavori che hanno già fatto. Due esempi pratici: la Sacaim ha restaurato villa dei Leoni e avanza 700 mila euro. Bretella Sfmr, le imprese avanzano un milione e 300 mila euro. Abbiamo due milioni di credito con la Regione, ma non li abbiamo ancora avuti, perché anche lei è alle prese con il Patto».

Cosa sarà costretto a tagliare?

«Non potrà essere realizzata alcuna opera publlica. Restano fermi i progetti di manutenzione di palestre scolastiche e impianti sportivi. Tagli alla cultura e alle manifestazioni. Stop a 300 mila euro destinati al piano sicurezza, quindi niente telecamere e impianti di illuminazione in aree pubbliche. A rischio ampliamenti e manutenzioni, assolutamente necessari, in quattro scuole. E anche l’assistenza, fiore all’occhiello di questo Comune, subirà un drastico dirimensionamento. Si tratta di interventi a favore delle famiglie, dei bambini, degli anziani. A rischio, anche, i sussidi all’affitto e i contributi di minimo vitale. Ogni anno il Comune stanzia 2 milioni di euro, ora sarà dura».

Quale la sua ricetta per far fronte all’emergenza?

«Il piano di Tremonti è quello di mantenere il deficit al 3% per tre anni. Il principio è giusto, da parte nostra abbiamo già ridotto di sei milioni nel 2007 l’indebitamento. Il Comune di Mira produce 82 milioni di euro di Irpef all’anno. La nostra proposta è quella di avere il 20% di questi soldi, vale a dire 16 milioni di euro, da poter utilizzare per i servizi e le opere. In questo modo avremmo 10 milioni in più nelle casse, rispetto ai sei milioni che ci arrivano dai trasferimenti statali».

Una proposta condivisa da molti sindaci.

«Il movimento dei sindaci è trasversale. Crediamo che il 20% dell’Irpef sia necessario per la sopravvivenza, ma soprattutto per fornire servizi ai cittadini. Pagano le tasse per non averli. A mio avviso questo governo è il meno federalista di tutti, nonostante la presenza della Lega. Credo ci debbano essere dei criteri di efficienza nella pubblica amministrazione. E invece ci troviamo di fronte a un sistema iniquo. Ci sono Regioni del centro-sud che hanno una distribuzione di risorse pari al 40%, mentre noi siamo fermi al 7%».

Cosa può fare il Comune di Mira?

«Il sindaco e gli assessori sono d’accordo di decurtare le proprie indennità del 5% da destinarsi a un fondo di emergenza».

Quale il rischio per il 2009?

«Ogni mattina devi decidere cosa tagliare, un vero bollettino di guerra. La scelta che viene imposta ai sindaci è questa: pagare i fornitori e le imprese o garantire i servizi sociali e alle famiglie».


Non male direi....

Mondo moderno, mondo antico

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Ho già espresso più volte la mia passione per il mondo web. Amo questa forma di comunicazione diretta, qui trovi informazioni utili, suggerimenti, musica, scambi pareri e cerchi solidarietà. In tutte le sue forme è un piccolo mondo virtuale che narra di vissuto, esperienze, emozioni e ti arricchisce di sapere. Una forma di cultura a volte di buon livello altre volte no, ad ognuno la capacità selettiva nel giudizio.
I blog narrano ed informano. Uno strumento davvero efficace per rilevare la potenzialità del blog è Shynistat, grazie al quale puoi conoscere le statistiche delle visite, le chiavi di ricerca...insomma puoi sapere cosa accade nel tuo sito, chi lascia messaggi e come sei stato "segnalato" in rete. Superato però l'approccio quantitativo, attraverso il benchmarketing, si ha la possibilità di affrontare le motivazioni delle visite, le tematiche che hanno spinto un utente piuttosto che un altro a trovare ed entrare nel tuo blog/sito.
Ecco perchè oggi vi parlerò del planetario di Mira, creando una lieson tra il mondo moderno appena narrato e il mondo antico.Ammirare il cielo stellato, scrutarne le posizioni, ha da sempre, fin dall'antichità , avuto una particolare utilità nell'orientamento. Riconoscendole è come tutti ben sanno, possibile determinare i quattro punti cardinali, partendo dal Nord.
Ecco come:
http://www.pd.astro.it/costellazioni/riconosc.htm

Il planetario di Mira vanta, con i suoi 33 posti a sedere, una frequentazione di 3.000 utenti all'anno. Si organizzano visite per gruppi, scolaresche e visite a tema.


“riveder le stelle”con il planetario di Mira

Con il naso in su, “a riveder le stelle”.
Non è solo una citazione dantesca, ma
l’ultima offerta culturale e turistica
del Comune di Mira. E’ stato infatti
inaugurato il nuovo Planetario: una
struttura unica, per caratteristiche e
dimensioni, a livello regionale. Dotato
di una cupola di sei metri di diametro,
di una sfera stelle di 440 millimetri e
33 posti a sedere, il Planetario è destinato
agli astrofili, ma anche a studenti
e turisti.
“La struttura – spiegano gli amministratori
comunali - rappresenta un’ulteriore
possibilità che viene offerta sia alla
cittadinanza, sia a chi viene da fuori,
per soddisfare curiosità scientifiche
sempre vive e per educare le giovani
generazioni all’osservazione di ciò che ci
circonda, sia esso lontano e meraviglioservizi
veneziani.
Si effettuano visite su appuntamento,
oppure rivolgendosi a Luca Talamoni,
associazione “Amici dell’Astronomia in
Riviera” (cell. +39.334.2209096).
L’Indirizzo è “Casa delle Associazioni”,
Via Toti, Mira Taglio (Ve).

La programmazione delle visite partirà dai primi di dicembre, quanto prima vi girerò le informazioni utili.

mercoledì 5 novembre 2008

5 elementi in Riviera

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Qualche giorno fa, in occasione di un compleanno, mi sono recata presso il centro civico di Borbiago. Ho avuto il piacere di ammirare le numerose fotografie esposte in occasione del Concorso fotografico "Oriente in Occcidente: i Cinque Elementi".
Essendo io un'amante, anche se alle prime armi, della fotografia rimango spesso stupita dalla capacità di questo mezzo di cogliere la realtà e filtrarlo attraverso le proprie emozioni, tanto da comunicarne l'intensità del messaggio. La fotografia è anch'essa una forma d'arte, capace di trasmettere, di comunicare, di far rivivere momenti o semplicemente far emozionare. E' un modo tutto personale di far vedere il proprio io: attraverso l'obiettivo puoi scegliere un particolare da mettere in evidenza, una sfumatura, un colore..e in questa scelta stai trasmettendo parte di te, del tuo essere, della tua prospettiva. Della tua intima visione.

Il tema di questo concorso è davvero interessante: i cinque elementi.

Oltre duemila anni fa, la scuola naturalista cinese (Yin-Yang Qia) sviluppò la teoria del Wu-Hsing. I cinque elementi - acqua,fuoco,legno,metallo e terra - non erano considerati materia inattiva, ma processi dinamici, basilari per la comprensione del mondo della natura. Le qualità caratteristiche di ogni Hsing (elemento), derivano dall'attenta osservazione degli eventi naturali. Questi elementi sono stati usati sia come categorie nella classificazione di molti diversi fenomeni, sia come immagini dei rappresentanti di una varietà di sistemi dinamicamente connessi.



Quattro grandi principi, che descrivono i mutamenti e le relazioni fra i cinque elementi, furono poi sviluppati:

mutua creazione, reciproca vicinanza, mutua distruzione, reciproca paura.



Secondo il principio della mutua creazione, i cinque elementi si producono l'un l'altro: "Il legno crea il fuoco, il fuoco la terra, la terra il metallo, il metallo l'acqua e l'acqua il legno.

Le stesse coppie di elementi sono legate fra di loro tramite il principio della reciproca vicinanza. Si considera che ogni elemento sia attratto dalla sua sorgente. Così il legno è vicino all'acqua, l'acqua al metallo, il metallo alla terra, la terra al fuoco e il fuoco al legno.

Il principio di mutua distruzione descrive la serie di conflitti fra coppie di elementi. Il legno indebolisce la terra rimuovendo il nutrimento dal suolo. La terra limita l'acqua circondandola e formando ad esempio laghi o fiumi.

Contrariamente, per il principio della reciproca paura, un elemento rispetta o teme l'elemento che lo può distruggere. Il legno teme il metallo, il metallo il fuoco, il fuoco l'acqua, l'acqua la terra e la terra il legno.



Oltre a rappresentare le forze della natura, i cinque elementi forniscono principi basilari per la psicologia, la patologia, la diagnosi e la terapia nella medicina tradizionale cinese. Nel corpo umano, gli organi interni sono divisi in due gruppi: i cinque Tsuan, Yin o organi solidi e i sei Fu, Yang o organi vuoti. Ognuno degli organi Yin e Yang è associato a uno degli elementi.

Ecco a Voi l'invito:

"Buongiorno,
con la presente ho il piacere di invitarvi a nome della ASD Fudoushin
alla premiazione del
Concorso Fotografico "Oriente in Occcidente: i Cinque Elementi"
che avrà luogo:
Sabato 8 Novembre 2008 in Villa Pisani a stra (Venezia)
alle ore 10.30 nella splendida sala del Tiepolo.
Saranno presenti gli artisti che hanno collaborato all'evento Oriente in Riviera,
e sarà presentato l'evento 2009 con un brindisi.

a presto
Alessandro Savino
mantra - tibet

martedì 4 novembre 2008

Autunno in Riviera

November Rain - Guns N Roses


Oggi piove... verrebbe da dire: "governo ladro", ma in una giornata così sarebbe troppo banale.
Foglie ormai ingiallite cadranno a terra dal peso dell'acqua, cammineremo in un tappeto dai colori tipicamente autunnali, sorprendendoci delle svariate forme e sfumature incontrate.
E' autunno. E la maturità porta pure a questo, ad accorgerti del tempo che passa, delle stagioni che si alternano. Meravigliandoti di come cambi l'ambiente e i paesaggi che ti circondano. Le rondini lasciano il passo ai pettirossi che con il loro canto ci annunciano il freddo inesorabile che giunge a noi. A noi la capacità di riscaldarci il cuore, di asciugare lacrime e far spazio a sorrisi. Di emozionarci sempre. Perchè le stagioni passano e la vita pure.

Guardatevi intorno alla mattina prima di rientrare nei vostri uffici. In quelle prime ore mattutine in cui la città si sveglia. I colori di questa stagione ci donano un paesaggio indimenticabile. L'aria che si respira è leggermente frizzante.

Tutto tace assopito. E' questo il periodo in cui la vita di Villa cominciava a spegnere le frivolezze, trasferendosi nella città storica. Allora, preparati i bagagli, servitù al seguito le dame salivano nelle imbarcazioni, pronte ad affrontare il viaggio lungo Naviglio per giungere a Venezia.Così come noi facciamo quando una vacanza finisce e ci passano davanti agli occhi e al cuore immagini di balli e musica, di festa, di vita spensierata. Arrivata l'imbarcazione davanti alla Villa, come quella dei Leoni, la carrozza entrava nell'atrio trainanta dai cavalli, affinchè la Dogaressa non si sporcasse di fango abiti e calzature, salendo così direttamente a bordo. Pronta per il suo viaggio di ritorno, con i colori di questo intenso autunno.










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sabato 1 novembre 2008

78° semestrale d'autunno

Ecco l'invito dell'Aira- Associazione Impiegati d'Albergo- sezione Veneto:


Affascinanti Socie e irresistibili Soci e Colleghi,



Ci siamo! Anche questo anno è arrivato il momento del Semestrale d’autunno. Il 78° per la precisione. Puntualmente AIRA Veneto si è proposta per ospitare questo Evento. Il Semestrale si terrà dal 21 al 23 novembre 2008 in quel di MIRA sulla Riviera del Brenta.



La Riviera del Brenta è la “Via d’Acqua” che portava i nobili veneziani nell’entroterra per godere , durante il periodo estivo, del clima di campagna che caratterizza questo territorio. I salici piangenti, alberi eleganti per eccellenza, con le loro fronde lambiscono le lente acque del Brenta. I colori circostanti si riflettono, pittorescamente, nei bacini che accompagnano da sempre la vita quotidiana.



Le Stupende Ville rappresentano i veri tesori nascosti di un Veneto poco conosciuto e “schiacciato” dall’ingombrante notorietà di Venezia. I tempi qui sono più lenti ; seguono la corrente che porta inesorabilmente in laguna.

Il “Burchiello” ( che deriva da Burchia antica imbarcazione che portava le merci più disparate) è “el paron de casa”. Il Battello bianco, che ci accompagnerà alla scoperta della Riviera, è l’emblema di questa zona. La maestria dei capitani che traghettano i turisti di Villa in Villa, superando chiuse ed invasi, è leggendaria!



Ma bando alle ciance, passiamo ai consigli pratici per trascorrere questo Semestrale con serenità .

Per chi arriva in treno ricordo che da Mestre si potrà prendere la coincidenza per ORIAGO . Li troverete i Soci AIRA Veneto che Vi accompagneranno in Hotel. Per chi viene in aereo, sbarcati a Venezia Marco Polo e arrivati a Mestre con la navetta, che porta in stazione, potrete prendere la coincidenza. Per gli spericolati che scelgono la macchina …. complimenti per essere riusciti a fare il pieno senza accendere un mutuo! Per chi viene da Ovest (MI-BO-FI-ROMA) consigliamo l'uscita BORBIAGO PORTA OVEST è una uscita aperta da pochi mesi quindi non ancora segnalata dalle varie mappe.

E' dopo l'uscita DOLO-MIRANO e poco prima della barriera di MESTRE VILLABONA (non cambia molto uscire alle altre solo che BORBIAGO è molto più vicino all'hotel.)
L’indirizzo preciso dell’Hotel Burchiello per trovare le indicazioni su “Google Maps” o sul sito “Via Michelin” ( che troverete in questo sito sulla pagina UTILITY) è :

Via Venezia, 19 SS11 – 30030 Oriago di Mira – Venezia- Italy


http://www.airaveneto.it/index2.asp?titolo=Home