lunedì 5 maggio 2008

Detersivi alla spina





Ricordo di aver letto un anno fa che a Mestre stava per nascere una nuova forma di commercio:



la vendita di detersivi alla spina. Il mio pensiero è andato allora alla nostra città, che vanta una delle più grandi fabbriche di detersivi e detergenti d'Europa; la Benkiser.


I prodotti sfusi permettono di ridurre i costi del 40 % oltrecchè poter ricilcare i contenitori e ridurne quindi l'inquinamento ambientale.


Esiste un'iniziativa proposta dalla ditta http://millebolle.iport.it/, azienda veneta con sede a Verona il cui slogan è:"Tu risparmi, la natura ci guadagna". Leggo poi che in Piemonte, dal 30 novembre 2006, esiste un progetto promosso dalla Regione destinato alla vendita di detersivi sfusi nella grande distribuzione, http://www.ecologos.it/gdo/,cito testualmente"Il progetto “detersivi self service”, attivato dalla Regione Piemonte è un percorso di ricerca per la riduzione dei rifiuti alla fonte. Il piano, per ora limitato al settore dei detergenti, mira a far diminuire i rifiuti da imballaggio, spesso abbondanti e che hanno un forte impatto ambientale al momento della loro produzione e smaltimento.L'obiettivo del progetto è realizzare all'interno degli ipermercati e dei supermercati un sistema di vendita sfusa di detergenti, in cui si acquista soltanto il contenuto e si riutilizza il contenitore, eliminando quindi gli imballi superflui.Ogni consumatore acquista il contenitore con il detergente solo la prima volta.Le volte successive si reca nel punto vendita con il contenitore vuoto e lo riempie direttamente dai distributori collocati negli ipermercati.In questo modo il contenitore torna ad avere la sua funzione, non è più un elemento usa e getta, ma un oggetto da ri-usare periodicamente, riempiendolo di nuovo prodotto, evitando l'incremento di rifiuti di plastica."


Allora perchè no? in fondo abbiamo una grande azienda nel nostro territorio!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Cristina, sembra l'uovo di Colombo, no?
Io penso che Mira non si debba "vantare" di ospitare una struttura che violenta il territorio. Dovrebbe piuttosto essere risarcita, almeno in termini di immagine. Siamo tutti sensibili ai temi ecologici
( soprattutto chi si è ritrovato orti e giardini insaponati, l'aria balsamica allo stoccafisso, i rumori molesti...), ma di questi tempi, anche ai temi economici.
La Benkiser come immagine, invece dell'Open Day, potrebbe effettivamente pensare di
"ringraziare" i miresi ormai così abituati alla sua ingombrante presenza, da non lamentarsi più.
Chi glielo dice?!?

(A proposito dei distributori, certamente saprai che a Oriago c'è il latte fresco alla spina... forse è per scusarsi della puzza del letame - meno fastidioso della chimica, più semplicemente ci si guadagna, si offre un prodotto valido, si mostra che si può fare)
Alla prossima, Sara

stefy ha detto...

ciao cristina.
più che un commento vorrei un'iformazione .
Mipiacerebbe mettere un negozio di prodotti alimentari e detersivi alla spina ,ma nn so come fare ne a chi rivolgermi per favore mi puoi aiutare?
per favore rispondi.
grazie

Cristina ha detto...

Ciao, cercando su internet ne trovi molte di aziense che sviluppano questo progetto, ad esempio :
http://millebolle.iport.it/index.html
oppure più generico:
http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2008/03/detersivi-alla-spina-aprire-un-punto-vendita.html
o ancora
http://www.x-cosmos.it/news/visualizza.php?id=3654. spero di esserti stata utile. Buon tutto!