A Gambarare da segnalare la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, è una delle più belle della Riviera.
Al suo interno, ottimamente restaurato, un organo costruito dal Callido (1727-1813), il maggior organaro veneto del ‘700, e una lapide con trascritta la bolla papale con cui nel 1508 Giulio II riconosceva all’assemblea dei capifamiglia cattolici il privilegio di scegliere il parroco tra una rosa di nomi proposti dal Patriarca di Venezia, privilegio cessato nel 1998 con la nomina dell’ultimo parroco. Costituita da una sola navata, l’arcipretale termina con un’abside affiancata da due altari. Interessante, a sinistra, la cinquecentesca fonte battesimale e il pulpito sovrastato da affreschi recenti di C.B. Tiozzo. Nella sacrestia sono custoditi due importanti armadi seicenteschi in noce, una deposizione di Gesù, della bottega di Palma il Giovane, e due statue lignee cinquecentesche raffiguranti i Santi Giovanni e Paolo.
Lasciando il Duomo alle spalle ci dirigiamo verso Oriago, affiancando il Forte Poerio.
Il forte fu costruito nel 1909. Armamento principale: Sei cannoni da 149 su cupola corazzata girevole.
Armamento secondario: Quattro cannoni da 75 A su affusto a candeliere con settore di tiro orizzontale di 70°.
Originariamente la sua denominazione ufficiale avrebbe dovuto essere Forte Ponte Damo ma poi fu deciso per Forte Poerio.
Apparteneva alla seconda generazione dei forti della piazza di Venezia
Oramai i progettisti avevano abbandonato la ricerca di linee architettoniche a favore della macchina bellica efficiente in calcestruzzo. La tipologia dell'opera ricalca quelle della piazzaforte del Friuli e di altre opere dell'Altopiano di Asiago
Il nostro percorso prosegue verso il centro di Oriago.
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