Ultimo consiglio: report di Alessio Bonetto
"Cittadini il consiglio di iersera si è concluso alla mezzanotte, ma si sarebbe potuto terminare anche prima, vista la pochezza del dibattito. Cercherò di farvela breve, poiché io non ho avuto una buona impressione, sarà che sono stanco, sarà che sono un po’ smonato…. Sarà quel che sarà. Arrivo con mezz’ora di ritardo (venivo da un’assemblea sulla nuova legge elettorale) esco subito per un’impellenza improcrastinabile Cmq si discuteva della famosa camionabile sull’idrovia, presente molto pubblico piuttosto agguerrito e comitati vari, dopo fgli interventi di CACCO (dirigente comune Lavori Pubblici) e di un altro tecnico della Provincia in cui si ricapitolavano tutte le infrastrutture realizzate o realizzande nel ns territorio (Passante, SFMR, opere complementari la maggioranza presenta un’odg che parla dell’universo mondo, che non dice no alla camionabile, ma mette paletti e molti ni, ma il documento è molto lungo e secondo me poco chiaro. Da segnalare che è stato letto dalla Carlin Elisa (PD) di cui va elogiata una certa eleganza. Intervento del Sindaco abbastanza deciso, dice dei no fermi, che però condisce con vaghe clausole. Intervento di Renier (LEGA) che presenta un suo documento assai snello che dice no all’opra, perché inutile al territorio e dannosa, ricapitola il modus operandi leghista a contatto col popolo, molto applaudito, interviene la Baldan (PDL) che contesta tutte le mancanze di questa amministrazione, le poche informazioni, l’inutilità del consiglio, la dispersività del documento di maggioranza, il fatto che le mancanze siano del comune, e non della regione, presenta un suo odg a favore dell’opera (da dire che la società per la realizzazione dell’opera è bipartisan). Interventi di vari consiglieri di maggioranza (Martin PD, Zanchetta, RC, Sacco PD, Vendramin VERDI, Pesce PD, Rossato SD) che per la maggior parte parlano di tutto (sesso degli angeli, neoliberismo, Lenin, riscaldamento globale….) ma non dell’opera attacchi vari al centro destra, si fa parlare DONADEL in rappresentanza dei comitati contro l’opera, che porta all’attenzione diversi elementi tecnici sconosciuti ai più, o almeno a me. Intervento di Volpato, contro il vago documento di maggioranza, contro l’inserimento dell’opera nella legge obbiettivo che esautora l’ente locale, contro l’opera in sé. Intervento mio, non brillante, un paio di battute, non riuscitissime ammetto, ma lo smalto non è più quello di una volta, mi limito a ribadire che il dibattito è stato poco puntuale, ce orma è prassi che gli enti locali siano posti di fronte a infrastrutture senza avere strumenti per valutare serenamente e poterli spiegare ai cittadini, e che da padrone la fanno gli accordi di potere si piani alti, che la situazione dimostra che ormai i comuni della Riviera sono terra di conquista, che non hanno vera autorità sul territorio che sono soggetti limitati e lo dimostra il fatto che l’ente non riesca a pronunciarsi in modo netto sull’opera in un senso o nell’altro, affermo la mia contrarietà a questa prassi e ritengo che come qando si firma un contratto lo si debba capire a fondo, che già troppe volte si sono accettate opere senza avere validi strumenti di giudizio arrivando a risvolti negativi (es apertura casello di Borbiago e conseguente invasione del traffico dei centri di Marano e Borbiago), ricordo che se ci fosse un soggetto istituzionale nuovo forte e ampio come la Città della Riviera la musica sarebbe diversa, ribadisco che è tempo perciò di esprimere un parere netto su tale metodologia e situazione per cui a fronte delle modalità di presentazione del progetto, della titubanza della maggioranza e del fatto che ci sono troppe opere ancora in sospeso a titolo cautelativo mi dichiaro contro l’opera. Interviene Marcato che ricorda la serie di accordi e passaggi fatti suggerisce alcuni emendamenti, poi ripresi dalla maggioranza (che ha emendato il proprio documento per dare un ulteriore contentino a RC). Altro po’ di chiacchiere, si vota. La maggioranza vota il proprio documento, il PDL il suo. Io e Volpato quello di Renier. Passa il documento di maggioranza. Fine."
sabato 7 febbraio 2009
mercoledì 4 febbraio 2009
Sviluppo territoriale
Riapro queste pagine dopo una breve assenza per proporre un argomento"caldo": la camionabile e il suo impatto nel nostro territorio.
Si è infatti tenuta ieri sera, in una sala gremita di cittadini e rappresentanti dei comitati per la salvaguardia della Riviera, il consiglio comunale straordinario sulla "camionabile" e relativi interventi infrastrutturali nel nostro territorio.
Dopo anni di progettazione e pianificazione urbana, sintetizzati in progetti quale il PRUSST, si assiste oggi alla progettazione e messa in opera di grandi infrastrutture viarie che segneranno il futuro del nostro territorio e richiedono dunque un attento studio ed analisi sul possibile impatto ambientale.
Questo è un momento molto importante per le scelte da fare, siamo infatti coinvolti molto attentamente in quanto responsabili della pianificazione del nostro territorio, fondata principalmente sullo sviluppo sostenibile e il riordino urbanistico.
Negli anni passati non esistevano progetti di valutazione ambientale, con conseguenze devastanti sul piano urbanistico locale: basti pensare ad un'edilizia sfrenata e senza limiti che ha profondamente segnato il nostro comune cui abbiamo assistito fino agli ani '90.
Ora grazie a progetti come il PTCP (Il PTCP è un atto di programmazione generale che definisce gli indirizzi strategici di assetto del territorio a livello sovracomunale con riferimento all’assetto idrico, idrogeologico ed idraulico-forestale, agli aspetti di salvaguardia paesistico-ambientale, con efficacia di piano paesistico, al quadro delle principali infrastrutture) abbiamo la possibiltà di valutare le possibili conseguenze ambientali nella progettazione di queste opere.
Questi progetti provinciali non prendono però in considerazione in modo completo le realtà locali, si parla infatti di "Romea Commerciale" senza valutare la possibilità in primis di garantire un livello di sicurezza maggiore nell'attuale Romea, dove accadono quotidianamente incidenti stradali piuttosto gravi.
Anche nel Grap(Grande Raccordo Anulare, l'anello superstradale che con una lunghezza di 42 chilometri a pedaggio per collegare Padova Ovest con la Romea e il Porto)ci sono molte conseguenze negative e molti limiti: se non si pensa ad esempio di creare una sinergia tra i progetti della SMFR (metropilitana di superficie) dove a tutt'oggi ci sono le stazioni, ma non si prevede un maggior numero di mezzi ferroviari in questa rete, e le opere complementari, le strade secondarie che sgravano il flusso in questa direzione, il progetto provocherebbe forti conseguenze nel territorio.
E' utile dunque che al di là di una legge obiettivo, che priva le amministrazioni locali della possibilità di far valere le proprie priorità territoriali, si lavori in un tavolo di conceratazione comune per evitare che Mira, al solito, debba subire le cosidette"proposte dall'alto", proposte e progetti che poi devasterebbero il nostro territorio.
Si è infatti tenuta ieri sera, in una sala gremita di cittadini e rappresentanti dei comitati per la salvaguardia della Riviera, il consiglio comunale straordinario sulla "camionabile" e relativi interventi infrastrutturali nel nostro territorio.
Dopo anni di progettazione e pianificazione urbana, sintetizzati in progetti quale il PRUSST, si assiste oggi alla progettazione e messa in opera di grandi infrastrutture viarie che segneranno il futuro del nostro territorio e richiedono dunque un attento studio ed analisi sul possibile impatto ambientale.
Questo è un momento molto importante per le scelte da fare, siamo infatti coinvolti molto attentamente in quanto responsabili della pianificazione del nostro territorio, fondata principalmente sullo sviluppo sostenibile e il riordino urbanistico.
Negli anni passati non esistevano progetti di valutazione ambientale, con conseguenze devastanti sul piano urbanistico locale: basti pensare ad un'edilizia sfrenata e senza limiti che ha profondamente segnato il nostro comune cui abbiamo assistito fino agli ani '90.
Ora grazie a progetti come il PTCP (Il PTCP è un atto di programmazione generale che definisce gli indirizzi strategici di assetto del territorio a livello sovracomunale con riferimento all’assetto idrico, idrogeologico ed idraulico-forestale, agli aspetti di salvaguardia paesistico-ambientale, con efficacia di piano paesistico, al quadro delle principali infrastrutture) abbiamo la possibiltà di valutare le possibili conseguenze ambientali nella progettazione di queste opere.
Questi progetti provinciali non prendono però in considerazione in modo completo le realtà locali, si parla infatti di "Romea Commerciale" senza valutare la possibilità in primis di garantire un livello di sicurezza maggiore nell'attuale Romea, dove accadono quotidianamente incidenti stradali piuttosto gravi.
Anche nel Grap(Grande Raccordo Anulare, l'anello superstradale che con una lunghezza di 42 chilometri a pedaggio per collegare Padova Ovest con la Romea e il Porto)ci sono molte conseguenze negative e molti limiti: se non si pensa ad esempio di creare una sinergia tra i progetti della SMFR (metropilitana di superficie) dove a tutt'oggi ci sono le stazioni, ma non si prevede un maggior numero di mezzi ferroviari in questa rete, e le opere complementari, le strade secondarie che sgravano il flusso in questa direzione, il progetto provocherebbe forti conseguenze nel territorio.
E' utile dunque che al di là di una legge obiettivo, che priva le amministrazioni locali della possibilità di far valere le proprie priorità territoriali, si lavori in un tavolo di conceratazione comune per evitare che Mira, al solito, debba subire le cosidette"proposte dall'alto", proposte e progetti che poi devasterebbero il nostro territorio.
giovedì 15 gennaio 2009
Fotografando
La fotografia ferma le immagini, esprime sensazioni ed emozioni che con uno semplice scatto rimangono nel tempo...mi sono sempre chiesta perchè, fin da piccoli, ci hanno sempre insegnato a sorridere quando si sta per scattare una foto, con un sorriso di plastica, tutto quel che rimane alla fine è una semplice finzione.Ma il bello della fotografia è la spontaneità con cui si ritraggono volti e personaggi. Ecco allora che per una strana associazione di idee, guardando una foto mi sono chiesta cosa veramente c'è dietro a quel sorriso impostato, a quel volto che programmando una posa riflette semplicemente una finzione... e lo stesso accade nei ritratti. Sfogliando alcune pagine di un catalogo contenente una collezione privata, non ho potuto non notare che dietro a quei volti abilmente riprodotti non si scorge la vita, le emozioni che hanno segnato le loro esistenze.Quante mani hanno stretto, quanti volti hanno conosciuto, quanti sguardi incrociato...quante volte hanno detto di no, quante altre hanno ceduto alla tentazione, quante ancora hanno saputo riconoscere il giusto o scegliere il meglio?
Ecco perchè amo molto la fotografia scattata cogliendo i piccoli gesti e le espressioni del volto assolutamente "casuali".
Solo così, non programmando una visione impostata del risultato si può cogliere l'essenza della vita, perchè la vita è fatta di istinto, di spontaneità e di semplicità, anche nelle scelte di tutti i giorni, anche nelle scelte assolutamente uniche che talvolta facciamo.
P.s.: piccola degressione al tema cittadino, ma perchè no
Ecco un artista incontrato per caso in un pomeriggio di pioggia, ma per molto significativo.Voce vibrante in questa cover esprime dolci emozioni. E' Sagi Rey, chitarrista israeliano, che nella metà degli anni '90 si stabilisce in Italia per affrontare gli studi di medicina all'università di Brescia. Ed è proprio in Italia che quest'artista da il massimo di se', sentendosi più libero di esprimersi riscontrando un successo sempre crescente.
giovedì 1 gennaio 2009
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