giovedì 24 gennaio 2008

Mira:lo sviluppo visto da due angolazioni


Qualcuno un giorno ha detto:la politica è l'arte del realizzare.

Si realizzano strade, piazze eppure nel mio caso si sta realizzando un sogno, ma anche no.

Proprio quel sogno che ogni membro di questa città porta nel cuore:poter vivere la propria città, uscire, incontrarsi, riconoscersi tra la folla, sentirsi uniti in un unico luogo:la propria città. Allora come tante note in uno spartito componiamo questa melodiosa sinfonia che ci rallegra l'anima.

Sono i singoli cittadini di Mira, quelli che fino a ieri lamentavano l'assoluta assenza di eventi nella città e che oggi anche sotto una pioggia battente s'incontrano in una piazza, lieti di incontrarsi e di riconoscersi.

C' è però una forte contraddizione: troppo spesso sento e vedo giovani coppie che dopo qualche anno trascorso a Mira, formano una famiglia, acquistano casa ora si stanno trasferendo in periferia e spesso altri comuni (Sambruson, Camponogara per esempio). E cosa mi dicono quando chiedo loro se non sono dispiaciuti di lasciare questa città? semplicemente che non si sono trovati bene, che non rispondeva alle loro aspettative, che non offriva nulla e che i prezzi sono inacessibili. Ora almeno sotto il profilo degli eventi e le attrattive del territorio le cose stanno cambiando. La città sarà pronta ad accogliere i propri membri della comunità, offrendo l'opportunità finora assente di viverla e creando conseguentemente un senso civico.

Vivo la mia città=la amo=la rispetto

Purtroppo però resta insoddisfacente l'offerta immobiliare e i progetti urbanistici che mirano solo alla costruzione di grandi complessi condominiali, destinati al passaggio e non alla vivibilità della propria casa. E' così c'è un ricambio continuo :chi cerca una casetta a schiera deve necessariamente andarsene in altri comuni,chi acquista un'appartamnto di 10/15 anni pur spendendo molto tra 10/15 anni (se ci va bene)se ne andrà...Nei complessi immobiliari condominiali su 8 appartamenti 2 sono sempre in affitto...Dunque quel senso civico e l'amore per la città a fatica riesce a svilupparsi e insediarsi nella comunità....Quando Mira capirà questo???Quando comincerà a rivedere l'assetto urbanistico e rendere la città più interessante nel mercato immobiliare?

Ho saputo da poco che vicino alla Bretella Benkiser c'è un progetto di edificazione molto importante con un grande complesso condominiale.

Perchè Mira non è in grado di capire che chi vive la propria casa, vive anche il suo territorio??


Bah...troppi interessi economici spingono a queste scelte e così lasciamo in mano agli immobiliaristi ed imprenditori edili il nostro destino. E intanto ho già 4 amiche che entro l'anno andranno in un altro comune perchè qui non trovano la giusta accoglienza e la giusta proposta abitativa....proprio ora che la nostra città stà cominciando ad offire qualcosa:una nuova prospettiva di vivibilità!

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